Un primo e sette secondi

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di Sergio Pastena

Toronto: 64 giocatori, 4 milioni di montepremi e tutti i migliori tranne Nadal in gioco.

Atp Toronto

Non è che ci vogliano più righe per descrivere il livello del torneo canadese, quindi passiamo subito all’analisi del tabellone di quest’anno, che vede abbinamenti molto interessanti ai quarti di finale.

Djokovic (1) – Murray (8)

Ripartire non è mica facile se negli ottavi degli Us Open rischi di incontrare Djokovic. Non fosse per l’assenza di Nadal, Murray questo rischio lo avrebbe corso anche a Toronto, dove comunque si ritrova sulla strada il serbo nei quarti di finale. Ammesso che il britannico ci arrivi: non spaventa tanto la colonia francese, che comunque vanta cinque giocatori tra cui Tsonga, Gasquet e Monfils, quanto piuttosto la presenza di Vasek Pospisil e un percorso che per arrivare al canadese potrebbe passare per Kyrgios (o Giraldo) e Karlovic. Cosa possiamo dire? Buona fortuna, Andy.

Wawrinka (3) – Dimitrov (7)

Zona interessante e certo più equilibrata della precedente: bisognerà vedere come sta Stan, se Dimitrov è già in mode on e soprattutto che faranno gli altri. Nishikori, ad esempio, è un serissimo candidato per la semifinale e gente come Anderson può sempre fare bene. Meno chance sembra avere Fabio Fognini, non nel suo momento migliore, mentre le incognite rispondono ai nomi di Youzhny e Thiem. Gli americani sperano in Donald Young, entrato in tabellone in extremis, mentre l’unico scampolo di Canada è rappresentato da Dancevic. Poche le sue speranze.

Raonic (6) – Berdych (4)

Altra slot sulla quale i canadesi puntano tantissimo: Milos Raonic sta bene, Tomas Berdych tutt’altro che bene, gli altri giocatori sorteggiati non sono di primissimo piano. O meglio, lo sarebbero anche ma sulla terra, sul cemento l’armada spagnola spaventa meno. Ernests Gulbis avrebbe le carte in regola per inserirsi nel discorso, ma in questo periodo ha comprensibilmente tirato il fiato, mentre Melzer e Hewitt vanno a sprazzi e sono tutti da verificare. In particolare l’austriaco ha un test mica da ridere al primo turno, dove si trova ad affrontare il giovane iuessei Jack Sock.

Ferrer (5) – Federer (2)

E chissà che zio Roger non si regali qualche altra soddisfazione nella coppa che incidentalmente porta il suo nome. Il tabellone, almeno per i primi turni, non sembra essere insostenibile: prima uno tra Janowicz e il quarto canadese Polanski, subito dopo un Marin Cilic comunque da affrontare con attenzione e, infine, in teoria David Ferrer. In teoria, perché l’unico americano che può candidarsi ad arrivare in fondo si chiama John Isner e venderà cara la pelle al tennista spagnolo. Andreas Seppi si trova tra i due fuochi, ma almeno per il primo turno avrà un qualificato.

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