Giornata dedicata ai quarti di finale quella disputatasi oggi al Tennis Club Pomezia. Due azzurre, Zanchetta e Caregaro, si sono qualificate per la semifinale, che le vedrà opposte domani in un interessantissimo derby. Niente da fare per Grymalska e Di Giuseppe.
(Erika Zanchetta – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Erika Zanchetta b. Dalila Jakupovic 62 63
Prova molto convincente della ventunenne romana, che si è sbarazzata agevolmente della slovena Jakupovic, che tanto bene aveva fatto nei primi giorni di torneo. Erika, molto ben preparate fisicamente in questo inizio di 2010, ha giocato una partita ottima dal punto di vista tattica, riuscendo ad imbrigliare il gioco della tennista slava, dotata di un ottimo diritto piatto e di alcune traiettorie strette di pregevole fattura. La Zanchetta però ha commesso pochissimi errori gratuiti, prendendo l’iniziativa appena le si presentava l’occasione. La Jakupovic ha sbagliato molto, soprattutto col rovescio, ma gran parte del merito è dell’azzurra, attenta e concentrata su tutti i punti. Queste le dichiarazioni di Erika Zanchetta al termine dell’incontro: “Ho giocato un buon match e sono soddisfatta, nel complesso, di questo primo torneo del 2010. Sul finire della scorsa stagione ho sofferto di un’infiammazione al tendine d’achille e sono stata ferma alcune settimane. Ho svolto quindi un’ottima preparazione e fisicamente mi sento molto bene ed è per questo che ho iniziato un po’ tardi la stagione. Spero che il 2010 possa essere finalmente il mio anno. Sono fiduciosa e carica!”
(Marina Shamayko – Foto Nizegorodcew)
Marina Shamayko b. Anastasia Grymalska 62 64
Match tutto sommato tenuto sempre in pugno dalla russa, che ha imposta un ritmo allo scambio con il diritto che l’azzurra non ha retto. Il diritto della Shamayko è un colpo molto importante, che tiene spesso le avversarie lontane dal campo, ma Anastasia ha esasperato questo concetto, ritrovandosi a giocare troppi fuori dietro la linea di fondo. Il secondo set è stato più in equilibrio, anche grazie alla russa, che sul 5-3 ha avuto un match fallito a causa di uno sciagurato doppio fallo. L’incontro ha rischiato di riaprirsi per un momento, ma la Grymalska non ne ha approfittato.
(Martina Caregaro – Foto Nizegorodcew)
Martina Caregaro b. Nikola Vajdova 62 62
“Mussolina” ha giocato un incontro molto convincente contro Nikola Vajdova, figlia del coach di Djokovic Marian Vajda. Se da una parte va detto che il gioco piatto e pulito della slovacca ha favorito il gioco della Caregaro, dall’altro vanno sottolineate le accelerazioni, con diritto e rovescio, della valdostana, che ha spesso lasciato immobile la Vajdova, rivelazione del torneo. La slovacca, un po’ appesantita dal punto di vista fisico, non ha la corsa dell’azzurra e spesso e volentieri si è trovata a distanza siderale dalla palla, mentre la Caregaro ha compiuto alcuni importanti recuperi difensivi. Il colpo più bello da vedere di Martina rimane il rovescio lungolinea. Considerando che è il primo torneo in main draw della valdostana (ormai romana d’adozione), l’impressione è che solamente gli infortuni possano rallentare la sua ascesa. Incrociamo le dita, perché il talento e la potenza sono palesi. Domani interessante il derby in semifinale con la Zanchetta. Queste le parole di Martina Caregaro: “Questo è il secondo torneo dell’anno, il primo sulla terra all’aperto; prima di Pomezia avevo infatti giocato solamente indoor sul veloce svizzero. Ho ripreso non da molto i tornei, anche se mi sto allenando bene da alcune settimane ormai. Sono contenta per il match di oggi; vedremo domani con la Zanchetta, contro la quale ho vinto, ma in tre set, l’ultimo precedente.”
(Martina Di Giuseppe – Foto Nizegorodcew)
Eloisa Maria Compostizio De Andres b. Martina Di Giuseppe 63 62
Iniziando dalle note positive, va sottolineato il grandissimo miglioramento di Martina con il rovescio coperto lungolinea, colpo che fino a poco tempo fa giocava solamente in back. Grazie a questo colpi, Digiu può riuscire a dare ancora più variazioni al proprio gioco, per quanto riguarda la parte sinistra del corpo. Anche in risposta di vede che il lavoro sta iniziando a pagare, anche se oggi in particolare questo fondamentale non ha funzionato a dovere. Venendo al match di oggi, il punteggio è certamente bugiardo, anche se la spagnola ha meritato di vincere. La Compostizio è un vero e proprio motorino in campo e farle un vincente è praticamente impossibile. Martina ci ha provato, spesso con successo, grazie ad alcune ottime smorzate, a discese a rete e ai già sottolineati rovesci lungolinea. Il secondo set, in particolare, ha vissuto molto più equilibrio di quanto non dica il 6-2 finale. Nonostante la sconfitta, notizie importanti ed incoraggianti dal fronte Di Giuseppe. Se risolverà definitivamente i problemi al ginocchio (infiammazione del tendine rotuleo), ne vedremo delle belle… Queste le parole di Martina Di Giuseppe: “Sono contenta dei miglioramenti sul rovescio e sulla risposta. Mi spiace per oggi perché avrei potuto metterla più in difficoltà, ma ho perso tanti giochi ai vantaggi. Adesso dovrei giocare Civitavecchia, dove sono fuori di 1, e poi mi dovrò concentrare sulle gare a squadre. Sono soddisfatta di come sta procedendo il lavoro con Francesco Elia e credo di essere cresciuta parecchio in questi ultimi mesi. Spero di risolvere questi annosi problemi al ginocchio, perché sono spesso costretta a giocare sotto antidolorifici.”
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