Tra Cina e Brasile

di Sergio Pastena

Una volta messa la parola fine alla stagione 2013, in teoria ci si dovrebbe riposare ed è quello che faranno la maggior parte dei tennisti (di sicuro quelli di vetta). L’appassionato di tennis, però, ha un vantaggio: lui non ha dovuto giocare decine di match correndo per ore e la preparazione data da anni di maratone televisive gli conferisce la speciale dote di non fermarsi, di chiedersi “L’anno prossimo come sarà” non appena l’ultima pallina del Master di Londra ha finito la sua corsa in corridoio.

Beh, previsioni non possiamo farne, ma volendo parlare di certezze possiamo dare un occhio al calendario, che porta qualche cambiamento.

Finalmente…

Non ce ne vogliano gli organizzatori del torneo di Memphis, a cui magari l’abbiamo un tantino tirata, ma la stortura più evidente dei calendari degli ultimi anni erano i 500 punti in palio per il vincitore del torneo americano. Una stortura perché si trattava di un torneo piazzato malissimo, letteralmente compresso tra la Gira sudamericana (Vina del Mar-Buenos Aires-Sao Paulo-Acapulco) e la via dei ricconi che da Rotterdam portava a Dubai passando per Marsiglia. Difficile chiedere ai tennisti di cambiare continente se la settimana dopo, al massimo, hai Delray Beach.

Beh, Memphis non è stato eliminato dal calendario, ma da quest’anno varrà 250 punti, un premio adeguato a quello che è il field abituale, composto dagli habituè dei tornei americani su cemento.

In forma olimpica

A Rio lui ci sarà

Quale torneo ha rimpiazzato Memphis? Beh, per chi non lo ricordasse da quest’anno avremo un nuovo Atp 500 che si svolgerà in una nazione in questo momento sulla bocca di tutti dal punto di vista sportivo. Si parla del Brasile, che si accinge ad ospitare i Mondiali di calcio e due anni dopo farà il bis con le Olimpiadi. Dove? Ma che domande, a Rio! Ed è proprio a Rio che si svolgerà la prima edizione del nuovo torneo, nella terza settimana di febbraio.

Un’ulteriore buona notizia per i brasiliani è il fatto che siano riusciti a conservare l’evento di Sao Paulo, anche se slitterà nella stessa settimana di Acapulco, Atp 500, e quindi un qualche impatto sul field dovrebbe esserci.

Via dal sud-est

C’è stato un tempo in cui il sud-est asiatico sembrava destinato a dominare il mondo: crescita economica vertiginosa, investimenti da ogni parte del mondo e previsioni rosee degli esperti di economia. In quel periodo ci fu anche il boom dei tornei in quella zona: Kuala Lumpur, Singapore, Bangkok, Hong Kong, persino Ho Chi Minh.

Tempi passati: oggi in tabellone a ricordare quell’epoca sono rimasti solo due tornei, in preparazione per gli Atp 500 di Pechino e Tokyo, ovvero Kuala Lumpur e Bangkok. Anzi, dal 2014 ce ne sarà soltanto uno, quello di Kuala Lumpur, visto che la tappa thailandese sarà sostituita da quella cinese di Shenzhen. E così l’economia del momento si assicura un altro evento mettendo la terza bandierina. Magari un giorno i tennisti cinesi diventeranno forti come le colleghe in gonnella, chissà…

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