di Alessandro Nizegorodcew (inviato a Montecarlo)
(articolo in partnership con Tennis.it)
Montecarlo, 13 Aprile 2010 – Thomas Berdych è sempre stato considerato il classico grandissimo talento, privo di un qualsiasi barlume di continuità e accortezza tattica. In queste ultime settimane, però, la classe sta prendendo il sopravvento su tutte le insicurezze del tennista ceco. Lo spettacolo offerto oggi sul centrale di Montecarlo ha una sola parola per essere definito: Impressionante.
Dominio Assoluto. I pochi tifosi presenti sul centrale di Montecarlo (ero tra i fortunati) per l’ultimo match in programma (verso le 18 scende un vento molto freddo e fastidioso e molti appassionati alzano bandiera bianca), hanno potuto assistere ad un match completamente dominato, dal primo all’ultimo, da Thomas Berdych. Il ceco ha annichilito il beniamino di Monaco Richard Gasquet, che ha racimolato solamente due giochi in tutto il match. 6-2 6-0 il punteggio finale per Berdych, che ha lasciato senza fiato tutti gli spettatori.
Ingiocabile. Poco da rimproverare al transalpino, che era costretto a stare metri e metri fuori dal campo per tentare di limitare i danni. Berdych ha giocato una quantità di rovescio vincenti, soprattutto lungolinea, che Gasquet ha fatto a malapena intanto a guardare, figurarsi a rincorrere. Il colpo che Thomas sta forse effettuando meglio di chiunque nel circuito in questo periodo è il diritto inside-out (dall’angolo sinistro ad uscire per i meno esperti), colpito in maniera totalmente piatta e assolutamente imprendibile.
Cambio di superficie. Passare dal cemento (grandi prestazioni ad Indian Wells e Miami) alla terra non è stato per nulla traumatico, anzi. Thomas sta continuando, salvo qualche correttivo, a giocare il suo tennis, senza scendere a compromessi. Ogni tanto alza qualche palla in più, cercando di variare il ritmo (sempre comunque altissimo; diciamo che tira forte invece di fortissimo…), ma per il resto martella da fondo e già al terzo colpo tende a chiudere il punto senza lasciar sfiorare la palla all’avversario.
Mai sotto i 200… Il servizio è un’arma devastante. Il ceco, numero 15 del mondo ma con un passato anche da top-10 (numero 8 Atp nel 2007), nella giornata odierna non ha mai tirato la propria prima di servizio sotto i 200 chilometri orari. Anzi la media era intorno ai 215 km/h… Il fattore del tutto positivo, oltre ovviamente alla potenza, è dato dalla percentuale di prime in campo, che nel primo set con Gasquet ha raggiunto il 70%. Un dato più che notevole. Se dovesse (appare impensabile) servire così per il resto del torneo e della stagione, il suo ingresso nei 10 non potrà non avvenire entro qualche mese.
Reattività. Dal punto di vista fisico Thomas sembra in grandissima forma. Tirato a lucido, il ceco è migliorato tantissimo nella reattività. I riflessi (oggi è stato bravissimo a tirare due accelerazioni vincenti di rovescio, dopo che la palla di Gasquet aveva preso la riga, schizzando e cambiando direzione). Più che ad una grandissima preparazione, la sensazione è che a livello mentale e di fiducia, Berdych sia oggi un giocatore vicino all’apice delle sue potenzialità. I prossimi giorni ci diranno se questo giocatore esiste davvero o se è stato solo un fuoco di paglia di qualche settimana, come già accaduto negli scorsi anni.
Leggi anche:
- None Found