Un intramontabile Andreas Seppi corona una splendida settimana col trionfo nella finale del Challenger di Cary. Il classe ’84 altoatesino, prima testa di serie del torneo, ha infatti sconfitto col punteggio di 6-2 6-7(4) 6-3 statunitense Michael Mmoh, testa di serie numero 11. Per l’ex numero 18 del mondo si tratta del nono successo a livello Challenger in carriera ed arriva dopo un match decisamente lottato, in cui ha dovuto mettere in gioco tutta la propria esperienza per prevalere sul ventunenne statunitense.
Una partenza sontuosa del tennista altoatesino, che strappa ben due volte consecutive la battuta al tennista statunitense (nel primo game ai vantaggi e nel terzo a 30) e si porta velocemente sul 3-0. L’avvio è decisivo ai fini del set: dal terzo game, infatti, entrambi terranno sempre la battuta, nonstante l’azzurro sia costretto a salvare ben cinque palle break (due nel quarto gioco e tre nel sesto). Il 35enne di Bolzano chiude così il parziale col punteggio di 6 giochi a 2. Un set in cui, dal punto di vista statistico, sicuramente la differenza sostanziale è la concretezza sulle palle break (2/3 Seppi mentre, come detto prima, 0/5 Mmoh).
Nel secondo il 21enne americano subisce nuovamente un buon inizio di Seppi, che sull’1-1 strappa a 0 la battuta al suo avversario e si porta avanti di un break anche nel secondo. Differentemente dal primo parziale, però, Mmoh reagisce ed opera il controbreakka immediato nel quarto game (a 30). Dopo il controbreak del tennista statunitense, entrambi terranno la battuta senza troppi problemi (8 punti concessi in 8 game di servizio) e si approda così al tie-break. Quest’ultimo vede come grande protagonista Mmoh, che dopo aver subito il minibreak nel primo punto è bravo, non solo a recuperarlo subito, ma ad acquisirne addirittura due di vantaggio e a portarsi avanti 5-2. Seppi recupera uno dei due minibreak ma il classe ’98 americano tiene l’altro servizio e si procura tre set point. Il primo l’azzurro lo salva grazie al servizio ma, sul 6-4 in suo favore, Mmoh opera il minibreak decisivo e chiude il tie-break.
Ad inizio terzo regna ancora l’equilibrio: entrambi, infatti, continuano a tenere la battuta senza troppi patemi. Sul 2-2, tuttavia, Seppi rischia di perdere il servizio, in quanto concede una sanguinosa palla break ma riesce a salvarsi e nel game successivo è lui a prendersi il break ai vantaggi, che sostanzialmente decide il match. Nei tre game successivi, difatti, entrambi tengono la battuta e l’azzurro chiude così il parziale, e di conseguenza il match, col punteggio di 6 giochi a 3.