Sprazzi d’alta classe… (?!)


(Roberto Commentucci e Daniele Palizzotto)

di Daniele Palizzotto

“Chi perde scrive un articolo sulla partita”. La cavalleria del prode Commentucci, già in vantaggio 6-3 5-2 e dunque prossimo alla contenuta esultanza finale in un match mai in discussione, mi lascia l’onere di un commento da girare all’amico Alessandro, senza peraltro averne ben capito la valenza pseudo-giornalistica.

In ogni caso c’è poco da dire sulla prima, ma spero non ultima, sfida tra il sottoscritto e Roberto. Troppo preparato il mio avversario, troppo intelligente tatticamente, troppo attento nell’investire sul fallace diritto del sottoscritto e aspettare con pazienza gli inevitabili errori. E poi, Alessandro comprenderà qualche patetica giustificazione alla disfatta, troppo lento il campo in terra battuta preparato dal padrone di casa Commentucci e sapientemente bagnato con regolarità (in realtà una sola volta all’inizio) per rendere innocue le accelerazioni (??) del sottoscritto. Così come troppo sgonfie erano le palline, peraltro portate da me medesimo!!

Terminate le penose e inutili giustificazioni, la partita – come già detto – non è mai stata in discussione. Subito in vantaggio 2-0, forse addirittura sorpreso dai continui gratuiti del modesto avversario, Commentucci comprende e applica al meglio la tattica corretta: resistere alla propria vocazione offensiva e allungare gli scambi. La battuta non funziona e Roberto si arrabbia anche, ma il particolare non muta certo l’andamento dell’incontro.

Sulla diagonale di rovescio (splendido il lungolinea a una mano del mio avversario) c’è quasi equilibrio, per il resto i pochi punti conquistati dal sottoscritto sono frutto dell’estro in gran parte dimenticato dei lontani anni Novanta. Qualche sprazzo dell’antica abilità (termine forse inappropriato) tennistica – una demi-volèe di rovescio (unico serve and volley riuscito in un’ora e mezza) e un paio di palle corte vincenti, impresa peraltro ciclopica vista la brillante condizione atletica del Commentucci (“Comunque il bilancio resta a me nettamente favorevole”, osserva giustamente Roberto all’ottavo non riuscito drop shot) – risolleva leggermente la scarsa qualità della partita del sottoscritto, incapace però di sfruttare palle game nel secondo e terzo gioco del secondo set. Ritrovatosi in vantaggio 6-3 3-1, Commentucci vola via con sicurezza fino 6-2 finale. In compenso la mia assidua propensione alla rete (e alla follia) ha spinto Roberto a offrirmi un ruolo da doppista nel prossimo intessante (per chi?) confronto con l’impossibile coppia Nizegorodcew-Corrente: scelta ardita e vincente o (più probabile) puro autolesionismo?

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