di Gianfilippo Maiga
Bazzicando il Challenger di Lugano ho avuto modo di imbattermi in una (relativa) novità, che intende ottimizzare e facilitare alcune fasi dell’allenamento: il Sensotraining.
Novità relativa, non nel senso che di questo “tool” esistano altre versioni, almeno per quanto mi consta, ma perché fra gli addetti ai lavori lo strumento sembra già conosciuto. Proprio su questo sito, salvo errore, è nato a suo tempo un certo dibattito su un apparecchio simile che di questo era il prodromo.
Mi è parso comunque interessante darne segnalazione ai lettori del sito, lasciando ad ognuno libertà di trarne le proprie valutazioni.
Il Sensotraining, del quale ho avuto modo in prima battuta di parlare con Stefano Baraldo, preparatore atletico di Starace, è ideato dal prof. Salvatore Buzzelli e si propone di lavorare su vari aspetti della performance agonistica di un tennista: la concentrazione, la coordinazione, la resistenza…., analizzandone dapprima il livello in un atleta, fornendogli uno strumento per allenarli e misurandone poi in successivi test i progressi effettuati.
In termini pratici è una “scatoletta” di dimensioni a occhio pari a quelle di un notebook, che emette segnali acustici e luminosi, la cui frequenza e sequenza possono essere modulate. Ad ogni segnale corrisponderà per l’atleta la necessità di “reagire” adottando una delle posizioni in cui – a raggio intorno a lui – dovrebbe colpire una pallina (e mimandone il gesto). La velocità con cui i segnali vengono emessi e la durata dell’esercizio sono direttamente correlati al grado di preparazione che un dato atleta ha raggiunto o intende raggiungere e all’aspetto che più desidera allenare.
Non avendo ovviamente competenza in materia, mi sono rivolto allo stesso Baraldo e a Sergio Bugada, preparatore atletico tra gli altri di Crugnola, Vagnozzi e Ianni, (e che collabora con Corrado Borroni, Mattia Livraghi e Uros Vico), per conoscere la loro opinione, ottenendone una valutazione positiva.
Gli esercizi proposti dal Sensotraining non sono di per sé una novità: i preparatori atletici che si occupano di tennis li prevedono nel programma dei tennisti da loro seguiti. Nuovo è il tentativo di offrire ai preparatori stessi uno metodo di “misurazione” delle condizioni di un atleta (e un programma di allenamento) il meno possibile “empirico” e quindi il più possibile preciso; nuova è la prerogativa di allenare più aspetti contemporaneamente.
Un altro aspetto che è emerso dalle conversazioni con Baraldo e Bugada è la praticità per uno o più atleti che vogliano lavorare durante un torneo in trasferta e non abbiano con sé il preparatore: non solo potranno eseguire con precisione il programma loro assegnato, ma potranno con altrettanta accuratezza comunicarne i risultati al preparatore stesso, anche se lontano.
Insomma, tenuto anche conto della sua polifunzionalità – fatte salve le condizioni di vendita, che non conosco – sembrerebbe essere uno strumento valido e di facile comprensione/utilizzo.
Precisazione: Il nome SENSOTRAINING è proprio dell’apparecchiatura ideata e costruita da Eurtronik che ne gode di tutti i diritti… Il professor Buzzelli è ideatore di un metodo di allenamento denominato SENSO TOUCH per la cui messa in opera impiega l’apparecchiatura SENSOTRAINING
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