(Claudio Pistolesi e Michael Berrer – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Il divorzio tra Riccardo Piatti e Simone sta facendo discutere moltissimi appassionati e addetti ai lavori. Simone ha parlato attraverso quello che è ormai il suo canale ufficiale, ossia il sito de Il Tennis Italiano, mentre Riccardo Piatti non è semplicissimo da avvicinare per interviste (ci proveremo ovviamente). La decisione di Simone è apparsa, più che giusta, inevitabile. I risultati sono stati a dir poco negativi. Bolelli è uscito dai top-100 e, dopo qualche segnale di ripresa (la vittoria contro De Bakker in Davis, gli ottavi a Barcellona e la vittoria nel challenger di Torino), non è più riuscito a trovare un barlume di continuità. A tennis gioca sempre bene, anzi benissimo, ma fisicamente e mentalmente manca qualcosa. Molti dicono che la mancanza sia fisica, anche se sinceramente il fattore “testa” sembra essere molto più determinante. Simone ha dichiarato che Piatti era più concentrato verso Ljubo, ma questo è un problema noto all’inizio del connubio. Probabilmente questo matrimonio non s’aveva da fare… La scelta di Tirrenia, momentanea evidentemente, può essere quella giusta. Un periodo di allenamenti intensi (senza dimenticare i tornei sul veloce indoor, superficie che Simone ha sempre definito la sua preferita), sotto la supervisione di Renzo Furlan e con il fido Panichi, cercando intanto di trovare un nuovo coach. La scelta deve essere quella giusta per il definitivo (ritardato di due anni, speriamo solo due…) salto di qualità. Anche a Tirrenia, nuova base di Bolelli, la situazione non sembra calmissima. Si parla insistentemente di un approdo in Toscana di Umberto Rianna, ben visto dalla federazione italiana tennis, che prenderebbe il posto di Furlan. Queste sono soltanto voci, ma se così dovesse davvero essere… il buon Renzo potrebbe finalmente cimentarsi in quella che molti ritengono essere la sua vera arte, ovvero quella del coach… e magari proprio con Simone! Come avrete capito i punti interrogativi in questa vicenda sono ancora molti e probabilmente siamo ancora lontani dal trovare le giuste risposte. Anche perché la domanda più frequente, per chi ha visto giocare Simone, è: Ma come ha fatto a perdere da giocatori come Gensse, Veic, Knittel, Garcia , Recouderc?! La risposta la può e deve trovare solo lui… capire i propri errori, arrivando alla decisione più giusta…
Quando si parla di Simone Bolelli, ancora oggi, il primo nome che viene in mente è quello di Claudio Pistolesi. Alla corte del coach romano, il “Bole” ha raggiunto il suo best ranking (numero 36 Atp nel febbraio del 2009). Ci è sembrato interessante ascoltare le sensazioni di “Sex Pistols” (oggi allenatore di Michael Berrer, numero 50 Atp)
“Cio’ che mi sorprende moltissimo e’ il fatto di essere subito interpellato da molti giornalisti ogni vlta esce il nome di Bolelli per qualche motivo nonostante io non lo alleni piu’ da un anno e mezzo quando finimmo con una classifica intorno a numero 40 del mondo.
Ma come al solito non mi tiro indietro anche se forse sarebbe piu’ giusto chiedere a Riccardo Piatti che lo ha allenato fino a ieri.
Sono rimasto male su un titolo su ubitennis ( al quale chiedero’ di cambiare quel titolo ) che diceva ” Pistolesi ironizza ” sul pronostico che la fit portera’ bolelli nei primi dieci.
Non ironizzo affatto! Io so quali sono le qualita’ tecniche di Simone ! Che certo hanno bisogno pero’ di un supporto morale di un coach di livello piu’ alto del mio per andare nei primi 3 o almeno 10 del mondo. Nella fit ce ne sono un sacco di coach internazionali importanti quindi che problema c’è?
La fit infatti a sua volta ha sempre creduto in Simone anche quando era con me e ricordo perfettamente un intervista del vicepresidente milan, noto intenditore a livello vicentino di tennis professionistico e pre successore di binaghi alla presidenza fit tra due anni, in cui si faceva un paragone con Monfils che era gia’ primi dieci e Bolelli era 36 o giu’ di li’ e che per arrivare primi dieci doveva cambiare il sottoscritto.
Puo’ darsi che abbia ragione Milan e Simone andra’ davvero nei primi dieci e sinceramente pensavo ci arrivasse con Piatti ma ora la palla passa agli ottimi tecnici di Tirrenia, nei quali credo ciecamente anche se finora il bilancio dei giovani tennisti cresciuti tennisticamente tra quelli passati a Tirrenia in sei anni ( metaforicamente parlando ) e’ simile al debito pubblico della Grecia. Ma tecnici veramente importanti come ad esempio Giancarlo Palumbo sapranno fare la differenza e porteranno senza dubbio Simone nei primi dieci minimo ( ma primi tre sarebbe piu’ normale ). Se poi il lavoro lo fara’ Furlan in persona siamo ancora piu’ sicuri. Cio’ che mi sorprenderebbe sarebbe il ricorso della fit a un coach privato, vista la scarsissima stima verso questa categoria del presidente fit binaghi che solo pochimesi fa disse che “i coach privati sono i gestori delle disgrazie del nostro tennis maschile” . Le parole sono importanti !
La cosa certa pero’, purtroppo, e’ che e’ passato un anno e mezzo e almeno altri sei mesi minimo ci vorranno fisiologicamente per andare primi dieci e quindi saremo arrivati a due anni.
Se fosse rimasto con me, anche se non c’è la controprova, a giudicare dai risultati e’ legittimo pensare che, piu’ modestamente ora sarebbe primi 20 o 30 ( un risultato che comunque qualunque coach poteva ottenere con lui ) e l’Italia avrebbe oggi un numero 1 molto importante. Quindi mi chiedo chi si prende la responsabilita’ di aver privato l’Italia di un giocatore molto forte e mi dispiace per Simone per i mesi che ha passato nei challenger invece che negli slam e nei master series. Ci dovrebbe essere un risarcimento almeno morale all’Italia e a Simone. Certo non ha aiutato Simone l’atteggiamento della fit ostille fino alla pubblica denigrazione nelle parole del suo prsidente binaghi e una cosa che sinceramente non ho mai capito e’ come fa Simone a giocare con la scritta supertennis ( canale televisivo per chi non lo sapesse di proprieta’ della fit ) sulla manica dopo quello che gli disse binaghi. Guardiamo pero’ al futuro con fiducia e chiunque seguira’ simone per conto della fit non potra’ che cominciare, anzi ricominciare, una nuova galoppata verso la vetta del tennis mondiale come hanno sempre detto i dirigenti fit.
Forza Bole ! sempre con te !”
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