di Guido Pietrosanti
L’unico torneo della settimana che non si è giocato sulla terra battuta è stato quello con il montepremi più alto (125.000$+H) disputato a Kaohsiung (Taiwan). Hanno approfittato al meglio di un tabellone non di altissimo livello i giapponesi Go Soeda e Tatsuma Ito che sono arrivati fino in finale dove ha prevalso il più esperto Soeda, vincitore per 63 60. Grazie a questi risultati, sia Soeda che Ito migliorano il loro best ranking, portandolo a 59 (Soeda) e a 80 (Ito), confermando la buona crescita del movimento tennistico giapponese che ormai può schierare una squadra di Davis di ottimo livello. Considerando poi che dietro di loro ci sono giocatori come Moriya (classe 90 e numero 216 atp) e Taro Daniel, numero 428 e tra i migliori 93 al mondo, le prospettive per il tennis giapponese sembrano decisamente interessanti.
Negli Stati Uniti si è giocato sulla terra verde a Savannah, dove ha vinto il tennista USA Brian Baker, partito dalle qualificazioni. Baker, classe 85, ottima promessa da junior, ha raggiunto il suo best ranking nel 2004 a soli 19 anni, quando raggiunse la posizione numero 172. Da quel momento una serie di infortuni e di problemi fisici gli hanno impedito non solo di migliorare ma addirittura di giocare, tanto che per diversi anni Baker non è riuscito nemmeno a disputare un solo torneo, uscendo del tutto dal ranking atp. Ora a quasi 27 anni, e dopo oltre 5 anni fuori dal circuito, Brian ha finalmente risolto i suoi problemi fisici e ha deciso di provare ancora una volta la via del professionismo. A luglio dell’anno scorso, senza ranking atp, ha giocato un future negli Stati Uniti e partendo dalle qualificazioni ha finito per vincere il torneo. A settembre ci ha riprovato in Canada, e si è spinto fino alle semifinali. Infine a novembre Baker ha provato le qualificazioni del challenger di Knoxville, superandole e arrivando poi fino alla finale, chiudendo l’anno al numero 458 con soli 5 tornei disputati. Quest’anno ha già vinto due future negli Stati uniti e a Savannah ha dimostrato di potersi ancora ritagliare un suo spazio nel tennis che conta, vincendo il torneo dopo aver battuto in finale il francese Augustin Gensse (143 atp) per 64 63. Ora che Baker è tornato a ridosso dei primi 200, al numero 214, potrà giocare con continuità nel circuito challenger, e magari in estate provare anche qualche torneo del circuito maggiore. La sua storia tennistica potrebbe ancora avere un lieto fine.
A San Paolo in Brasile, vittoria per lo sloveno Blaz Kavcic, classe 87 e numero 102 del ranking atp. Kavcic ha sconfitto in finale (72 giu 2011) il veterano brasiliano Julio Silva, numero 147 del ranking atp, per 63 75. Buon torneo per Alberto Brizzi che è riuscito a raggiungere i quarti dopo essere partito dalle qualificazioni arrendendosi solo a Kavcic. Al secondo turno anche Marco Crugnola era stato sconfitto da Kavcic. Buona semifinale per il giovane australiano Duckworth, classe 92, che porta il suo best ranking al numero 168. Duckworth ha sconfitto ai quarti di finale il suo coetaneo argentino Facundo Arguello (241 atp) anche lui, come l’australiano, atteso ai vertici del tennis mondiale nei prossimi 2-3 anni.
Infine a Napoli, vittoria per il giovane russo Andrey Kuznetsov, classe 91 atteso già da qualche stagione, dopo una carriera junior molto incoraggiante. Kuznetsov ha sconfitto in finale a Napoli il francese Jonathan Dasnieres De Veigy (182 atp) per 76 76, portando il suo best ranking al numero 157. Il francese Dasnieres De Veigy aveva precedentemente fermato il cammino di un ottimo Thomas Fabbiano ai quarti di finale e di Federico Gaio al primo turno.
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