Non erano tantissime le probabilità di giocare contro Luca in un tabellone a 128, eppure siamo riusciti a beccare proprio quelle poche chance che il destino ci aveva riservato. Di peggio c’era soltanto quella di giocare contro al primo turno. Le parte positiva invece è che uno dei due andava all’ultimo turno, che il nostro coach quel giorno aveva solo un match da vedere e che ha potuto studiare la partita con un occhio ed emozioni diverse dal solito, e per quanto mi riguarda la possibilità di crescere come persona.
Un match difficile da più punti di vista:
– Luca aveva giocato 4 ore il giorno precedente. Stanco? A resistenza vale i primi 10 del mondo
– Quando prende il ritmo col servizio puoi stare solo a guardare
– L’aggressività verso la partita era giustamente meno intensa del solito ma la voglia di vincere per entrambi era ad alti livelli
– La consapevolezza di vincere contro un amico vero
Gli unici momenti in cui ci siamo considerati avversari è stato esattamente dal primo punto fino all’attimo in cui ho sbagliato l’ultimo diritto. Ci siamo scaldati insieme il giorno della partita e giocato a carte come niente fosse la sera dopo la partita. Non c’era motivo per fare le cose diversamente.
Un match intenso vinto da Luca 3-6 6-3 6-2. Nel primo set sono stato io a gestire meglio i punti e a conservare il break ottenuto nel primo game. Ottimi scambi che si risolvevano spesso con un mio vincente. Nel secondo set Luca ha cominciato a mettere solo prime vincenti, i suoi game di servizio andavano via lisci e i miei diventavano una fatica assurda. Dopo essermi salvato sul 2 pari, il break era nell’aria anche perché lui spingeva di più e io correvo da una parte all’altra. Con pochi problemi ha vinto poi il set per 63. Nel terzo ha continuato a servire alla grande a parte una piccola incertezza sul game del 3-1 per lui dove sono riuscito a recuperare il break. Finale di partita tra scambi lunghi ed errori banali, qualità leggermente più bassa per via della stanchezza di entrambi.
Altro Slam giocato da mettere alle spalle per poter costruire qualcosa di più bello domani.
Fabs
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