di Guido Pietrosanti
Tanti tornei challenger disputati nella settimana dal 29 aprile al 5 maggio, quasi tutti sul rosso, superficie regina in questo periodo dell’anno. E contrariamente a quanto avviene di solito nel circuito challenger, non sono stati i “vecchi marpioni” a raccogliere i migliori risultati ma diversi giovani in crescita.
Il torneo con il maggior numero di azzurri presenti nel tabellone principale è stato quello che si è giocato a Napoli dove addirittura 3 semifinalisti su 4 sono stati italiani. E come spesso succede quando si gioca a Napoli, alla fine il più bravo di tutti è stato Potito Starace, che è riuscito a vincere il torneo, dopo un bruttissimo inizio di stagione che lo aveva relegato in posizioni di classifica che poco hanno a che fare con lui. Se il torneo di Napoli può essere considerato il torneo dei ritorni, lo si deve anche all’ottima finale raggiunta da Alessandro Giannessi, costretto a ritirarsi in finale sul punteggio di 62 20 in favore di Starace. Anche Giannessi ha iniziato il 2013 al di sotto delle aspettative, e questa finale, oltre a riportarlo nei primi 300 giocatori del ranking, potrebbe rappresentare per lui l’inizio di una nuova fase, con l’obiettivo di tornare ad avvicinare i top 100 al più presto, come già successo nel 2011. Buona semifinale anche per Filippo Volandri, fermato proprio da Giannessi. Filippo, attualmente al numero 117 del ranking atp, si conferma comunque ancora in grado di arrivare in fondo in tornei di questo livello ed è molto probabile che anche quest’anno, grazie ad una buona programmazione, riuscirà a chiudere la stagione, l’ennesima, nei primi 100 giocatori del mondo.
A Tunisi, vittoria del rumeno Adrian Ungur, che in finale ha superato l’argentino “in miniatura” Diego Sebastian Schwartzman per 46 60 62. Nonostante i limiti fisici (è alto 1,70), l’argentino continua a migliorare il suo gioco e il suo ranking (127) ed è ormai ad un passo dal raggiungere i top 100 a 21 anni ancora da compiere. In crescita costante ormai da tanto tempo, e giocatore da seguire attentamente, anche il semifinalista francese Kenny De Schepper, che sfonda il muro dei top 100 portandosi in 85esima posizione. A Tunisi De Schepper ha purtroppo sconfitto nei quarti un ottimo Arnaboldi, partito dalle qualificazioni, e l’eterno Alessio Di Mauro al secondo turno. Entrambi gli azzurri, in crisi lo scorso anno, confermano di avere (ancora) le potenzialità per stare almeno nei primi 200 dal ranking atp e non è escluso che ci riescano, vista la programmazione intelligente, la forza di volontà e la passione per questo sport che caratterizza entrambi.
Ad Ostrava, in Repubblica Ceca, vittoria del giocatore di casa e ormai realtà del tennis mondiale Jiri Vesely, ex campione del mondo junior nel 2011, che grazie alla seconda vittoria challenger della stagione, raggiunge la posizione numero 125 del ranking atp. In finale il campioncino ceco ha sconfitto il belga Steve Darcis per 64 64. Non c’è più dubbio ormai sul livello raggiunto da Vesely in questa stagione, iniziata giocando (e vincendo) diversi tornei future, ma che sarà sicuramente competitivo anche nel circuito maggiore già dalle prossime settimane.
In Asia si è disputato il torneo di An-Ning, in Cina, dove un altro giovane promettente ha vinto il torneo, il primo della sua giovane carriera. Si tratta dell’ungherese Marton Fucsovics, classe 92 e numero 253 del mondo, che in finale ha sconfitto l’inglese James Ward dopo una dura battaglia, conclusasi per 75 36 63. Anche Fucsovics, come Vesely, ha giocato prevalentemente tra gli junior fino a 18 anni, raggiungendo anche la prima posizione del ranking itf nel 2010, impegnandosi poi nel circuito professionistico dai 19 anni.
A Tallahassee, negli Stati Uniti, altra vittoria di un classe 92. L’americano Denis Kudla ha infatti vinto il torneo battendo in finale il tedesco Cedrik-Marcel Stebe per 63 63. Kudla raggiunge grazie a questa vittoria la posizione numero 116, non molto lontano da quel Ryan Harrison, suo coetaneo e grande promessa del tennis a stelle e strisce fin da piccolissimo, fermatosi in semifinale in Florida. Per fortuna della famiglia Harrison, se Ryan sembra stentare a confermare tutte le aspettative riposte su di lui, il fratellino Christian, classe 94, continua la sua scalata al ranking atp (questa settimana è al numero 368), raggiungendo il secondo turno, dopo essere passato dalle qualificazioni.
Infine a Johannesburg in Sud Africa, nell’unico torneo disputato sul cemento, vittoria del canadese Vasek Pospisil che in finale ha superato il polacco Michal Przysiezny, ritiratori sul punteggio di 67 60 41 in favore di Pospisil.
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