Rimonta incredibile di Salvatore Caruso nei quarti di finale del Challenger Siviglia 2019: il tennista siciliano ha estromesso in una battaglia di 2 ore e 41 minuti di gioco il gioiellino di casa Carlos Alcaraz Garfia, giocatore classe 2003 capace di superare in questo torneo giocatori come Hanfmann e Martinez Portero, con il punteggio che si è issato sul 4-6 7-6(4) 6-4 finale.
Sostenuto dal pubblico ed in evidente fiducia, è il talento di El Palmar a partire meglio a scapito di un Caruso leggermente imballato nelle fasi iniziali della partita: ne approfitta l’iberico, che in uno sfrenato susseguirsi di break e contro-break riesce in qualche modo a portare a casa in un primo set con percentuali al servizio impietose da parte dell’azzurro. Saranno addirittura 4 i break subiti consecutivamente dal tennista di Avola, che anche nel secondo set sembra in costante balìa dell’entusiasmo avversario; Alcaraz si porta velocemente, e con merito, sul 5-2 in suo favore, mancando addirittura due palle per salire sopra di due break: è questo il turning point della partita, con lo spagnolo che comincia ad accorciare e con l’italiano sempre più propositivo. Una partita che sembrava già scritta viene prolungata dall’azzurro sino al tie-break, vinto con la complicità del numero 566 del mondo probabilmente ancora con la testa alle tante occasioni mancate in precedenza. Qualche palla corta di troppo e tanti errori col rovescio condannano dunque Alcaraz al terzo set, dove Caruso è bravo a far valere la sua maggiore esperienza andando a sfiduciare il seppur ammirevole tentativo di rientro del giocatore di casa: sotto 5-2, l’iberico risale la china fino al 5-4 dove incappa in un brutto game al servizio regalando, di fatto, il match a Caruso. L’azzurro, per un posto in finale, dovrà sfidare un altro giocatore spagnolo: il 20enne Alejandro Davidovich Fokina, numero 109 delle classifiche mondiali.