Per una volta, le previsioni meteo ci hanno azzeccato in pieno. A Torino doveva piovere e ha piovuto, tanto e per tutto il giorno, obbligando gli organizzatori a cancellare la giornata di venerdì del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, evento Premium della neonata categoria ATP Challenger 175. Una decisione dolorosa ma inevitabile, che però regalerà un sabato ancora più intenso, con semifinali e finale sia del singolare sia del doppio. Si partirà alle 10 del mattino su due campi (Centrale e Campo 5), con gli incontri di doppio. A seguire – sempre in contemporanea, non prima delle 11.30 – le due semifinali del singolare: Sebastian Baez contro Federico Gaio per la parte alta del tabellone, Daniel Elahi Galan contro Dominik Koepfer per quella bassa. Alle 14 la finale del doppio, non prima delle 16 quella del singolare. Qualora le condizioni meteo risultassero nuovamente avverse, nessuna paura: gli incontri saranno dirottati sui campi coperti del Circolo della Stampa Sporting. Le speranze del pubblico italiano saranno aggrappate a Federico Gaio, ma non solo. Perché ancora in gara nel torneo di doppio c’è Andrey Golubev, il kazako che dall’età di 15 anni (era il lontano 2002) vive a Bra, in provincia di Cuneo, dove si è formato come giocatore sotto la guida di Massimo Puci. “Oggi – racconta con una proprietà di linguaggio da far invidia a molti che in Italia ci sono nati – ci passo poco tempo, quello che resta fra un torneo e l’altro. Ma a Bra sto bene, dopo tanti anni conosco tutti, e poi è una buona base anche dal punto di vista geografico e strategico”.
Dopo un brillante passato da singolarista (è stato n.33 del ranking), Golubev si è dedicato solo al doppio da qualche anno, con risultati eccellenti come una finale Slam al Roland Garros. “La vita del doppista – dice ancora – è meno stressante rispetto a quella dei singolaristi. Mi permette di giocare comunque i tornei importanti, ma a volte riesco anche a godermi qualche ora da turista, visitando le città. Un lusso che non ci si può permettere quando si gioca il singolare”. Malgrado sia dinamico e divertente, oggi il doppio non gode di grande considerazione. “È strano – dice ancora il 35enne kazako – perché se osserviamo i giocatori di club, la gran parte dopo una certa età gioca quasi solo il doppio. Eppure siamo spesso visti come una ruota di scorta. Ci piacerebbe avere maggiore esposizione: anche perchè la gente quando viene a vederci si diverte. Il punto secco sul 40-40 piace, così come il match tie-break al posto del terzo set. Tutto si può decidere in pochi attimi, nel bene e nel male. Un modo per rilanciare il doppio? Succederebbe se tornassero a giocarlo i big, ma la differenza nei montepremi fra le due specialità è così alta che per tanti non ne vale la pena”. E per lui, ne vale la pena di girare il mondo per dividere la gloria? “Dipende da che obiettivi uno ha. I costi sono tanti e le rinunce anche, mentre i guadagni dovrebbero essere di più. Alla mia età valuto di anno in anno se ha ancora senso, in base al ranking e alla soddisfazione che mi dà”. Evidentemente ne trova ancora, e continua a cercarne di nuova. Anche al Piemonte Open Intesa Sanpaolo, dove sabato proverà a regalarsi il suo titolo Challenger numero 23. Ulteriori informazioni sul sito www.piemonteopen.com e sulla pagina Instagram @piemonteopen.
IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO IN TV – Gli incontri del Piemonte Open Intesa Sanpaolo saranno trasmessi in diretta sul canale della FITP, SuperTennis Tv. Per l’evento verrà utilizzata la tecnologia HbbTV: una funzione, presente sulle Smart TV di recente fabbricazione (e connesse a internet), che al 64 del digitale terrestre permette agli appassionati la visione di canali supplementari “paralleli” a quello principale. Inoltre, le dirette degli incontri saranno disponibili anche sulla piattaforma digitale SuperTenniX.
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