di Sergio Pastena
Weekend di Davis quello appena trascorso. Erano in programma le semifinali e i play-off per il World Group, dieci confronti tra cui quello dei nostri rappresentanti, che purtroppo hanno perso in Svezia. Andiamo a vedere come sono andate le cose in questa lunga carrellata.
SEMIFINALI
Serbia-Repubblica Ceca 3-2
Fino all’ultimo respiro. La sfida tra Serbia e Repubblica Ceca è stata una girandola di colpi di scena, di quelli che non ti aspetti ma che quando accadono aggiungono pathos alla competizione. Con Djokovic a mezzo servizio l’idea iniziale era che Berdych avrebbe vinto i suoi singolari e uno Stepanek fuori condizione li avrebbe persi, lasciando il doppio a decidere tutto. Invece già la prima giornata ha offerto immediatamente una sorpresa, con uno Stepanek rigenerato dall’aria di Davis che andava a battere Troicki in quattro set. A stretto giro di posta altra affermazione imprevista, quella di Tipsarevic contro uno spento Berdych. Poi, il secondo giorno, torna in campo a sorpresa Djokovic, che però non riesce a vincere il doppio con Zimonjic. Sembra fatta, ma il numero 2 del mondo riapre il confronto battendo Berdych dopo essersi ritrovato sotto di un set e mezzo infortunato. Decisivo quindi l’ultimo singolare tra Tipsarevic e Stepanek: vince il serbo, con Nole vero e proprio eroe di questa tre giorni, e Djokovic e compagni volano in finale.
Risultati
Stepanek (CZE) d. Troicki (SER) 4-6 6-2 6-4 6-4
Tipsarevic (SER) d. Berdych (CZE) 7-5 6-2 2-6 7-6
Berdych/Stepanek (CZE) d. Djokovic/Zimonjic (SER) 3-6 6-1 6-4 6-1
Djokovic (SER) d. Berdych (CZE) 4-6 6-3 6-2 6-4
Tipsarevic (SER) d. Stepanek (CZE) 6-0 7-6 6-4
Francia-Argentina 5-0
Una specie di massacro. Era chiaro a tutti che a Lione l’Argentina non sarebbe andata da favorita, ma era francamente difficile aspettarsi un 5-0. Eppure i francesi hanno schiantato letteralmente i sudamericani, le cui speranze si sono spente già il primo giorno, quando Nalbandian ha perso con Monfils in quattro set. Troppo difficile a quel punto la rimonta, e la vittoria del doppio formato da Clement e Llodra è servita solo a dare il colpo di grazia agli argentini. A completare l’opera, nel terzo giorno, Simon che ha superato Schwank e Arnaud Clement, il nonno della squadra, che si è preso la soddisfazione di vincere anche contro Zeballos. Transalpini in finale a dimostrazione del fatto che per fare bene in Davis non occorre avere campionissimi (non ci sono francesi tra i top ten attualmente) ma basta avere una squadra di buon livello e, soprattutto, compatta. Memento Italia.
Risultati
Llodra (FRA) d. Monaco (ARG) 7-5 4-6 7-5 6-3
Monfils (FRA) d. Nalbandian (ARG) 6-4 2-6 6-4 6-3
Clement/Llodra (FRA) d. Schwank/Zeballos (ARG) 6-4 7-5 6-3
Simon (FRA) d. Schwank (ARG) 7-6 6-7 6-3
Clement (FRA) d. Zeballos (ARG) 7-5 6-1
PLAY-OFF WORLD GROUP
Svezia-Italia 3-2
Alla fine, come previsto, a risultare decisivo è stato il doppio, ed i nostri ragazzi sono andati davvero ad un passo dalla vittoria. Bolelli e Starace hanno conquistato i primi due set contro Aspelin e Lindstedt, ma quando già ci si preparava a ringraziare Enqvist per il “gentile omaggio” (lasciare fuori Soderling dal doppio) gli svedesi, che pure non sono gli ultimi arrivati (Aspelin ha vinto gli Us Open con Knowle) hanno tirato fuori gli artigli e recuperato una partita che pareva persa. Sul resto poco da dire: Soderling ha massacrato i nostri atleti, che a loro volta hanno massacrato Vinciguerra. Tutto secondo le previsioni, ci attende un altro anno di B.
Risultati
Starace (ITA) d. Vinciguerra (SWE) 6-2 6-2 6-2
Soderling (SWE) d. Fognini (ITA) 6-1 6-3 6-2
Aspelin/Lindstedt (SWE) d. Bolelli/Starace (ITA) 5-7 6-7 7-6 6-3 7-5
Soderling (SWE) d. Bolelli (ITA) 6-3 6-3 6-3
Fognini (ITA) d. Vinciguerra (SWE) 6-1 6-3
Colombia-Usa 1-3
La trasferta di Bogotà per gli americani presentava qualche rischio per vari motivi: innanzi tutto son finiti i tempi di Sampras e Agassi, quando gli States battevano gli avversari “medi” per manifesta superiorità tecnica. Il movimento è in crisi, le vittorie vanno sudate. A ciò aggiungiamo le assenze di Roddick e dei Bryans, la stanchezza di Fish e Querrey reduci dall’estate sul cemento americano, la terra rossa non proprio amata da loro, il fatto che la Colombia avesse due singolaristi competitivi e, ciliegina sulla torta, il catino infernale della Plaza de Toros di Bogotà, una specie di Maceiò dove il pubblico esulta anche quando l’avversario mette la prima in rete. Gli Usa han rischiato grosso e devono ringraziare Mardy Fish, che ha mostrato di avere gli attributi portando a casa due match difficilissimi al quinto set e conducendo alla vittoria anche il doppio. In particolare nel primo singolare dell’ultima giornata Giraldo si è trovato prima a servire per il match e poi ha avuto due break point nel game successivo. L’americano si è aggrappato al servizio e ha salvato la baracca, anche perché contro Falla per Querrey (battuto nettamente da Giraldo), sarebbe stata molto dura e sarebbe potuta arrivare l’umiliazione della retrocessione dopo quella del 1988. L’ultimo singolare non è stato disputato: dovevano giocare Harrison e Salamanca, ma l’esordio in Davis per il giovane americano è rinviato.
Risultati:
Fish (USA) d. Falla (COL) 4-6 6-1 6-4 3-6 6-4
Giraldo (COL) d. Querrey (USA) 6-2 6-4 7-5
Fish/Isner (USA) d. Farah/Salamanca (COL) 6-4 6-4 6-7 6-3
Fish (USA) d. Giraldo (COL) 3-6 6-3 7-5 4-6 8-6
Israele-Austria 2-3
La sfida tra israeliani e austriaci sembrava un po’ ricalcare l’andamento di Italia-Svezia. Per gli ospiti due punti sicuri con Melzer e il doppio decisivo, visto il livello non eccezionale dei secondi singolaristi. In effetti dopo la vittoria di Sela contro Haider-Maurer e quella di Melzer contro Levy, il doppio portato a casa dagli affidabilissimi Erlich e Ram pareva spianare la strada della salvezza ai padroni di casa. Pareva, appunto, perchè Melzer come previsto ha portato la sfida sul 2-2 e il singolare decisivo ha visto Schaller fare una mossa a sorpresa, ovvero mettere al posto di Haider-Maurer, che agli Us Open quasi faceva fuori Soderling, Martin Fischer, solido navigatore di Challenger in ascesa. Mossa vincente, visto che dopo il primo set vinto da Levy non c’è stata più storia: l’austriaco ha spazzato via l’avversario sotto gli sguardi sconsolati del pubblico di Tel Aviv, lasciandogli appena sei games. L’Austria ritorna nel World Group dopo un anno e si mette alle spalle la sciagurata sconfitta del 2009 contro un Cile privo di Fernando Gonzalez.
Risultati:
Sela (ISR) d. Haider-Maurer (AUT) 6-4 6-1 6-3
Melzer (AUT) d. Levy (ISR) 6-4 6-3 6-3
Erlich/Ram (ISR) d. Melzer/Peya (AUT) 7-6 6-4 6-4
Melzer (AUT) d. Sela (ISR) 6-4 6-0 6-3
Fischer (AUT) d. Levy (ISR) 2-6 6-3 6-0 6-3
Germania-Sud Africa 5-0
La sfida più a senso unico tra le otto dei play-off. Troppo forti i tedeschi per i sudafricani, che hanno portato a casa tre set, di cui uno a giochi fatti. Kohlschreiber ha battuto subito De Voest con un 6-4 periodico e l’unico briciolo di incertezza si è avuto quando, nel quarto set del secondo singolare, Van der Merwe ha avuto un set point per allungare al quinto la sfida contro Florian Mayer. Poi più niente. Troppa la differenza tra le due formazioni, se poi ai sudafricani manca anche Kevin Anderson, punta di diamante della squadra, davvero c’è ben poco da fare. A poco è servita anche la discreta prestazione del doppio: l’esperienza di Moodie non è servita a fare il miracolo e la Germania si è salvata comodamente.
Risultati:
Kohlschreiber (GER) d. De Voest (SAF) 6-4 6-4 6-4
Mayer (GER) d. Van der Merwe (SAF) 6-3 3-6 6-1 7-6
Kas/Beck (GER) d. De Voest/Moodie (SAF) 6-4 3-6 6-3 6-4
Beck (GER) d. Van der Merwe (SAF) 7-5 6-2
Mayer (GER) d. De Voest (SAF) 6-3 6-7 6-2
India-Brasile 3-2
Sicuramente la sfida più incerta e spettacolare. L’India, insolitamente sul cemento per favorire Devvarman, uomo di punta della squadra che va al meglio su quella superficie, riesce a superare i brasiliani al termine di un match vietato ai cardiopatici. La prima giornata ha visto i sudamericani portare a casa due punti, entrambi al quinto set. Bellucci ha superato Bopanna con più difficoltà del previsto mentre Mello ha rimontato Devvarman. I giochi sembravano chiusi, nonostante la prevedibile vittoria in doppio di Bhupathi e Paes. E invece… invece accade che Devvarman usufruisca del ritiro di Bellucci sul 7-6 4-0 per l’indiano e che Bopanna spazzi via Mello giocando un match da applausi ed esibendo un serve & volley impeccabile nonostante non si giocasse sull’amata erba. L’India mantiene così quel World Group riconquistato l’anno scorso dopo oltre dieci anni, da quando fu l’Italia a spedirli in purgatorio prima di finirci a sua volta. Rinviati i brasiliani: i tempi di Kuerten e delle semifinali del 2000 sono lontani, per la quinta volta di fila i brasiliani perdono i play-off.
Risultati
Bellucci (BRA) d. Bopanna (IND) 6-7 7-6 7-5 4-6 10-8
Mello (BRA) d. Devvarman (IND) 4-6 6-2 6-7 6-2 6-4
Bhupathi/Paes (IND) d. Melo/Soares (BRA) 6-4 7-6 6-1
Devvarman (IND) d. Bellucci (BRA) 7-6 4-0 ret.
Bopanna (IND) d. Mello (BRA) 6-3 7-6 6-3
Kazakhistan-Svizzera 5-0
Ok, era nell’aria. L’assenza di Federer rendeva la trasferta degli svizzeri molto pericolosa, visto che la formazione kazaka, a tutti gli effetti una Russia-2, si presentava molto competitiva. Però era molto difficile immaginare che finisse 5-0. Invece dopo il successo di Golubev su Chiudinelli in apertura è accaduto che Kukushkin abbia fatto l’impresa contro Wawrinka, pure reduce dai quarti agli Us Open. Il match si è chiuso lì, visto che era evidente la maggiore solidità del doppio composto da Golubev e Schukin rispetto a quello formato da Wawrinka e dallo specialista Yves Allegro. La Svizzera retrocede e come sempre si chiede: se ci fosse stato Federer?
Risultati
Golubev (KAZ) d. Chiudinelli (SVI) 6-4 6-4 6-4
Kukushkin (KAZ) d. Wawrinka (SVI) 3-6 6-1 6-4 1-6 6-3
Golubev/Schukin (KAZ) d. Wawrinka/Allegro (SVI) 6-4 6-3 6-3
Golubev (KAZ) d. Lammer (SVI) 6-3 6-2
Kukushkin (KAZ) d. Chiudinelli (SVI) 6-2 6-4
Romania-Ecuador 5-0
Il match più povero di contenuti tecnici, vinto nettamente dai romeni, che avevano in Hanescu l’unico Top 100 della sfida. Per gli ecuadoriani mesta quanto prevedibile retrocessione: senza Nicolas Lapentti la squadra sudamericana è ben poca cosa. Endara, onesto mestierante da Challenger, non aveva i mezzi per opporsi ad Hanescu e quando anche Giovanni Lapentti si è fatto rimontare da Ungur il confronto è praticamente finito. Unica nota di colore: se Lapentti è nipote del campione del Roland Garros, Andres Gomez, il giocatore sceso in campo nell’ultimo singolare, Emilio Gomez, è addirittura suo figlio. Il tennis in Ecuador è una questione di famiglia.
Risultati:
Hanescu (ROM) d. Endara (ECU) 6-2 6-2 6-2
Ungur (ROM) d. G.Lapentti (ECU) 6-7 4-6 6-3 6-4 6-1
Hanescu/Tecau (ROM) d. Endara/G.Lapentti (ECU) 6-2 6-2 6-2
Crivoi (ROM) d. G.Lapentti (ECU) 6-2 6-4
Ungur (ROM) d. Gomez (ECU) 6-3 6-4
Belgio-Australia 3-2
Altra sfida lunga e piena di colpi di scena, conclusasi nella nottata tra lunedì e martedì a causa della pioggia. Dopo la vittoria di Hewitt in singolare contro Bemelmans e in doppio con Hanley pareva tutto già deciso o quasi. Il numero uno australiano, però, si è infortunato in allenamento rilanciando all’improvviso la chances dei belgi. Così Olivier Rochus ha impattato contro Luczak al termine di quattro set tiratissimi, con un solo break su 46 turni di servizio e tre tie-break. A decidere tutto è stato lo scontro tra Darcis e Ball, con il belga che ha prevalso in tre set dando ai suoi il World Group. Per l’Australia poco da dire: manca un secondo singolarista di livello e, a dirla tutta, Hewitt non è più un bambino. Si attende l’arrivo di Tomic per allestire una formazione più competitiva.
Risultati
Hewitt (AUS) d. Bemelmans (BEL) 7-6 7-5 2-6 6-4
O.Rochus (BEL) d. Ball (AUS) 6-4 6-4 7-6
Hanley/Hewitt (AUS) d. Bemelmans/O.Rochus (BEL) 6-1 6-2 6-4
O.Rochus (BEL) d. Luczak (AUS) 7-6 6-4 6-7 7-6
Darcis (BEL) d. Ball (AUS) 7-6 6-3 6-4
Leggi anche:
- None Found