di Mario Zanetti
Forse l’avevamo perso di vista o semplicemente eravamo distratti da altri che ultimamente hanno interessato di più le pagine dedicate al tennis, ma questa notte Filippo Volandri nella partita di quarti di finale del Torneo di San Paolo atp 250 contro David Nalbandian,ci ha regalato delle emozioni che solo certi incontri di Coppa Davis e certe finali giocate da italiani ci avevano dato.
Io che Lo avevo visto giocare molte volte, e ultimamente al Challenger di Palermo, ho ritrovato un giocatore che avevo lasciato giocare in questo modo nel lontano 2007, e vincere il suo primo torneo Atp di Palermo in finale contro Lapentti, anno che lo vide issarsi fino al venticinquesimo posto della classifica Atp.
Nel corso della sua carriera ci ha dato dei bellissimi momenti come non ricordare la vittoria contro Davydenko a Doha nel 2006, la vittoria contro Robredo in Coppa Davis sempre nel 2006, filotto contro Gasquet, Federer e Berdych a Roma nel 2007 e vittoria contro Ljubicic al quinto al Roland Garros.
Dopo un primo set abbastanza timido in cui il nostro “Filo” aveva lasciato l’iniziativa a quel volpone di “Nalba” che si impone per 6-3, è scattato qualcosa, incomincia a tirare tutto con quel meraviglioso rovescio a tutto braccio, il dritto che per natura non viaggia molto, però è sempre lungo e angolato, Nalba incomincia a correre, cosa che notoriamente non gli piace fare, Volandri trova dei contropiedi col dritto lungo linea per poi chiudere col suo rovescio, Filo sembra in splendide condizioni fisiche, l’argentino è sudato fino all’inverosimile ma ogni tanto trova le sue magie e i suoi colpi, ma il secondo set fila via veloce 6-3 per il nostro.
Nalbandian incomincia ad innervosirsi, tira con violenza la racchetta per terra, il pubblico lo fischia, Volandri continua ad essere aggressivo e si porta avanti 4-2, ma Nalbandian nonostante sembri affaticato ed innervosito reagisce e si porta avanti sul 5-4 ed è a questo punto che Volandri costruisce la sua vittoria, vince il suo servizio con dei colpi stupefacenti fra i quali un passante in corsa di rovescio degno del miglior Federer ed una voleè alta di rovescio alias “Veronica” degna del miglior Panatta, ma stasera in campo non ci sono fantasmi, né i due campioni che ho appena citato ma solo Lui, Filippo Volandri da Livorno trentenne n°69 del mondo che stasera dimostra che la sua ascesa al 25° posto non era casuale ma frutto di un talento cristallino. Certo lo sappiamo Filippo ama la terra e su questa superficie riesce ad esprimersi alla grande, le accelerazioni delle altre superfici non gli garbano, il suo servizio è un discreto servizio sulla terra ma non lo è sul cemento, lo stesso dicasi per il dritto, ma stasera a questo non ci badiamo, strappa il servizio a Nalba e chiude sul suo servizio 7-5.
Splendida vittoria, ma questo torneo era già ben incominciato con la vittoria su Montanes testa di serie numero 7 per 6-2 6-3 e la vittoria al turno successivo contro Ramirez Hidalgo per 6-4, 1-6, 6-3 soffrendo ma portando a casa la vittoria ed è proprio questo che si è notato in questi giorni, la voglia di lottare, soffrire, stare su ogni palla, che gli mancavano da tempo.
L’anno scorso e anche l’anno prima, dopo essere sceso in classifica per svariati motivi che tutti conoscete, è ripartito dai tornei minori cosa non facile per chi ha toccato certe vette, ma con umiltà e pazienza ha ricostruito una classifica che gli ha permesso di calcare nuovamente certi palcoscenici e quindi di ritrovare stimoli e sensazioni culminate con la vittoria di questa notte.
Filippo Volandri batte David Nalbandian 3-6 6-3 7-5
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