di Sergio Pastena
Nonostante la pioggia di ieri sera il secondo turno del Roland Garros è quasi totalmente in archivio: quasi perché manca il quinto set tra Granollers e Jaziri, con il sorprendente tunisino che ha creato più di un grattacapo allo spagnolo. Possiamo però andare a vedere quali sono le sfide previste per i prossimi due giorni dello Slam francese.
Djokovic (SRB) (1) – Devilder (FRA): certo meglio il francese che Melzer per il serbo, che in ogni caso non avrebbe avuto grossi problemi. Contro Kavcic ha dominato il primo set in maniera impietosa, ha avuto una piccola pausa all’inizio del secondo ma ha chiuso senza problemi in tre parziali. Devilder, invece, a 32 anni raggiunge per la prima volta il terzo turno a Parigi, dove aveva vinto un solo match contro Guccione nel 2008. Peraltro il francese non ha ancora perso un set, anche se contro Nole non sembra avere chance.
Seppi (ITA) (22) – Verdasco (SPA) (14): nessuna sorpresa in questa zona, anche se Andreas contro Kukushkin se l’è dovuta sudare fino al quinto. Verdasco ha perso per strada solo un parziale contro Muller, prima di svegliarsi e lasciargli sette games nel resto del match. I precedenti dicono 6-0 per lo spagnolo, ma risalgono per gran parte al periodo 2007-09 e quello era un altro Verdasco rispetto a quello attuale. Insomma, se l’altoatesino riesce a mantenersi costante potrebbe avere qualche chance contro Nando.
Simon (FRA) (11) – Wawrinka (SVI) (18): anche qui nessuna sorpresa, anche se le due teste di serie hanno avuto più di un problema. Simon è stato portato al quinto da Baker, che poi è crollato, Wawrinka ha subito la rimonta di Cipolla prima di prevalere nell’ultimo parziale e pure contro Andujar non tutto è andato liscio. Sicuramente una delle sfide più equilibrate, anche se il francese parte favorito sia per la classifica che per il tifo degli spettatori di casa, una spinta notevole finora decisiva per molti atleti.
Fognini (ITA) – Tsonga (FRA) (5): anche Fabio per arrivare al terzo turno ha dovuto sudare sette camicie, piazzando un 8-6 al quinto set contro Troicki, che ha avuto pure due match point. In teoria contro Tsonga non dovrebbe avere troppe chance, ma attenzione: il francese fino ad ora ha avuto dei veri e proprio black-out contro Kuznetsov e Stebe e, per giunta, non è certo uno specialista della terra. Jo parte ovviamente favorito, ma se Fabio evita passaggi a vuoto ha qualche proiettile da sparare.
Federer (SVI) (3) – Mahut (FRA): altro sedicesimo scontatissimo, complici le precoci dipartite di Nalbandian, sbattuto fuori subito da Ungur, e di Roddick contro Mahut. Il transalpino è alla prima grande soddisfazione della carriera sulla terra, superficie sulla quale non ha mai ingranato. Il pronostico, manco a dirlo, è totalmente sbilanciato: non sembra verosimile che Roger possa avere qualche problema a battere il francese, stavolta il tifo di casa non dovrebbe servire a molto.
Goffin (BEL) – Kubot (POL): da una parte l’esordiente che è arrivato più lontano, un promettente belga capace di demolire nonno Clement dopo essere stato sotto due set a uno. Dall’altra il polacco, tennista niente male che continua ad avere un rendimento oltre i suoi standard negli Slam, complici anche dei sorteggi non troppo complicati. Sfida molto incerta per un ottavo di finale che, alla vigilia, probabilmente non era neanche nei sogni dei due contendenti.
Del Potro (ARG) (9) – Cilic (CRO) (21): i sorteggi sono un’arma a doppio taglio: puoi avere autostrada e percorsi sterrati. Sterratissimo è quello di Gianmartino che, dopo avere sofferto fin troppo contro Roger-Vasselin, avrà parecchi problemi a passare indenne dalle forche caudine rappresentate da Cilic e Berdych. Gli tocca prima il croato, che nel 2010 sembrava definitivamente esploso e invece da un paio d’anni vivacchia tra i 20 e i 30 senza grossi acuti. Resta però un avversario molto pericoloso.
Anderson (RSA) (31) – Berdych (CZE) (7): primo test serio per il ceco, non più di tanto se Anderson sarà quello visto fin qui, capace di battere Rui Machado solo 11-9 al quinto set. Quanto meno, però, il sudafricano ha servizio d’eccellenza e braccio potente al contrario dei due avversari beccati fin qui da Tomas: Sela e Llodra sono fini cesellatori, ma il ceco è tipo che si lascia incantare dall’arte e li ha presi a pallate senza pietà. Con Anderson parte favoritissimo.
Ferrer (SPA) (6) – Youzhny (RUS) (27): sedici games persi in due partite per lo spagnolo più affidabile di una Panda, che sfiderà uno che dell’affidabilità non ha proprio fatto il suo marchio di fabbrica. Ferrer non dovrebbe avere grossi problemi, ma attenzione: il russo fino ad ora ha giocato meglio di quanto possa dire la sua striminzita classifica e il suo 2012, abulico se escludiamo l’exploit di Zagabria. Insomma, David non potrà permettersi distrazioni, ma tanto lui non è stato programmato per distrarsi.
Granollers/Jaziri – Mathieu (FRA): l’unica sfida ancora incerta, con lo spagnolo e il tunisino che, come detto, dovranno giocarsi tutto nell’ultimo set che si disputerà domani. Paul-Henri il suo ultimo set l’ha già disputato e vinto, 18-16 contro John Isner nella seconda partita più lunga della storia del Roland Garros. Un’impresa meritata, visti i sei match-point annullati da Long John, e anche un’occasione per scacciare via definitivamente i fantasmi del passato per questo francese che non è mai stato l’emblema della freddezza.
Haas (GER) – Gasquet (FRA) (17): farebbe bene a stare in campana Richard Gasquet: contro Dimitrov non ha certo incantato, mentre al contrario Tommy Haas fino ad ora è stato spaventoso. Un solo set perso dal tedesco, a zero contro Volandri, ma per il resto un rendimento devastante: ha lasciato solo sette games a Stakhovsky, che pure non è l’ultimo arrivato ed aveva fatto fuori Dolgopolov al primo turno. Poco da dire e tanto di cappello per il veterano tedesco.
Giraldo (COL) – Murray (GBR) (4): scontata? Probabilmente sì, ma non escluderemmo uno o due long set per il britannico, che contro Nieminen non stava bene ed è stato sotto un set e un break prima che fosse il finnico a cedere di schianto. Giraldo, uscito indenne dal derby con Falla e giustiziere di Tomic, è bestia da prendere sempre e comunque con le molle sul rosso, mentre lo scozzese, as usual, dei quattro moschettieri sembra essere quello con la spada più spuntata, anche a causa di una condizione fisica traballante.
Tipsarevic (SRB) (8) – Benneteau (FRA) (29): Benneteau, Benneteau… un altro con una carriera costantissima, un best ranking recente al 26 e sei finali Atp perse. Tante soddisfazioni incomplete come incompleta sembra destinata a rimanere questa. Tipsarevic, contro Chardy, non ha incantato ma ha portato a casa la partita in tre set, mentre nel primo turno ne aveva lasciato uno per strada contro Querrey. Il cammino duro, per lui, dovrebbe iniziare contro Almagro ma il francese non va comunque sottovalutato.
L.Mayer (ARG) – Almagro (SPA) (12): che l’argentino quest’anno stesse bene si sapeva, quindi la sua vittoria in tre set combattuti contro Kohlschreiber non sembra dover sorprendere più di tanto. Con Almagro, però, il discorso è diverso: lo spagnolo ha dominato Baghdatis più di quanto non dica il punteggio di 6-4 6-3 7-5, con un improvvido controbreak concesso in dirittura di arrivo che ha allungato il lavoro dello spagnolo, come al solito molto efficace al servizio.
Monaco (ARG) (13) – Raonic (CAN) (19): attenzione a pensare che Monaco parta favorito. Il canadese, rispetto al 2011, sembra aver preso ancora meglio le misure sul rosso e fino ad ora non ha avuto grosse difficoltà, anche se gli avversari non erano insuperabili. Non lo erano neanche quelli di Monaco, a dire il vero, anche se Rufin un po’ l’ha fatto pensare: per entrambi sarà il primo vero test del torneo. Il secondo, quello insuperabile, sarà tale Rafael Nadal.
Schwank (ARG) – Nadal (SPA) (2): strano tipo, l’argentino, re dei Challenger imprevedibilmente rimbalzato dal circuito maggiore dopo un esordio promettente (quarti ad Acapulco e Barcellona). Ora, crollato in classifica, si sveglia e arriva al terzo turno dalle qualificazioni, mettendo in fila Karlovic e Florian Mayer. La sua corsa finisce qua, ma è una buona base per ripartire. Il torneo di Nadal, invece, partirà dal prossimo turno col vincente di Schwank-Raonic.
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