di Alessandro Nizegorodcew (in partnership con www.tennis.it)
Houston, 4 Aprile 2010 – Camminando tranquillamente per i campi del circolo di Houston, potrebbe capitarvi di assistere ad una seduta di allenamento di Wayne Odesnik. Si, proprio quel Wayne Odesnik sorpreso pochi giorni fa in possesso di una quantità spropositata di Hgh (Human Growth Hormone: ormone della crescita). Quel Wayne Odesnik che nei prossimi giorni sarà processato e che rischia una maxi squalifica di due anni.
Valanghe di fischi? E pensare che proprio in Texas, lo scorso anno, Wayne aveva raggiunto la finale del torneo Atp ed era stato incitato dal numeroso pubblico dal primo all’ultimo quindici del torneo. Dopo quanto accaduto, non sorprenderebbe una valanga di fischi per il mancino statunitense, che per quanto possa appellarsi alla presunzione di innocenza, è stato colto con le mani nel sacco. Con che coraggio si presenterà in campo? Con che faccia? Gli organizzatori lo metteranno sicuramente su un campo secondario. Ma se dovesse vincere il primo turno? Se dovesse andare avanti nel torneo? Una sua presenza sul centrale di Houston non sembra irreale…
Jerzy, una partita diversa dalle altre. Se Odesnik, con la partecipazione al torneo di Houston, sta dimostrando una notevole faccia tosta (per essere gentili…), chissà con che spirito scenderà in campo il giovane polacco Jerzy Janowicz, avversario di Wayne al primo turno. Il diciannovenne di Lodz si troverà di fronte un avversario che, agli occhi di giocatori, appassionati, addetti ai lavori (probabilmente di chiunque), ha barato (per usare le parole di Andy Roddick). Immagino uno scambio comandato con il diritto da Jerzy, sul 4-5 15-40 nel terzo set, con Odesnik che compie recuperi miracolosi correndo a destra e a sinistra, sino a passare il polacco con un lungolinea di diritto da tre metri fuori dal campo. Non vorrei essere nei panni di Janowicz o forse il rischio vero lo correrebbe Wayne una volta rientrato negli spogliatoi…
Federico, quanto avevi ragione! Chiosa finale sul povero Federico Luzzi, che per anni ha denunciato il doping nel circuito Atp. In una delle ultime interviste che aveva rilasciato a Nuova Spazio Radio, aveva dichiarato: “Le scommesse truccate sono un problema certamente, ma il vero dramma nel tennis di oggi è il doping”… E Federico aveva anche vissuto un’esperienza simile a quella che vivrà Janowicz nei prossimi giorni. In un torneo challenger italiano, si trovò infatti di fronte Mariano Puerta, al rientro dopo il termine della seconda squalifica per doping (in teoria dopo due squalifiche si è “bannati” a vita dal circuito). Fede, prima del match, disse: “Posso anche impazzire per una partita del genere..” Il match fu combattuto, ma Luzzi ebbe la meglio, lottando come era solito fare, ma probabilmente con un po’ di livore in più… Forza Jerzy, regalaci questa vittoria!
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