(Martina Trevisan – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Trevisan b. Di Giuseppe 76(4) 63
Martina Trevisan, dopo un inizio piuttosto stentato (2-4), ha iniziato a prendere le contromisure al gioco della laziale. La Di Giuseppe, condizionata in questi giorni da una forte tendinite al ginocchio, ha lottato ma dal punto di vista atletico era in chiara difficoltà. Il gioco della laziale, brillante grazie in particolare al back incrociato di rovescio, veniva però anestetizzato dal diritto della giovane toscana, sempre attenta e reattiva. Il primo set è stato molto equilibrato, con la Trevisan che, dopo aver recuperato il break di svantaggio, ha portato il set al tie-break. Qui la Di Giuseppe, grazie ad alcune buone giocate, è salita 4-2, prima di subire un parziale di 5 punti. Il secondo set è stato in equilibrio fino al 3-3 (con break e controbreak sul 2-2), quando la più giovane delle due Martina ha preso il volo. Come detto, la prestazione della Di Giuseppe va analizzata tenendo in considerazione l’inofrtunio che ne ha condizionato gli spostamenti. Digiu ha provato spesso la smorzata di rovescio, ma la Trevisan, grazie ad una grande velocità di piedi, ha spesso avuto la meglio. La Trevisan ha però dimostrato di avere già i colpi per competere ad un livello piuttosto elevato. Il suo colpo è certamente il lungolinea di diritto, con il quale ha lasciato spesso e volentieri immobile Digiu. Le potenzialità della giovanissima toscana, classe 1993, sono davvero molto elevate. Matteo Catarsi, allenatore di Martina Trevisan, al termine del match ha dichiarato: “I primi giochi sono stati complicati, anche perché la Di Giuseppe è una tennista atipica e Martina ha avuto bisogno di capire il gioco dell’avversaria. Da quel momento direi che ha disputato una partita molto buona.”
(Costanza Mecchi – Foto Nizegorodcew)
Kajtazovic b. Mecchi 75 62
Partita che si è decisa nel primo set, molto lungo e lottato. La giocatrice slava è riuscita a spuntarla, portando a casa abbastanza facilmente il secondo set. Costanza Mecchi è sicuramente migliorata negli spostamenti, anche se il lavoro da fare è ancora tanto. Dal punto di vista tecnico e tattico le migliorie sono evidenti; i margini di miglioramento sono piuttosto elevati. la attendiamo ad ulteriori prove di maturità. La Kajtazovic, classe 1991, ha dimostrato grande tenuta mentale e fisica, anche se a livello di tennis non è sembrata un fenomeno. Da rivedere nel main draw per un giudizio più preciso.
(Martina Caregaro – Foto Nizegorodcew)
Caregaro b. Sainz-Pelegri 75 64
Martina Caregaro ha palesato ancora una volta la maturità raggiunta in questo inizio di 2009. L’allieva di Francesco Elia e Silvia Farina, seppur non disputando un match di altissimo profilo tecnico, ha lottato nei momenti chiave, portando a casa l’incontro. L’avversaria di Martina, una discreta giocatrice spagnola, ha messo in difficoltà la valdostana con alcuni buoni back di rovescio e, soprattutto, facendole giocare pochissimi rovescio. Nel secondo set Martina si è trovata anche sotto di un break, ma ha saputo mettere la freccia, proprio quando il match sembrava potersi complicare. “Ho battuto la Sainz Pelegri all’ultimo turno di quali anche a Maiorca” – ci ha raccontato Martina – “torneo nel quale sono giunta in finale. Speriamo porti fortuna..”
(Roxana Vaideanu – Foto Nizegorodcew)
Vaideanu b. Bertoia 62 36 76(5)
Roxana Vaideanu ha portato a casa un incontro che è riuscita a complicarsi più e più volte. Dal punto di vista del gioco, la Vaideanu ha fatto vedere sicuramente qualcosa di più, anche se i meriti dell’avversaria nel tenerle testa non vanno afatto sottovalutati. Il terzo set è stato, sportivamente parlando, drammatico: La Vaideanu ha conquistato un break, portandosi 2-1, dopo un game interminabile, che sarà durato almeno 15 minuti. Poteva sembrare la svolta, ma la Bertoia ha avuto una reazione importante, portandosi addirittura in vantaggio 4-2. Roxana però è riuscita, grazie in particolare al suo splendido rovescio bimane, a procurarsi un match point sul 6-5, con il servizio a disposizione; qui sono arrivati però due doppi falli consecutivi, sintomo di poca tranquillità e sicurezza in campo. Il tie-break ha visto la Vaideanu portarsi prima 5-1, quindi 6-2, chiudendo però solo 7-5, grazie ad un’accelerazione lungolinea di rovescio della Bertoia fuori di un soffio. Vaideanu non può rischiare di perdere partite come questa se vuol tentare di diventare giocatrice vera. Buona prestazione della Bertoia, davvero sfortunata sul match point a sfavore.
Altri risultati:
Bona b. Kriegsmanova 3-6 6-3 6-0
Ginier b. Mazzali 6-4 2-6 6-4
Sprovieri b. Vancurova 6-0 6-3
Grymalska b. Zanchetta 6-1 6-3
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