(Nicola Corrente a Rafael Nadal – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Montecarlo, 10 Aprile 2010 – Dopo il viaggio di ieri da Roma-Belsito a Mentone, la giornata di oggi era nata sotto i migliori auspici: sole che spacca le pietre, esordio personale come giornalista al Country Club e tennis, tennis e ancora tennis. Un sabato pomeriggio ricco di spunti, tennistici e non… per la truppa di Tennis Oggi e Tennis.it (composta dal sottoscritto e Nicola Corrente)
Problema Parcheggio. Da Mentone (albergo molto economico, potete immaginare la qualità) in pochi minuti giungiamo nel Principato di Monaco e subito scorgiamo il circolo. Sono le 9.30 e tantissimi appassionati stanno cercando un parcheggio per la propria macchina. La città di Montecarlo, per l’occasione, ha predisposto un prezzo fisso (3 euro al giorno) per tutti i parcheggi della zona e approfittiamo dell’occasione (da domani avremo il pass anche per il parcheggio). Piazzata la macchina, aspettiamo che passi la prima navetta (tempo 45 secondi) e siamo all’ingresso del circolo. Dopo un minuto (proprio come al Foro Italico?!?!) abbiamo l’accredito al collo e passeggiamo per il Country Club.
Sull’asse Roma-Stoccarda. Ci dirigiamo verso i campi di allenamento, perché sul centrale Stakhovsky e Navarro stanno ancora palleggiando. Il primo giocatore che incrociamo è Andreas Seppi (chissà se questo possa essere considerato un buon segno o un cattivo segno), che insieme a coach Sartori si sta incamminando verso uno degli ultimi campi adibiti all’allenamento. Su quel campo stanno finendo di riscaldarsi i due tedeschi di Stoccarda Michael Berrer (allievo di Claudio Pistolesi) e Andreas Beck (in prova con l’altro coach romano Michele Tellini, consigliato a Beck proprio da “Sex Pistols”, così chiamato da Andreas qualche minuto dopo). Dopo un breve saluto ai due coach della capitale, andiamo a salutare Diego Nargiso che ci sta aspettando. Diego, neo-collaboratore di Tennis Oggi e Tennis.it, ci accoglie calorosamente e domani faremo nuovamente un salto da lui per parlare un po’ di tennis a 360°.
Iniziano le quali… e si mangia. Il primo match sul quale ci soffermiamo è Stakhovsky-Navarro, anche detto “la sagra del serve & volley”, piuttosto ridefinito “il tennis dimenticato”. Ne esce vincitore lo spagnolo, che nell’ultimo game gioca una volè incrociata stretta di diritto con la palla praticamente nelle scarpe, che mi ha fatto ripetere più volte la molto professionale frase: “No vabbè, ma che ha fatto?” Cerchiamo un luogo dove mangiare che non ci faccia terminare anzitempo il budget settimanale, quando incontriamo ancora Pistolesi sotto (ironia della sorte) la Tribuna Fit… Panino e Coca-Cola intanto 10 euro, dopo aver scartato l’idea della cotoletta con le patatine, che avremmo potuto acquistare per la modica cifra di 18 euro!!!
Golubev Time. Alle 14.30 è il momento di assistere al match di Andrei Golubev, russo domiciliato a Bra (Piemonte), ormai italiano d’adozione. L’incontro è programmata sul piccolissimo (in tutti i sensi, infatti pochissimi spalti e “out” in campo limitatissimi) campo numero 9. Nonostante l’esiguo numero di seggiolini, i tanti tifosi di Andrei trovano posto e iniziano i cori… Golubev però, almeno all’inizio, non è all’altezza del suo pubblico e nei primi 3 giochi conquista un solo 15. Perso malamente il primo set, però, Andrei inizia ad aumentare la velocità di crociera, rimettendo in equilibrio il match, vinto alla fine 4-6 7-6 7-6. Durante il match è passato a salutarci Michele Tellini, che oltre a raccontarci dei suoi allievi Ghedin e Marrai, ci consiglia un ristorante per la serata. “E’ l’unico qui che non ti spenna” – le sue parole. Fiducia.
Sala Stampa. L’ultima parte dell’incontro di Golubev in realtà non l’ho vista, perché ero in sala stampa a preparare altri due pezzi di cronaca, ma Nicola mi ha detto che il livello di Andrei nel tie-break finale è stato straordinario. La sala stampa è molto ben equipaggiata e, dopo 10 secondi, ottengo la password personale per il wi-fi (proprio come al Foro Italico?!?!). I colleghi francesi mi vengono a salutare, ma appena finito di scrivere e di ringraziare per l’ottimo servizio offerto, torno ai campi di allenamento.
Training. Arrivo ai campo e trovo, nell’ordine, questi giocatori in campo: Tsonga-Fognini, Seppi-Benneteau, Bolelli-Ljubicic, Kohlscriber-Youzhny, Djokovic-Murray. Insomma, ci dividiamo e cerchiamo di guardare più tennis possibile. Ljubo sembra in ottima forma e scherza con Simone, dopo l’ennesimo ace: “Ho preso 7 chiodi!” Fognini non sembra soffrire troppo al polso (come poi ci confermerà all’ingresso della players lounge). Seppi intanto inizia il match di allenamento e al primo punto il francese prende un nastro vincente per la gioia di Andy… che però vince i primi 4 giochi del training. Sembra in forma, ma lo sembrava anche a Miami e poi abbiamo visto che fine ha fatto.
Si gufa anche a Monaco… Fuori dalla Players Lounge incrociamo ancora una volta Claudio Pistolesi, con cui scambiamo quattro chiacchiere sui più svariati argomenti, soffermandoci su un gabbiano che si è posizionato in tribuna sul centrale per assistere a Ouanna-Granollers… Non proprio un match con i fiocchi! Arrivano Fulvio e Fabio Fognini e non può quindi non scattare l’argomento calcio. Pistola provoca: “tanto lo vincete lo scudetto”. Passa Marco Panichi, che sta prenotando un ristorante nel quale trasmettono Fiorentina-Inter, con queste parole “Stasera si gufa..”
La Nalba. Prima di tornare verso Mentone ci fermiamo a vedere l’allenamento di Beck e Robredo, ma soprattutto quello di David Nalbandian e Juan Monaco, a tratti sublime. Una parte è dedicata al rovescio in back incrociato, con uno dei due giocatori che deve poi attaccare, proseguendo il punto. Alla fine vince la Nalba 7-5, con un punto però contestato (ovviamente in toni scherzosi e divertiti, i due sono molto amici): passante incrociato di Monaco che urla: “Si!” e Nalbandian: “No”… Monaco: “come no?!?!”.. Nalbandian fa vedere il segno al collega e alza le braccia al cielo, applaudito da un piccolo ma interessatissimo pubblico. Beck intanto non prende il campo e scaglia a terra la racchetta. Bella gatta da pelare in questi giorni per Tellins…
Persa la macchina e poi Ventimiglia. Per concludere, dopo aver mangiato la pizza nel ristorante consigliato da Tellini, cerchiamo la macchina nell’immenso parcheggio del Grimaldo Forum e dopo 25 minuti la troviamo. Ci dirigiamo verso l’albergo in quel di Mentone, quando troviamo radiorai e iniziamo ad ascoltare Fiorentina-Inter. I viola vincono 1-0 e decidiamo quindi di rientrare in Italia (precisamente a Ventimiglia) per assistere al match in tv. Trovato il bar, ci prendiamo due birre ed esultiamo al gol di Kroldrup. Giornata finita. Domani si ricomincia.
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