La prima giornata di qualificazioni del 15.000$ romano del Ct Eur è stata caratterizzata dal freddo e dall’umidità, ma per fortuna i tennisti azzurri sono riusciti a riscaldare l’ambiente, grazie ad alcune ottime prestazioni. Alex Colella, su tutti, ha sorpreso per i grandi progressi messi in mostra; il giovanissimo torinese, classe 1992, ha superato lo svedese Tim Goransson, testa di serie numero del tabellone cadetto e vincitore lo scorso anno nel future capitolino del Real. Ma andiamo ad analizzare i match nel dettaglio, con il consueto resoconto proposto da Spazio Tennis…
(Alex Colella – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Alex Colella b. Tim Goransson 63 64
L’ultima volta che avevo visto in campo Alex Colella era stata proprio un anno fa, nel future romano del Real; sinceramente non mi aveva impressionato, anzi. Un rovescio bimane poco incisivo, spesso molto corto e attaccabile e un diritto mancino che non faceva poi così male. Il giocatore visto in campo questo pomeriggio, 365 giorni dopo, è un tennista nuovo. Il torinese, seguito a Roma dal preparatore atletico della Fit Damiano Fiorucci (e in veste di “spettatore” dall’ex coach federale Simone Ercoli), ha sorpreso tutti, ad iniziare dallo svedese Tim Goransson, numero 568 Atp. Nel primo set Alex ha recuperato un break di svantaggio, mettendo a segno un parziale di 8 giochi a 1, passando dallo 0-2 al 6-3 2-0. Colella, che a livello fisico e di corsa è impressionante, ha giocato carico e profondo sia con il diritto che con il rovescio, fondamentale miglioratissimo. Il mancino azzurro ha sempre avuto sotto controllo il match dal punto di vista tattico, riuscendo a non perdere quasi mai campo. Nel secondo parziale Alex è andato subito sopra di un break, salvo farsi recuperare sul 3-3. Sul 4-3 è arrivato però lo stacco decisivo, con Colella che sul 5-4 ha chiuso servendo per il match (non senza un po’ di classico “braccino”, più che giustificabile per un ragazzo non abituato a match di questa importanza e difficoltà). Queste le parole di Alex Colella, sempre molto carico in campo e visibilmente soddisfatto al termine dell’incontro: “Questa è probabilmente la migliore vittoria, per ora, della mia carriera. Avevo già vinto con Spina qualche tempo fa, ma oggi è stata forse ancora più bella. Goransson è un ottimo giocatore, ma io sono riuscito a partire col piede giusto, sfruttando le poche occasioni che lo svedese mi ha concesso. Nel secondo set mi ha messo in seria difficoltà e sapevo che sarebbe rientrato in partita. Sono stato però bravo a rimanere concentrato nei momenti importanti e a vincere il match. Mi sento più tranquillo in campo per due motivi: il primo è la nuova racchetta che sto usando, che mi da più controllo, mentre il secondo è il mio rovescio, che è sempre più sicuro ed efficace. Mi sento più solido e più convinto dei miei mezzi.”
(Stefano Valenti – Foto Nizegorodcew)
Stefano Valenti b. Giacomo Miccini 64 67(4) 75
Una delle partite più emozionanti della giornata è stata certamente quella tra il calabrese Valenti, classe 1989, e il giovanissimo Giacomo Miccini, classe 1992 e grande speranza del tennis italiano. Il match è stata molto divertente e giocato ad un ottimo livello. Dopo un primo set di marca “calabrese”, Jack Miccini ha disputato un secondo parziale di livello molto buono, sfiorando anche un secondo break. Sul 5-4 però Miccini però, Valenti ha giocato un ottimo game di risposta, breakkando Jack e portando il set al tie-break, che Miccini ha vinto con autorevolezza per 7-4. Nel terzo set equilibrio fino al 5-4 Miccini, quando Jack si è portato avanti 0-30 sul servizio di Stefano. Valenti si è portato 15-30 grazie ad una bella accelerazione, mentre sul punto successivo Miccini ha nettamente sbagliato una sciagurata smorzata di rovescio. Valenti, portatosi 5-5, ha poi breakkato l’avversario, andando a servire per il match. Qui Jack ha avuto un paio di occasioni per rientrare, ma alla fine Valenti ha chiuso l’incontro. Un match, come detto, spettacolare e di ottimo livello, che ha evidenziato alcuni miglioramenti evidenti da parte di Miccini, apparso molto motivato anche se sicuramente carico di tensione. Il servizio è il colpo certamente migliore di Giacomo, che, in particolare, è in possesso di una seconda di livello altissimo. Il diritto è il fondamentale certamente più incisivo, mentre con il rovescio ogni tanto accorcia. Fisicamente le migliorie sono evidenti e Jack riesce a tenere il campo in maniera almeno sufficiente. Il lavoro su Miccini sembra proseguire bene. Al seguito di Jack, al Ct Eur, era presente Giancarlo Petrazzuolo (ex top-250 e attuale collaboratore di coach Umberto Rianna), che al termine dell’incontro ci ha dichiarato: “Giacomo sta crescendo molto, ma, soprattutto quando gioca in Italia, sente troppo la pressione. Nei tornei in Portogallo era più tranquillo e consapevole di dover giocare tante partite per trovare la forma migliore. Fisicamente sta lavorando moltissimo, ma mentalmente è un po’ bloccato. La voglia di lavorare comunque è tanta e Giacomo sta in campo ad allenarsi anche 5 ore, è davvero un grande lavoratore. Adesso giocheremo le qualificazioni nel challenger di Napoli.”
(Roberto Marcora – Foto Nizegorodcew)
Roberto Marcora b. Oscar Rodriguez-Sanchez 75 06 75
Il lombardo Roberto Marcora, allievo di Corrado Borroni (ma seguito a Roma da Uros Vico), ha vinto un match molto lottato e complesso contro Oscar Rodriguez-Sanchez, colombiano che si allena però da anni nella capitale (ex 700 Atp). Marcora ha piazzato, nel terzo set, il break decisivo nel dodicesimo gioco, recuperando da 30-0 sul servizio avversario. Nel complesso Marcora ha messo in evidenza pregi e difetti: molto alto, forte fisicamente e con una buona propensione alla lotta; il rovescio è molto buono, anche se l’apertura è un po’ ampia. Il diritto è buono ma migliorabile, mentre il servizio, sicuramente di ottimo livello, può e deve diventare determinante. Il movimento è un po’ spezzato, poco fluido, e non possiede moltissime variazioni. Roberto è però pienamente consapevole dei propri difetti ed è pronto a lavorarci assiduamente. (più tardi verranno inserite dichiarazioni audio del lombardo).
(Riccardo Bellotti – Foto Nizegorodcew)
Riccardo Bellotti b. Lorenzo Di Giovanni 57 60 64
Il neo azzurro Riccardo Bellotti (nato a Vienna, ha acquisito da poco la nazionalità italiana) ha superato in tre set Di Giovanni mettendo in mostra alcune caratteristiche interessanti. Bellotti, classe 1991, non è potentissimo, ma è tecnicamente e tatticamente molto ben impostato; fa sempre la cosa giusta e, in alcune circostanze, ha anche dimostrate di avere un discreto tocco (un lob di diritto in recupero spettacolare ne è la dimostrazione).
(Alberto Giraudo – Foto Nizegorodcew)
Alberto Giraudo b. Marlon Oliveira 61 64
Partita dominata dall’inizio alla fine dal piemontese Alberto Giraudo, al primo torneo della stagione dopo un’operazione di ernia inguinale. Alberto ha messo in campo il suo tennis di alto livello, senza mai correre alcun pericolo. Alberto, al termine dell’incontro, ha dichiarato a Spazio Tennis: “Sono al primo torneo dell’anno dopo l’intervento. Sono contento di aver superato il primo turno di quali. Non mi alleno più a Genova con Caperchi, un’esperienza non particolarmente positiva. Ora mi segue Gipo Arbino a Torino.”
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