di Guido Pietrosanti
Nella settimana dedicata agli incontri di Coppa Davis, il circuito challenger è tornato all’abbondanza di qualche anno fa quando, prima della crisi economica, erano tanti gli sponsor pronti ad investire in tornei di tennis. Infatti sono stai ben sette i tornei disputati la settimana scorsa di cui ben 3 in Europa. Uno si è giocato a Todi dove il giovane russo Andrey Kuznetsov ha colto la seconda vittoria challenger della carriera dopo quella di Napoli nel mese di aprile. Purtroppo in finale il pur ottimo Paolo Lorenzi si è dovuto ritirare sul punteggio di 63 20 in favore del russo, ma l’ennesima finale raggiunta dal senese quest’anno conferma una volta di più la capacità di Paolo di arrivare in fondo in ogni challenger. Se poi consideriamo che quest’anno Lorenzi è riuscito a vincere partite del circuito maggiore su tutte le superfici all’aperto, non si può non considerare la stagione 2012 come la migliore di sempre per il toscano.
Kuznetsov, vincitore di Wimbledon junior nel 2009 (e sconfitto da Federico Gaio al Roland Garros dello stesso anno), raggiunge il suo best ranking grazie alla vittoria di Todi, portandolo al numero 116, mentre Lorenzi avvicina il suo best ranking, risalendo fino alla posizione numero 70. Best ranking raggiunto anche da Jason Kubler, altro giovane molto promettente, proprio come Kuznetsov, che grazie ai quarti di finale raggiunti a Todi si issa fino alla posizione numero 293. Tra gli azzurri, buon torneo anche per Matteo Viola, fermato da Kuznetsov ai quarti di finale. Ma soprattutto buon torneo per l’intramontabile Alessio Di Mauro, 35 anni compiuti ad agosto, che approfittando di un tabellone favorevole è riuscito a spingersi fino in semifinale, dove si è arreso a Lorenzi. Alessio, che pure con gli anni deve aver perso qualcosa negli spostamenti, sembra giocare nuovamente troppo piano per infastidire avversari di un certo livello. Di Mauro ha sempre giocato piuttosto piano e proprio per quello, fino ai 25 anni, molti pensavano che non sarebbe mai riuscito ad entrare nei 200 (e invece ha raggiunto anche la posizione numero 68!). Ora però questo vecchio limite è tornato a manifestarsi e nello scambio con Lorenzi la differenza di “peso” di palla ha fatto la differenza. Ma la testa ed il fisico ancora integro potrebbero far vincere ancora diverse partite nei tornei challenger al siracusano che, tolto Tommy Haas, l’anno prossimo potrebbe diventare il più forte over 35 del mondo.
A Banja Luka, in Bosnia Herzegovina, vittoria del rumeno Victor Hanescu, 31 anni e numero 80 del ranking, che ha battuto Andreas Haider-Maurer in finale per 64 61. Per l’austriaco Haider-Maurer, risalito alla posizione numero 104 atp, si tratta della prima sconfitta dopo una striscia vincente di 14 incontri tra i challenger di Como e di Brasov. Ottima semifinale raggiunta da Simone Vagnozzi che dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative, sta trovando in questi ultimi mesi quella continuità di rendimento che lo ha portato a stare per 2 anni stabilmente nei primi 200 del ranking atp.
A Siviglia in Spagna, Daniel Gimeno-Traver ha vinto la finale battendo Tommy Robredo per 63 62. Diversi giovani si sono messi in evidenza in questo torneo a cominciare dall’argentino Facundo Arguello e lo spagnolo Javier Marti, entrambi classe 92, fermati ai quarti di finale. Ma anche il giapponese Taro Daniel, classe 93 e numero 339 atp, dopo una serie di ottimi risultati nei future, ha vinto la sua prima partita in un main draw di un torneo challenger. Infine, non va sottovalutata nemmeno la prestazione dello spagnolo David Perez-Sanz, classe 94 e numero 556 atp, che per la prima volta si è qualificato per un tabellone principale challenger.
A Petange in Lussemburgo, vittoria del tedesco Tobias Kamke (71 atp) sul francese Paul-Henri Mathieu per 76 64. Curioso notare come entrambi i giocatori siano entrati in tabellone grazie ad una Wild Card. Buona semifinale per l’estone Zopp, classe 88 e una delle rivelazioni della stagione 2012, nella quale è passato dal numero 146 all’attuale numero 77 del ranking atp.
In Turchia ad Istanbul, vittoria del russo Dmitry Tursunov (125 atp) che ha sconfitto il francese Adrian Mannarino per 64 76 in finale. Il russo ormai 30enne, ex numero 20 del mondo fermato da alcuni infortuni, stenta a tornare ai sui livelli migliori cosi come il talentuoso francese Mannarino, capace di entrare nei primi 50 solo un anno fa e adesso bloccato alla posizione numero 158 del ranking atp. In Turchia ennesima buona prova per Riccardo Ghedin che ha raggiunto il secondo turno partendo dalle qualificazioni, confermandosi estremamente competitivo sul cemento all’aperto. A Riccardo manca ancora un po’ di continuità, ma i mezzi, tecnici e fisici, per entrare nei 200, li avrebbe sicuramente tutti.
In Colombia a Cali, vittoria del brasiliano Joao Souza (146 atp) che in finale ha sconfitto il connazionale Thiago Alves per 62 64. Prima vittoria stagionale per il 24enne Souza che dopo aver raggiunto la posizione numero 84 nel settembre dello scorso anno, sta facendo fatica a confermarsi un giocatore da circuito principale.
Infine a Ningbo in Cina, vittoria del tedesco Peter Gojowczyk (161 atp) che ha sconfitto in finale la rivelazione del torneo, il coreano Suk-Young Jeong (classe 93) per 63 61. Jeong, tra i migliori della sua classe già nel 2009 quando, da under 16, chiuse la stagione da numero 897 del ranking atp, non è stato in grado di migliorare la sua classifica ferma ancora al numero 792 nel dicembre del 2011. In queste ultime settimane, grazie alla vittoria in un future indiano e alla finale in Cina, Jeong ha fatto un salto di qualità notevole, portandosi alla posizione 358 e battendo giocatori come il cinese di Taipei Yang, o i cinesi Zhang e Wu che gravitano ormai stabilmente intorno alla posizione numero 200.
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