Non si ferma la corsa di Adrian Ungur al “San Marino Go&Fun Open”, challenger Atp (montepremi 64.000 euro + ospitalità) giunto alle battute conclusive al Centro Tennis Cassa di Risparmio nel parco di Montecchio. Dopo aver eliminato lo spagnolo Lopez-Perez e Filippo Volandri, ottava testa di serie, il 29enne di Pitesti, attualmente numero 158 della classifica mondiale, ha piazzato il terzo colpo vincente estromettendo lo spagnolo Albert Montanes, quarta forza del tabellone e qui campione nel 2006.
E’ stata una partita iniziata in salita per il romeno, da anni trapiantato in Italia, a Firenze, seguito come coach da Fabrizio Fanucci, costretto subito a inseguire il tennista catalano, grande specialista del rosso, molto più preciso e incisivo all’uscita dai blocchi. Sul 4-1 per l’iberico, Ungur chiedeva anche l’intervento della fisioterapista per un problema alla spalla destra, che preoccupava un po’ il numeroso pubblico sugli spalti del Centrale. Ceduta la prima frazione (6-1), come già accaduto due giorni prima contro Volandri, il Davisman romeno saliva di tono nella seconda frazione riuscendo a contrastare meglio il gioco del rivale, soprattutto con alcune variazioni di ritmo. Ungur pareggiava il conto dei set (7-5) e anche nel parziale decisivo mostrava una buona padronanza della situazione e lucidità nelle scelte, arrivando a procurarsi tre match point sul 5-4 (0-40 sul servizio Montanes). Lo spagnolo reagiva, aggrappandosi a qualche buona prima di servizio per riportarsi in parità. Ma lo sprint conclusivo, in volata, premiava Ungur che chiudeva il tie-break con una smorzata vincente di rovescio, staccando il pass per la semifinale dopo due ore e 25 minuti.
Ungur, in questa stagione a livello challenger semifinalista a Barranquilla, in Colombia, e due volte nei quarti, a Tunisi e Poznan, nella parte alta del tabellone affronterà Alessandro Giannessi. Nell’incontro clou serale lo spezzino (wild card) ha eliminato Simone Bolelli, prima testa di serie dell’edizione 2014: 4-6 6-4 6-3 il punteggio con cui il mancino spezzino, seguito da Cristian Brandi, ha superato in un’ora e 58 minuti il Davisman azzurro, numero 90 del ranking mondiale. A seguire l’incontro, sul palco autorità, era presente Barbara Bregato, ambasciatore d’Italia a San Marino.
Nella metà inferiore, invece, a sorpresa guadagna un posto fra i ‘best 4’ il croato Antonio Veic, che ha cominciato la sua avventura nella 27esima edizione degli Internazionali di San Marino dalle qualificazioni. Dopo le due maratone vincenti su avversari più quotati quali Luca Vanni e Victor Hanescu (ad aggiungersi ai tre successi nelle qualificazioni), il 26enne di Mali Losinj ha centrato la sua sesta affermazione di fila eliminando il serbo Viktor Troicki (wild card): 6-2 6-4 il punteggio con cui ha ceduto il 28enne di Belgrado, ex numero 12 del mondo, limitato nel rendimento da un problema agli addominali. Il prossimo avversario di Veic sarà e il brasiliano Guilherme Clezar, altro classe 1992, che nell’ultimo quarto di finale del programma di venerdì ha sconfitto l’emergente serbo Filip Krajinovic (n.7 del seeding) 6-3 7-6.
Intanto fioccano le sorprese nel tabellone di doppio dove sono uscite di scena tutte le teste di serie, l’ultima in ordine di tempo oggi, nella prima semifinale in cui la coppia formata dal moldavo Radu Albot e dallo spagnolo Enrique Lopez Perez ha sconfitto con un periodico 6-4 quella composta dall’olandese Jesse Huta Galung e dal neozelandese Michael Venus, n.2 del seeding. Albot-Lopez Perez nel match per il titolo sabato sera se la vedranno contro Adrian Ungur e il croato Franko Skugor, impostisi 6-3 6-3 sul romano Flavio Cipolla e l’argentino Maximo Gonzalez.
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