di Sergio Pastena
Per chi non lo sapesse, oggi si sono disputate due finali Atp. Come spesso accade prima dei tornei del Grande Slam, però, i riflettori erano puntati altrove e allora proviamo a darvi conto di quanto successo questa settimana nei tornei di Nizza e Dusseldorf.
La classe non è acqua
Ci ha provato, Delbonis, ci ha provato eccome a Nizza. Dopo il primo set perso 6-1 si è arrampicato fino al tie-break del secondo e per due volte è stato in vantaggio di un mini-break. Dall’altra parte della rete, però, c’era la versione adulta di Ernests Gulbis, che non ha mai perso il controllo nonostante l’avversario stesse facendo i miracoli e ha recuperato chiudendo al primo match point.
Altro giocatore, il lettone, rispetto al giovane svogliato di un paio d’anni fa. Contenuto, regolare e come sempre dalla classe immensa: sul 5-6 del secondo ha chiuso il games di servizio con quattro (esatto, quattro) palle corte di fila, nel tie ha trovato un paio d’angoli vietati ai terrestri dimostrando che la classe non è per caso. Best ranking al numero 15 per lui.
Per il resto poca roba: Volandri ha perso al primo turno contro Haase, il difensore del titolo Montanes si è fermato in semifinale, Isner nei quarti proprio contro Delbonis. Torneo pigro, riscattato dai lampi di Ernesto.
Bravo Philipp, riecco Ivo
Era favorito e ha vinto, soffrendo in un paio di match. Philipp Kohlschreiber è il campione di Dusseldorf, al termine di un torneo magari privo di grandi firme ma comunque competitivo. In finale il tedesco ha battuto Ivo Karlovic, che con questa finale torna di nuovo nei primi 50 del ranking alla faccia dei beccamorti.
Andreas Seppi è arrivato ai quarti di finale ma non ha saputo opporsi ad Istomin. Vesely si è spinto fino in semifinale e ha costretto Karlovic a ricorrere all’arma letale del tie-break, quarti di finale per un Monaco comunque in ripresa (6-1 6-2 a Granollers). Non va oltre il primo turno Giannessi, che cede in tre set al qualificato Kubler.
Leggi anche:
- None Found