di Guido Pietrosanti
Quella che si é appena conclusa é stata una settimana ricca di tornei, con bel sei tornei challenger disputati in giro per il mondo. In Italia si é giocato a Todi dove l’argentino Carlos Berlocq ha vinto il suo terzo challenger della stagione dopo San Benedetto e Reggio Emilia, rientrando cosí nei primi 100 giocatori del mondo. In finale Berlocq ha sconfitto per 64 63 lo spagnolo Marcel Granollers, anche lui abbondantemente nei primi 100 del ranking Atp. In challenger di questo livello gli azzurri quest’anno hanno fatto fatica a mettersi in mostra e cosí é stato anche a Todi dove non sono riusciti a fare molta strada, ad eccezione del veterano Alessio Di Mauro, che si é spinto fino in semifinale, per la seconda settimana consecutiva. Con questo risultato il bravo siracusano raggiunge la posizione numero 173 del ranking Atp, dimostrando una volta di piú che nei tornei challenger é ancora in grado, a 33 anni, di dire la sua. Lo deve aver capito anche Matteo Trevisan, bravo a sconfiggere Arnaboldi al primo turno, ma incapace di andare oltre un eloquente 62 62 contro Di Mauro al secondo turno. Deve far riflettere il fatto che il giovane Matteo, dopo aver vinto la prima sfida contro Di Mauro a Trani, ha perso le successive due in maniera sempre piú netta. Evidentemente Alessio é stato piú bravo di Matteo a capire il gioco dell’avversario, qualitá molto importante e che Trevisan dovrebbe riuscire a sviluppare maggiormente per poter continuare la buona crescita ottenuta nel corso di questa stagione.
Buon secondo turno anche per Gianluca Naso, ormai in grado di vincere partite con una certa continuitá nei challenger, che si é arreso al futuro vincitore Berlocq solamente per 62 al terzo set. Naso e Trevisan sembrano essere gli unici giovani azzurri in grado di esprimere un tennis in grado di portarli, entro un paio d’anni, almeno nei primi 100 giocatori del mondo. Per entrambi, il 2011 sará un anno cruciale, che potrebbe dare una svolta definitiva alle loro carriere. Chiudere la prossima stagione nei primi 150 Atp sarebbe un segnale positivo che potrebbe finalmente aprirgli le porte del grande tennis.
Da segnalare infine la vittoria in doppio della coppia Di Mauro-Cipolla che conferma la buona forma di Alessio, ma anche l’ottima attitudine di Flavio a giocare il doppio, specialitá che lo aveva visto nei top100 giá 2 anni fa e che era stata un po’ messa da parte dal romano nella stagione 2009. Se Flavio continuasse a migliorare in doppio, un suo utilizzo in Davis potrebbe anche diventare possibile, visto che proprio il doppio é risultato (ahinoi) decisivo contro la Svezia.
A Stettino in Polonia, nel challenger piú ricco della settimana, la vittoria é andata all’uruguaiano Pablo Cuevas, numero 70 del ranking, che ha sconfitto in finale per 61 61 il redivivo Igor Andreev, top 20 nel 2008 ma uscito quest’anno dai primi 100 Atp.
A Tulsa negli Stati Uniti, vittoria dell’ex top100 Bobby Reynolds, capace di vincere giá nel mese di giugno nel challenger di Ojai sempre negli Stati Uniti. Reynolds ha vinto la finale all american contro Lester Cook, classe 84, che grazie a questa finale entra per la prima volta in carriera nei primi 200 giocatori del ranking Atp.
A Bangkok in Tailandia, vittoria dell’ormai lanciatissimo Grigor Dimitrov, alla seconda vittoria challenger dopo quella di Ginevra nello scorso mese di agosto. Il bulgaro, classe 91, raggiunge con questa vittoria la posizione numero 146 del ranking e sará sicuramente uno dei giovani da seguire per il prossimo anno. Ben poco ha potuto fare il russo Kravchuk in finale per fermare Dimotrov, vittorioso per 61 64. Kravchuk, alla terza finale challenger persa dell’anno, dopo Astana e Penza, si conferma comunque in buona ascesa, ritoccando il suo best ranking e fissandolo al numero 131. In Tailandia era presente anche il giovane australiano Bernard Tomic, classe 92, che dopo aver passato le qualificazioni e il primo turno, si é arreso proprio a Kravchuk piuttosto nettamente.
Anche a Belo Horizonte, in Brasile, si é messo in mostra un giovane promettente: si tratta dell’argentino Facundo Arguello, vincitore del Bonfiglio nel 2009 in finale sul nostro Gaio, che si é arreso solamente in finale al giocatore di casa Dutra da Silva per 64 62. Il brasiliano, alla prima vittoria challenger, ma giá vincitore di due future quest’anno, raggiunge il suo best ranking al numero 179, cosi come Arguello, che a soli 18 anni raggiunge la posizione numero 332.
Buona semifinale anche per un altro giovane argentino, Facundo Bagnis, classe 90 e numero 262 del ranking. L’Argentina appena sconfitta in semifinale di Davis sembra quindi avere giá pronti i rimpiazzi dei vari Nalbandian e Monaco.
Infine a Banja Luka, in Bosnia, vittoria del turco Marsel Ilhan in finale sul giovane spagnolo Pere Riba per 60 76. Ilhan, classe 87 e numero 113 del ranking, ha avuto una crescia continua nel corso della stagione ed é ormai molto prossimo ad entrare nei top 100. Per Riba invece, classe 88 e numero 77, seconda finale challenger consecutiva, a dimostrazione che questo livello gli va ormai stretto e per l’anno prossimo potrebbe provare a giocare piú spesso nel circuito maggiore. Cosí come potrebbe fare il salto nel circuito maggiore il promettente 92 Filip Krajinovic che in Bosnia é riuscito ad arrivare fino ai quarti di finale, fermato proprio da Riba.
Nei future, seconda vittoria stagionale per un ritrovato Claudio Grassi, che a Porto Torres nel future Italy F26 ha sconfitto in finale Luca Vanni, in serie positiva da 14 incontri. Vanni é ormai a ridosso dei top 400, non molto lontano dai livelli giá raggiunti nel 2008. La prossima stagione potrebbe essere decisiva per lui come per Grassi, per capire se il loro livello é quello dei future o se possono aspirare a giocare anche a livello challenger.
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