Nel Challenger Ostrava 2019 esce al secondo turno Andrea Vavassori, che viene superato con il punteggio di 4-6 7-6 6-4 dalla wild card locale David Poljak. Eliminato all’esordio nel main draw del torneo ceco anche il 21enne Enrico Dalla Valle, sconfitto 6-2 6-4 dall’esperto spagnolo Ricardo Ojeda Lara.
Non bene il tennista torinese, entrato come alternate nel tabellone principale. L’avversario classe 1996, nato e cresciuto proprio ad Ostrava, sede del torneo, ha impegnato da subito l’azzurro, che nonostante un promettente inizio è calato visibilmente nel secondo set. Sotto 4-1 nel secondo parziale, con due break di distanza e quando tutto lasciava presagire ad un inevitabile terzo set, Vavassori riesce a tornare in carreggiata impattando sul 5-5. Il pericolo di allungare ulteriormente la partita sembra scampato, l’azzurro classe 1995 è bravissimo a continuare ad esprimere il proprio gioco sopprimendo l’entusiasmo del giocatore di casa. Sotto 6-5 Poljak, visibilmente nervoso per l’occasione mancata, riesce però ad allungare il parziale al tie-break, vinto dal tennista ceco per 7 punti a 4. Il terzo parziale, nonostante un iniziale equilibrio, viene deciso nel decimo gioco del parziale, con Vavassori che con un doppio fallo e una volèe elementare finita in rete consegna la vittoria al tennista ceco, che nel secondo turno affronterà Vitor Galovic, 12esimo giocatore del seeding.
Dopo aver superato brillantemente le qualificazioni, rifilando un duplice 6-2 all’italo-monegasco Julian Ocleppo, si arresta la corsa di Enrico Dalla Valle. L’azzurro non ha saputo contrastare il tennis terraiolo dello spagnolo, abile a tessere la sua tela di gioco sin dalle fasi iniziali del set, marcate da qualche errore di troppo del tennista italiano, spesso troppo discontinuo nei suoi turni di battuta. D’altro canto la differenza nel primo set, a differenza di quanto racconta lo score, è stata decisa dai momenti importanti, dove Ojeda Lara si è dimostrato più maturo e navigato a questi livelli: 4 palle break salvate sulle 5 a disposizione del romagnolo, che a differenza del suo avversario ha ceduto la battuta per ben tre volte offrendo le stesse opportunità al nativo di Cadiz. Qualche rimpianto anche nel secondo set, perso 6-4 nonostante i due break ottenuti soprattuto a causa dello scarso rendimento con la seconda palla, attestatosi al 31%.