di Sergio Pastena
Federer (1) – Simon (16): niente di impossibile per King Roger. Lo svizzero è stato sorteggiato dalle parti di Murray ma, in fondo, affronta gli Us Open libero da preoccupazioni anche in classifica: i 745 punti di vantaggio su Djokovic lo mettono al riparo da ogni sorpresa, dovesse anche perdere al primo turno. Primo turno che lo vedrà contro Young, che da febbraio ha vinto una sola partita, questa settimana a Winston, faticando contro Leonardo Mayer. L’ottavo con Simon è tradizionalmente insidioso, come l’eventuale quarto contro un ritrovato Tomas Berdych. Per preoccuparsi, però, per lo svizzero c’è tempo.
Almagro (11) – Berdych (6): a Querrey non sarà andata giù la sconfitta contro Berdych a Winston. L’americano è tornato in sè, contro il ceco era partito bene ma poi è stato demolito. Punterà a rifarsi, in una zona che ha poche incognite se non Istomin e la rivelazione Goffin. Dal lato di Almagro troviamo il tedesco Florian Mayer, impegnato subito contro il golden boy Jack Sock, mentre il nostro Flavio Cipolla esordisce contro Kavcic. Interessante l’esordio di Almagro, contro Stepanek: il vincitore incontrerà uno tra Mahut e Petzschner per vincere quella che, considerando Cipolla e Mayer, è senza dubbio una slot ricca di talento.
Murray (3) – Raonic (15): ancora una volta gli occhi sono tutti puntati su di lui. Andy Murray ci riprova, cerca di mettere nella sua collezione lo Slam che gli manca e i primi tre turni dovrebbero essere puro riscaldamento. Lo scozzese, in teoria, dovrebbe affrontare una serie di tennisti che nel 2011 sarebbero stati ossi duri ma quest’anno non vivono una grande stagione: Bogomolov Jr, Dodig, Feliciano Lopez (Bellucci permettendo). Poi il primo scoglio serio, l’ottavo di finale con un Raonic che cerca di dare la prova di maturità: dalla sua parte Blake e Mathieu, vecchie volpi con tanta voglia di lottare.
Cilic (12) – Tsonga (5): pay attention, please. Lo scontro tra il croato e il francese è tutt’altro che scontato: Cilic ha dalla sua parte Kei Nishikori, Tsonga uno Chardy in grandissimo spolvero. I due outsider partono affrontando l’emergente Andreozzi (per Nishikori) e Filippo Volandri (per Chardy) che sul cemento di solito è un bye. Ci proveranno gli australiani, con Matosevic ed Ebden che cercano l’exploit, ma per loro non sarà facile. Per il resto tutta una serie di comprimari, tra i quali spiccano Klizan e Falla, che però si sfideranno subito. Per Tsonga esordio in teoria “morbido” contro Karol Beck.
Tipsarevic (8) – Isner (9): ora o mai più. Parliamoci chiaro: per John Isner questo torneo è un’occasione unica per arrivare a una semifinale Slam che avrebbe dello storico. Dovrà vedersela con tanto talento, visto che il tabellone gli propone, oltre a Tipsarevic, un esordio con Malisse e poi quello che uscirà vivo tra un poker di mani fatate come Kohlschreiber, Llodra, Dimitrov e Paire. Tipsarevic faccia attenzione: al secondo turno c’è tale Brian Baker che ha voglia di fare la storia, e comunque il terzo turno con Troicki non è esattamente da sottovalutare. Slot a dir poco incerta, insomma.
Gasquet (13) – Ferrer (4): tanti sogni di gloria, tanta voglia di tornare ai tempi che furono. Lleyton Hewitt e, soprattutto, Tommy Haas si candidano a diventare le sorprese di questo lato di tabellone, dove Ferrer proverà a bissare le semifinali del 2007. Per lo spagnolo non sarà facile e ci sarà subito da lottare contro il bombardiere sudafricano Kevin Anderson. Ma ci sono anche Youzhny, l’imprevedibile Gulbis, Jurgen Melzer e, ovviamente, Richard Gasquet, che è in un buon periodo e prova a candidarsi per le semifinali. Poche speranze per gli americani: Klahn, Ram e Johnson non hanno molte chance.
Del Potro (7) – Monaco (10): la slot argentina. Non solo perchè i favoriti vengono entrambi dalle pampas, ma anche e soprattutto perché Juan Martin è opposto, in un primo turno molto affascinante, a David Nalbandian. A completare il quadro albiceleste troviamo Berlocq e Mayer. Presenti anche due italiani, con un sorteggio che si è divertito a sbatterci nella parte bassa sia al femminile che al maschile: per Seppi subito Tommy Robredo, per Fognini Roger-Vasselin. In questa zona troviamo anche Andy Roddick, che sfida subito Rhyne Williams e nel secondo turno potrebbe saggiare la crescita di Bernard Tomic.
Dolgopolov (14) – Djokovic (2): perdonate il francesismo, ma Paolino Lorenzi avrebbe tutte le ragioni per farsi girare le… sì, ok, quelle. Per la seconda volta esordisce contro Djokovic, in un lato di tabellone per il resto molto intrigante: possibile secondo turno tra Dolgopolov e Baghdatis, sicuro primo turno tra Wawrinka e Stakhovsky, ci si potrebbe divertire un po’. Noi, però, ci permettiamo di segnalare un nome tra tanti: Dennis Novikov, 18enne a stelle e strisce, fenomeno di precocità. Parlammo di lui un paio d’anni fa in un’analisi sul tennis Usa: è l’ora dell’esordio nel tennis che conta, stando attenti a non bruciarsi…
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