La sconfitta contro Tsitsipas all’Australian Open non deve per nulla preoccupare
Un vero peccato, ma forse questa sconfitta potrà servire per crescere e fare l’ultimo salto di qualità. Stiamo parlando di Sinner, che nei quarti di finale dell’Australian Open è stato battuto per 3 set a 0 da Tsitsipas. Uno stop che ci può anche stare, perché il greco rispetto all’italiano è più abituato a giocare manifestazioni importanti. E in effetti questa cosa non è passata inosservata fin dai primi scambi, visto che l’altoatesino ha potuto fare ben poco contro un avversario che lo ha superato nettamente. Sarà per un’altra volta, considerato che Sinner ha solo 20 anni. L’eliminazione del giovane di San Candido non cambia di una virgola ciò che molti giustamente dicono di lui, ovverosia che rappresenta il futuro del tennis italiano. La capacità che ha già oggi di occupare il campo, evitando di lasciare troppo scoperto il lato destro e quello sinistro, fa già gridare al miracolo sportivo. Non solo, Jannik è dotato di colpi da fondo molto precisi e forti, un qualcosa di poco ordinario vista l’età. Qualcuno potrebbe dire che non dispone ancora della concentrazione dei grandi campioni, ma in realtà Sinner ha già più volte dato dimostrazione di inusuale immaturità per la sua giovane età. Ora ha bisogno dell’ultimo step in un percorso che lo vede proiettato nelle primissime posizioni del ranking mondiale”, ne siamo sicuri: per riuscirci a volte è utile anche una sconfitta come quella contro Tsitsipas all’Australian Open. Perché nello sport, e soprattutto nel tennis, o si vince o si impara. E Sinner ha ancora tanto da imparare.
Un predestinato
Il giovane di San Candido nonostante la sconfitta al torneo di Melbourne ha ampiamente dimostrato di essere un predestinato, come accennato per altro nel precedente paragrafo, e questa cosa non può che renderci orgogliosi. Tra tutti gli atleti di tennis italiani, l’altoatesino sembra avere al momento i più ampi margini di miglioramento, se non altro per la giovane età. Il più “vecchio Berrettini”, del resto, ha già dimostrato cose eccezionali, a partire da una continuità pazzesca nei tornei dello Slam: in Australia il romano si è arreso solo in semifinale all’eterno Nadal dopo aver superato nei quarti Monfils, ma Sinner ha ben cinque anni in meno e margini di crescita ancora indecifrabili. L’altoatesino è già arrivato a un livello tale da poter essere considerato a tutti gli effetti un campione. Se il talento c’è (e nel caso di Sinner c’è eccome) ci vorranno ancora un po’ di tempo e soprattutto altre esperienze in match di alto livello per permettere all’azzurro di cementare un talento cristallino e dare l’assalto al numero uno mondiale. L’obiettivo di Sinner è chiaro: diventare il tennista italiano più forte di tutti i tempi. Un traguardo ambizioso, che oggi potrebbe sembrare esagerato, ma Jannik in questi anni ha già dimostrato di avere potenzialità speciali, raccogliendo per esempio ad appena 17 anni e 8 mesi la prima vittoria in un torneo Masters 1000.
Dove può arrivare Jannik?
Jannik può arrivare in alto, riuscendo un giorno a conquistare almeno un Grande Slam, se non più di uno. Sicuramente è ancora presto per dire se entrerà un giorno a far parte del gotha del tennis mondiale, eppure l’azzurro già adesso è nella top 10 del ranking ATP. E se il buon giorno si vede dal mattino…
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