Al Tenerife Challenger 3 continua a brillare Abedallah Shelbayh, talento giordano della Rafa Nadal Academy, che dopo essersi fatto strada verso il main draw con le vittorie su Steven Diez e Daniel Merida, ha superato Salvatore Caruso per 6-4 6-3 al primo turno. Il tennista classe 2003 nato ad Amman è passato agli onori della cronaca per la partecipazione alla serie tv dedicata all’accademia del tennista maiorchino, ma è destinato a fare notizia anche per i suoi risultati. Questa settimana al best ranking di 426 ATP, Shelbayh in trecentosessantacinque giorni ha scalato più di novecento posizioni. Il salto definitivo tra i pro era stato inizialmente rimandato per la volontà di allentare l’attività e giocare al college. La scelta era ricaduta sull’Università della Florida, dove ha fatto squadra anche con Ben Shelton.
Dopo un breve periodo negli States il giordano è tornato sui suoi passi e ha subito raccolto risultati nel tennis dei grandi. Nel 2022 ha conquistato tre titoli ITF e ha collezionato una semifinale Challenger proprio sui campi della Rafa Nadal Academy. Sempre in quel di Manacor l’inizio della nuova stagione ha portato in dote una finale in un ITF da $25.000, persa contro il compagno di accademia Daniel Rincon. Al netto dei limiti fisici Shelbayh esalta la sua aggressività con tante variazioni, discese a rete e grande velocità di piedi. Il suo tennis riesce così a sopperire ad un fisico ancora da formare che trova potenza principalmente grazie alla rapidità di braccio.
Un tennista giordano desta curiosità per definizione, ma in questo caso si arriva quasi al paradossale con la storia che riguarda il nome del giocatore. Segnato su tutti i tabelloni come Abedallah Shelbayh, il diciannovenne su Instagram si riferisce a se stesso come Abdullah. L’enigma è presto sciolto grazie al racconto del ragazzo durante la sua permanenza all’Abama Tennis Academy, sede dei tre eventi ATP Challenger organizzati da MEF Tennis Events sull’isola canaria. Il problema nasce diversi anni fa per l’errore di un funzionario al momento del rinnovo di alcuni documenti. Quest’ultimo invece di ascoltare pazientemente lo spelling del nome, garantì di saperlo scrivere e sbagliò trasformando Abdullah in Abedallah. Dall’emissione del nuovo passaporto l’identità del tennista è cambiata, questo perché la burocrazia da quel momento ha iniziato a riferirsi a lui con il nuovo nome. A causa dell’assenza di sufficiente documentazione con il nome Abdullah, il tennista ha riscontrato difficoltà quando ha provato a “riprendersi” il suo nome. Oggi Abdullah accetta questa situazione anche con ironia: “Alla fine è una storia divertente da raccontare”.
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