di Michal Wolf
(traduzione a cura di Roberto Commentucci)
Dai tempi di Wojciech Fibak, figura quasi leggendaria degli anni ‘70 e ‘80, nessun giocatore del suo calibro è più apparso nel tennis polacco. Sebbene sia famoso soprattutto per i successi in doppio, la continua presenza di Fibak fra i primi dieci della classifica Atp appare ancora come un obiettivo fantascientifico per gli attuali giocatori e giocatrici. Ma oggi, dopo un lungo periodo di crisi, abbiamo finalmente due timidi raggi di sole che si fanno largo tra le nuvole.
Per comprendere la situazione del tennis polacco, dobbiamo analizzare la sua organizzazione, che è gestita dalla Federazione, la Polish Tennis Association (PZT). Come gran parte delle associazioni sportive in Polonia, la PZT è una struttura che ha continuato a mantenere, per molti anni dopo la caduta del muro, la stessa struttura che aveva ai tempi del regime comunista. Il principale ostacolo al conseguimento di buoni risultati non è stato tanto la mancanza di fondi (problema che pure esiste), quanto piuttosto l’incapacità di disegnare un progetto di ampio respiro per lo sviluppo dei sistemi di allenamento dei giovani, delle infrastrutture e delle altre necessarie componenti. Il risultato di tutto ciò è stata la progressiva scomparsa dei campi da tennis, le crescenti difficoltà dei circoli a tirare avanti e la perdita di interesse per il tennis da parte degli sportivi polacchi.
Nonostante questo, gli ultimi due anni ci hanno portato un paio di inattesi successi. Da quando Fibak ha chiuso la sua carriera, nessun altro giocatore aveva impressionato come lui. Nessun altro ci si era neppure avvicinato. Nel 1995 e nel 1996 due giovani giocatrici – Aleksandra Olsza and Magdalena Grzybowska si aggiudicarono rispettivamente i titoli juniores di Wimbledon e dell’Australian Open, ma non riuscirono poi a fare moltissima strada. La Olsza scomparve dalle cronache poco dopo il suo trionfo, mentre la Grzybowska riuscì brevemente a raggiungere la 30sima posizione del ranking WTA, ma non potè mai esprimere appieno il proprio potenziale e terminò precocemente la sua carriera a causa di un infortunio. Poi, dopo un paio d’anni di totale assenza del tennis polacco nel mondo professionistico, sia fra le donne che fra gli uomini, la sedicenne Agnieszka Radwańska si è aggiudicata il titolo juniores a Wimbledon nel 2005 e al Roland Garros nel 2006, ottenendo nello stesso anno il riconoscimento di WTA Debutant of the year.
La diciannovenne giocatrice di Cracovia è oggi la più grande stella del tennis polacco e una delle più popolari atlete in assoluto del paese. Lei e la sua altrettanto talentuosa sorella Ursula costituiscono un prodotto che non ha nulla a che fare con il sistema di addestramento dei giovani della PZT. Entrambe sono allenate dal padre – Piotr Radwański, un ex giocatore, che ha iniziato a lavorare sulle proprie figlie mente lavorava come coach in Germania. Egli gestisce le loro carriere, i loro allenamenti, e funge contemporaneamente da manager e da coach. Le due sorelle non sono solo talentuose, sono anche molto solide mentalmente, come soprattutto Agnieszka ha avuto occasione di dimostrare più volte. Ha già vinto due titoli Wta in singolare, e tenuto conto del suo potenziale, non saranno i soli. Ula Radwańska, sebbene non sia ancora arrivata ai livelli della sorella maggiore (Agnieszka è attualmente n. 15 nel WTA ranking) è anche lei una luminosa promessa, con un gran futuro.
Inoltre, dobbiamo menzionare colei che è attualmente la seconda giocatrice del paese, Marta Domachowska. Una giocatrice solida, ancora molto giovane (ha solo 22 anni) e che se in forma, può battere le migliori (come ha già fatto con Venus Williams). Attualmente n. 37 del ranking, insieme con Agnieszka Radwańska ha raggiunto il maggior successo nella storia del tennis femminile polacco (quest’anno entrambe hanno centrato il quarto turno all’Australian Open dove poi Agnieszka si è arrampicata fino ai quarti di finale).
In campo maschile, la Polonia sta ancora aspettando l’erede di Wojciech Fibak. I migliori giocatori polacchi in classifica Atp sono piazzati dopo la trecentesima posizione. Ma tutti hanno fiducia in Jerzy Janowicz (soprannominato “Piccolo Porcospino”) e sperano che egli divenga il top player che la Polonia aspetta da tanto tempo nel settore maschile. Con i suoi 202 cm di statura e un notevole timing sulla palla, servizio e diritto molto potenti, è attualmente n. 6 del mondo juniores. Tra le sue doti non ci sono solo l’altezza e la potenza, ma anche una buona intelligenza tattica e la capacità di pensare durante il match.
Un’altra buona notizia per il tennis polacco è la promozione in Coppa Davis, dal gruppo 2 della Zona Euro-Africana al primo gruppo, dopo lunghi anni di tentativi. Gran parte del merito per questo risultato va al forte doppio composto da Marcin Matkowski e Mariusz Fyrtenberg, che hanno salvato l’onore del tennis polacco in questi anni nel circuito maschile.
Gli esempi delle sorelle Radwańska o di Janowicz potrebbero far pensare che la situazione del tennis in Polonia sia ad una svolta. Ma questa potrebbe essere una conclusione affrettata, dal momento che essi devono principalmente ai loro genitori i risultati che sono riusciti ad ottenere. Solo in seguito, quando il loro talento è diventato palese, sono riusciti anche a trovare degli sponsor che hanno fornito loro il necessario supporto finanziario. Nessun aiuto sarebbe arrivato loro dalla PZT senza l’influenza di Ryszard Krauze – proprietario di una società di informatica, appassionato di sport e di tennis, sponsor di squadre di calcio e di basket, che ha ispirato la creazione del PZT Prokom Team – una squadra dove si allenano i migliori giovani talenti. Ma questa è solo una squadra, non c’è ancora dietro un progetto di ampio respiro per l’addestramento dei giovani. E quindi siamo ancora costretti a fare affidamento su genitori determinati e in possesso dei mezzi finanziari necessari.
Un’ultima cosa per completare questa panoramica sul tennis polacco. Nel 2007 si è tenuta l’ultima edizione della J&S Cup – l’unico evento WTA organizzato in Polonia. Anche il futuro dello Orange Prokom Open – l’unico torneo ATP polacco – è in dubbio, dal momento che molti sponsors hanno passato la mano. In conclusione, se si pensa alla situazione complessiva del tennis polacco, ci si domanda come sia possibile che siano venuti fuori le sorelle Radwanska e Janowicz…
Un ringraziamento particolare a Michal Wolf
English Version
Since Wojciech Fibak, now almost legendary Polish 70’s and 80’s player nobody of his caliber appeard in Polish tennis. Even if more famous for his doubles success, his regular top ten ATP ratings in singles are still something like science fiction for today both female and male players. But today, after long time depression in Polish tennis we have a couple of little sunshines through the clouds.
To imagine situation of Polish tennis we have to analize its organization, which is run and determined by Polish Tennis Association (PZT). Like most of sport associations in Poland PZT is the structure that hadn’t changed for years and functions in the way it functioned in communist times. The main obstacle is not the lack of money (which is also) but utter disability to create a plan for long lasting development of youth trainig system, infrastructure and many more. The result of this are vanishing tennis courts, struggling tennis clubs and a little interest from masses of this sport in Poland.
Despite that, last two years bring a coulple of unexpected, smaller or bigger successes of Polish tennis. Since the end of Fibak career, there wasn’t any player to impress like him. There wasn’t even any player who would impress a little bit. In 1995 and 1996 two young players – Aleksandra Olsza and Magdalena Grzybowska won respectively girls Wimbledon and Australian Open titles, but failed to impress later. Olsza disappeard just after her triumph, while Grzybowska could only reach 30th place in WTA ranking for a while, but later never fullfilled her potential and had ended her career early because of injury. Then, after couple of years of complete drought in both male and female Polish tennis, sixteen years old Agnieszka Radwańska won girls Wimbledon title in 2005 and next girls French Open title in 2006, becoming WTA Debutant of the year 2006. Now nineteen years old player from Cracow is the biggest star of Polish tennis and one of most popular athletes in country. She and her also talented, year younger sister Ula are a product that has absolutely nothing common with PZT youth system. They are coached by father – Piotr Radwański, former tennis player, who started working with his own daughters while working as tennis coach in Germany. He’s the person responsible for their careers and training – manager and coach in one. Although sisters are very talented, it seems also that they are mentally strong, which especially Agnieszka had chances to shown in couple of matches. She won two single titles already and taking into account her potential, that was not the last titles she won. Ula Radwańska, although she did not yet climbed as high as older sister (Agnieszka is now 15th in WTA ranking) is also bright star of future. Also we have to mention about currently second best Polish female player – Marta Domachowska. She is solid player, still very young (22 years old) and if in form, she could win with best (like she had done with Venus Williams). Now 37th in ranking, together with Agnieszka Radwańska achieved greatest success in Polish women tennis – their reached 4th round of Australian Open simultaneously (later Agnieszka reached Quarterfinal).
But still Poland waiting for Wojciech Fibak heir. Top Polish players starts in ATP rankings from third hundred. But everybody have faith in Jerzy Janowicz (called “Little Hedgehog”) and in that he will become long awaiting in Poland top class male player. With his 202 cm of height and great timing, powerful serve and forehand he’s now 6th junior the world. But not only height and power are his advantages, but also good tactics and and thinking while playing. Another kind of good news in Polish tennis is promotion from group two in Euro/African Zone to first group, after long years of fighting for it. Great part in this took best Polish doubles team – Marcin Matkowski and Mariusz Fyrtenberg, who were saving the honour of Polish men’s tennis for couple of years.
Examples of Radwańska sisters or Janowicz could indicate, that tennis in Poland is going in better way. But this could be false conclusion, because they could pursuit their careers mostly only thanks to their parents. Later, when it displayed that they are very talented they got financial help from sponsors. No PZT money would be given to them without the influence of Ryszard Krauze – owner of computer systems company, sport and tennis lover, sponsor of football and basketball teams, who inspired the creation of PZT Prokom Team – for most talented young players. But this is only a team, yet there is no general project of youth system training. Still we have to believe in determined parents. And the last thing to fulfill the view of Polish tennis – 2007 was the last year of J&S Cup – the only one Polish WTA tournament. Also the future of Orange Prokom Open – only Polish ATP tournament is in doubt, as main sponors have resign. If we think now about tennis in Poland, we could wonder how is possible the appearance of such players as Radawńska sisters or Janowicz.
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