(Nastassja Burnett – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Zverev, torneo da incorniciare
Iniziamo la serie dei paragrafi giornalieri, dedicando ampio spazio a Mischa Zverev, uno di protagonisti indiscussi di questi Internazionali d’Italia. Il tennista tedesco, nato però a Mosca, è partito dalle qualificazioni, dando spettacolo dal primo all’ultimo match. Al secondo turno di quali, Mischa ha estromesso dal torneo Juan Carlos Ferrero, mentre nel tabellone principale ha annullato due match point a Berdych, prima di sconfiggerlo 75 al terzo. Nella giornata di ieri, Zverev ha raggiunto l’apice della sua splendida settimana, sconfiggendo Gilles Simon con un secco 64 61. Anche oggi, nei quarti di finale, si è ben difeso con sua maestà Roger Federer. Mischa accarezza la palla come pochi altri nel circuito e a rete non è inferiore ai migliori. Il suo rovescio è davvero eccezionale, sia piatto a due mani, che in back. La capacità di cambiare ritmo e di attaccare in controcampo lo hanno reso uno dei tennisti più spettacolari del torneo capitolino. Mischa, mancino classe 87, prima di questo torneo si attestava alla posizione numero 76 del ranking Atp, ma è presumibile che scalerà parecchie posizioni già da lunedi prossimo. Il suo tennis riporta indietro nel tempo. Continua così, Mischa!
Ancora 3 su 4..
Per la quarta volta in quattro tornei del circuito Master 1000, 3 dei primi 4 giocatori del mondo hanno raggiunto le semifinali. Era già accaduto ad Indian Wells, a Miami e a Montecarlo. Questo trend dimostra come la differenza tra Nadal, Federer, Djokovic, Murray e tutti gli altri sia, in questo momento, davvero evidente. La continuità dimostrata da questi 4 campioni è disarmante e i vari Del Potro, Tsonga, Roddick, Simon, ecc.. non riescono a contrastarli in maniera adeguata. Djokovic ha superato quest’oggi Del Potro, grazie ad una vera e propria prova di forza, mentre Nadal ha regolato il connazionale Verdasco per 63 63. Questa settimana è mancato Murray, che sarà rimpiazzato in semifinale dal vincente della sfida tra Monaco e Gonzalez.
(Alice Moroni – Foto Nizegorodcew)
Alice Moroni illumina il campo 4
La giovanissima Alice Moroni, classe 1991 e diciottenne da poche settimane, ha regolato la Lepchenko (numero 112 Wta) nel primo turno del torneo di qualificazione. La tennista bergamasca ha prevalso grazie ad una maggiore spinta da fondocampo e ad una profondità di gioco davvero notevole. Alice ha nel servizio il proprio punto debole, sul quale sta laorando moltissimo in allenamento. La mobilità, nonostante sia piuttosto alta (circa 1.80), è piuttosto buona ed ha una grande facilità nelle accelerazioni in cross stretto, sia di diritto che di rovescio. Una ragazza molto promettente, dtenere sotto occhio.
Burnett, un set alla pari
Nastassja Burnett ha dimostrato una crescita costante. L’azzurra di mamma polacca (da cui il cognome) ha disputato un set assolutemente alla pari con la Koryttseva, giocatrice intorno alla novantesima posizione. Nasty, da fondo campo, ha dominato spesso e volentieri gli scambi, con la sua avversaria costretta in difesa. La Korytsseva ha dimostrato grande corsa e reattività, oltre ad un solido ed incisivo diritto (in particolare a sventaglio). Il primo set si è deciso nel decimo gioco, quando Nasty, sotto 4-5, è salita 30-0; qui non ha chiuso uno smash piuttosto semplice. Sul 40-40 poi, la Koryttseva ha colpito in pieno la riga, portando a casa il set. Nel secondo la Burnett è calata vistosamente dal punto di vista atletico ed il match si è chiuso in pochi minuti 64 62.
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