(Stefano Travaglia – Foto Nizegorodcew)
dal Foro Italico (Roma), Alessandro Nizegorodcew
Stefano Travaglia nel gotha del tennis. Ieri, di fronte ad un gremito campo numero 1, il marchigiano ha ottenuto il pass per il main draw degli Internazionali BNL d’Italia 2014. Partito sin dalle prequalificazioni (dove è stato ripescato) ha messo in riga prima Alberto Montanes e poi Blaz Rola, senza perdere per strada nemmeno un set. Al primo turno sarà derby azzurro contro Simone Bolelli. E pensare che il ventiduenne azzurro, secondo alcuni, nell’agosto 2011 avrebbe dovuto appendere la racchetta al chiodo. Una banale caduta dalle scale, la mano che infrange una piccola finestra e il vetro che taglia in profondità il braccio destro dal polso al gomito. «Steto» non si è mai scoraggiato: poche settimane dopo l’intervento chirurgico aveva già ripreso la preparazione atletica, altri due mesi ed era in campo giocando solamente con la mano sinistra, sino al ritorno all’attività internazionale 11 mesi dopo l’operazione. Da fine 2013, e dopo un’esperienza non positiva in Sudamerica, Travaglia è tornato nelle Marche, seguito da Sebastian Vazquez e supervisionato da Eduardo Infantino. Con i punti conquistati a Roma entrerà tra i primi 260 giocatori al mondo. Tre anni fa tutti l’avrebbero considerata una «mission impossible» ma non Stefano, che ha sempre creduto nel suo sogno.
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