Nella cornice ben più intima del campo B di questo ATP 500 di Vienna, Paolo Lorenzi ha aperto il programma di singolare in un match inedito contro l’americano Rajeev Ram. Forte di un ottimo servizio ed intelligenti attacchi a rete, l’americano è partito forte, sorprendendo il tennista azzurro, scivolato subito indietro di un break. Ma Lorenzi è un osso duro e con caparbietà e dimostrando ottima capacità di lettura del suo avversario, ha cominciato a trovare spazio per passanti vincenti e calcolate accelerazioni, soprattutto sul rovescio dell’alto americano. Riacciuffatolo sul 2-2, Lorenzi ha avuto un paio di chance per infilare il terzo gioco consecutivo e mettere il naso avanti nel punteggio, ma a suon di serve&volley Ram ha tenuto botta.
A seguito di quel game, entrambi hanno tenuto il proprio servizio con agilità, concedendo pochi punti in risposta. Anzi, Ram è andato pure vicino a mettere a segno il game perfetto, con tre ace consecutivi a cui è seguita una prima fermata dal nastro, ma che altrimenti sembrava imprendibile. Dopo quel game però, Lorenzi ha ritrovato una buona lettura del servizio del suo avversario e il penultimo gioco del set, sul 5-5, ha visto di nuovo lotta sul servizio dell’americano, ma infine è stato il tiebreak a decidere l’esito del primo parziale.
Purtroppo per l’azzurro, giunti al clou di questo primo set, Ram ha ritrovato piena funzionalità con il servizio e ha concesso poco o nulla, chiudendo con una fantastica volée smorzata di rovescio che ha strappato gli applausi di un pubblico altrimenti favorevole a Lorenzi.
Tutta un’altra musica invece il secondo set, in cui l’americano ha subito lo sforzo mentale per chiudere il primo set, mentre il tennista italiano ha preso coraggio e trovato una reazione d’orgoglio che l’hanno portato a dettare il gioco con maggior frequenza, costringendo Ram lontano dall’amata rete o passandolo con precisione balistica, soprattutto con il rovescio lungolinea. Dopo un primo set giocato punto a punto, Lorenzi ha preso il largo ed innestate le marce alte non si è più guardato indietro: 3-0, 4-1 ed infine 6-1 in scioltezza, lanciando un segnale netto al suo avversario in vista del terzo e decisivo parziale. Questo perché l’azzurro non si è limitato a difendere con caparbietà, ma ha anche dimostrato ottime capacità offensive con calcolate e quasi sempre vincenti discese a rete.
In avvio di terzo set, Ram ha provato a tornare a ruggire, picchiando forte con il servizio e aggredendo la rete alla prima possibilità. È stato molto bravo Lorenzi a contenere, soprattutto nel secondo gioco, quando si è trovato a servire, questo ritorno di fiamma del tennista a stelle e strisce, tra l’altro con un punto spettacolare che ha visto i due a rete cercar di passarsi in punta di fioretto. A quel punto il tennista azzurro ha colpito con cinismo alla prima occasione sul servizio di Ram, portandosi in vantaggio anche in quest’ultimo set.
Sul 4-3 per Lorenzi, Ram ha provato il tutto e per tutto, spingendo anche con il rovescio ad una mano che spesso lo aveva tradito in precedenza, costringendo l’azzurro ad affrontare due delicatissime palle break, entrambe annullate con vincenti, prima di tenere il servizio on una pregevole volée smorzata in allungo. Ram ha risposto con un game a zero, costringendo Lorenzi a servire per chiudere i conti quando l’orologio segnava 2ore e 10 di gioco. Il primo dritto a campo aperto sbagliato a pochi passi dalla rete non lasciava presagire un finale agevole, invece il tennista senese ha alzato la qualità del servizio e con disinvoltura conquistato il secondo turno in questo ATP 500 di Vienna, la prima vittoria in stagione per lui in un torneo di questa caratura.
“Sono molto contento, perché indoor era un po’ favorito lui, ma negli ultimi anni sto migliorando su questa superficie,” ha detto Lorenzi. “Dal prossimo anno vediamo se giocherò anche più sul cemento invece che sulla terra. Credo che miglioro nella situazioni veloci: quest’anno ho giocato bene in altura e ora indoor”
“Io ti dico, secondo me dovevo vincere il primo set perché stavo rispondendo molto bene e, invece, forse nella fine del terzo ero stanco e stavo troppo indietro, per cui forse meritava un po’ di più lui, ma alla fine questi match si decidono su poche palle ed è andata bene a me.”
Abbiamo poi parlato delle buone capacità di attacco mostrate oggi, soprattutto nei pressi della rete.
“Anche la palla del 5-3 è stata una cosa…lo dico sempre, con il mio allenatore cerchiamo sempre di migliorare in qualcosa e ora con l’età devo cercare di accorciare gli scambi e devo dire che al volo sono migliorato parecchio, il che è una cosa da sfruttare, perché negli ultimi anni è sempre meno la gente che gioca bene a rete.”
“Ora il finale di stagione sta andando bene, perché le partite che ho giocato sono andate nettamente meglio. Solo che continuo a farmi male e anche oggi ho un piccolo problemino alla gamba sinistra, sempre lì, però ora spero di stare meglio.”
Avendo raggiunto il primo quarto di finale a livello ATP proprio qui a Vienna un paio di stagioni fa, gli ho chiesto del suo rapporto con la città.
“Il campo qui mi piace, poi ovvio che la città è bellissima e noi italiani siamo abituati alla storia e io che abito in centro a Siena lo so, però Vienna è piena di storia, quindi è una città che mi è sempre piaciuta.”
Ed infine riguardo la possibilità di qualificarsi al Master Challennger di fine stagione.
“Sono tutti obiettivi perché cerco di migliorare il ranking dell’anno scorso, quando avevo chiuso sul 71-72. Ora non so se la prossima settimana riuscirò a giocare in Messico, ma sicuramente andrò a Bogotà e poi si mi qualifico giocherò il master Challenger.”
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