Cronache da Wimbledon – Volume 16 – Otto Anni Dopo…

Paul-Henri Mathieu
di Alessandro Nizegorodcew (articolo in partnership con Tennis.it)
Wimbledon (Londra) – Una delle partite tecnicamente più interessanti della giornata odierna è stata senza dubbio quella tra il russo Mikhail Youzhny e il francese Paul-Henri Mathieu. Due tennisti dal talento eccelso, spesso e volentieri inespresso (in particolare il transalpino, Youzhny qualche grande match l’ha anche vinto). 5-1 i precedenti in favore del russo, che ha portato a casa l’incontro più importante della carriera di entrambi. Una partita un po’ datata: la finale di Coppa Davis del 2002, quando Misha e Paul Henri avevano entrambi 20 anni. In quell’occasione Youzhny si impose in rimonta (2-6 2-6 6-3 7-5 6-4) e per il transalpino fu un trauma enorme. Solamente a Stoccarda, lo scorso anno, Paul-Henri vinse grazie a due tie-break, ma Youzhny è stato e rimane la sua bestia nera. Almeno fino ad oggi. Perché dopo 8 anni, la vendetta è servita
Mathieu Spumeggiante. L’incontro è piuttosto equilibrato nei primissimi giochi, anche se Mathieu sembra in giornata, come dimostrato nei giorni scorsi contro il connazionale Gicquel. Paul-Henri è tennista dal talento cristallino, ma dalla testa poco stabile; un po’ come il suo avversario… Sul 5-4 per il francese nel primo parziale, Mathieu gioca uno straordinario game di risposta, chiudendo il set con una risposta incrociata sulla riga, sulla quale Misha non può nulla. 6-4 Francia e palla al centro. All’inizio della seconda partita ci si aspetta un (almeno) lieve calo del transalpino, che sembra quello dei giorni migliori (in particolare il diritto viaggia che è una meraviglia!). Nel terzo gioco, infatti, Youzhny si procura 2 palle break consecutive, che però Mathieu annulla alla grande. I due contendenti non sono propriamente due “vincenti” e il pubblico sugli spalti dell’ormai famoso campo 18 non posso avere idea di quanto potrà succedere anche solo nei minuti successivi.
Arriva il break russo. Sul 2-2 Misha riesce a breakkare finalmente il francese, portandosi avanti 3-2 e servizio, grandi ad alcuni colpi sublimi, tra cui un passante stretto di diritto in contropiede. Subito il break, Mathieu perde di vista la chiave tattica dell’incontro (strano eh?!) e finisce per giocare troppo spesso sul rovescio di Misha; è vero che il colpo migliore di Paul-Henri è il diritto a sventaglio, ma sollecitare così tanto Youzhny sul suo lato sinistro non è un’idea propriamente geniale. Il russo gioca in maniera più intelligente (!) e si procura una palla per il doppio break: errore di rovescio di Mathieu e Youzhny va a servire sul 5-2 nel secondo set.
Spegnimento Transalpino. Come abbastanza prevedibile, Mathieu entra in crisi e i suoi colpi non fanno più molto male. Nel primo gioco del terzo set Misha si procura alcune importanti occasioni per aprire il parziale con un nuovo break. Il game è interminabile ed entrambi i giocatori lottano in maniera forsennata. Misha alterna qualche errore banale ad accelerazioni eccellenti, alla fine ha ragione lui perché il transalpino sbaglia ancora un rovescio a metà rete e Youzhny effettua il break, conquistando il sesto gioco consecutivo. Misha è però in vena di regali e dopo aver sprecato un’opportunità per il 2-0, regala il contro break al francese con un bel doppio fallo. Ma il servizio non è più dominante nel match e Mathieu, nonostante un grandissimo colpo in tuffo, perde nuovamente il servizio, grazie a due errori piuttosto banali. Il match è bello ed avvincente, anche se il francese scompare nei momenti clou.
2-1 Misha. Youzhny interrompe l’emorragia di servizi perduti e tiene a zero la proprio battuta, portandosi avanti 3-1 nel terzo set. Paul-Henri è uscito mentalmente dal campo e difficilmente vi rientrerà. Misha si procura altre due palle break consecutive: risposta vincente di diritto e c’è il break, questa volta alla prima occasione. Mathieu ha perso gli ultimi 5 turni di battuta. Una statistica che potremmo definire, senza esagerare, imbarazzante. In pochi minuti è ancora 6-2 Youzhny che si porta due set a uno. Il match sembra aver intrapreso una strada senza via d’uscita per Mathieu. O forse no…
Si Sveglia Paul-Henri. Mathieu prova a rimanere attaccato al match ad inizio quarto set. Il francese non pare mollare la presa e si aggrappa al proprio servizio per rimanere attaccato al match (4-3 senza break). Misha si disunisce e sul 30-30 commette un brutto doppio fallo, concedendo una pericolosissima palla break a Mathieu: non entra la prima e sulla seconda il francese tira un diritto in risposta potentissimo sulla riga, Misha fa un miracolo e riesce di contro balzo a trovare la riga anche lui; lo scambio viene prese in mano dal russo, che chiude con uno splendido diritto incrociato. Il transalpino è però molto aggressivo in risposta, questa volta col rovescio ed è ancora parità. Il livello adesso è altissimo e Mathieu è anche fortunatissimo, con un nastro “francese” che gli permette di andare sul 5-3 e servire quindi per il quarto set. Paul-Henri è ora in trans-agonistica e chiude il parziale 6-3. Si va al quinto set!
Ritorno di Misha. Ad inizio quinto set, dopo aver annullato 3 palle break nel primo gioco, Misha breakka il francese a 15 e si porta successivamente 3-0, giocando un bellissimo tennis. Nel gioco successivo Mathieu è vicino a capitolare: 0-30; è bravo a tornare sul 30-30, ma qui il regalo è del russo, che affossa un facile diritto di attacco che gli avrebbe consentito di procurarsi la palla del 4-0.
Paul-Henri Show. Da questo momento in poi l’incontro diviene un vero e proprio show di Mathieu, che disputa 5 giochi fa fantascienza (da top-10) e si porta 5-3. Misha tiene finalmente il servizio, ma nel gioco successivo Paul-Henri chiude, lasciandosi andare ad urlo incontrollato di gioia. La vendetta è servita, 8 anni dopo… Ora per il francese la sfida a Thiemo De Bakker, che oggi ha passeggiato sul “cadavere” di Isner.

Leggi anche:

    None Found