di Sergio Pastena
Il tennis è uno sport fatto di rimonte: non c’è niente di più normale che vedere un giocatore sotto di un set alzare il livello del proprio gioco, pareggiare i conti e vincere al terzo. Tuttavia le statistiche, implacabili, ci dicono che quando perdi il primo set resti comunque sfavorito.
I match disputati fin qui ad Indian Wells, tuttavia, per fortuna non hanno rispettato sempre questo dato. Per fortuna perché, se così fosse stato, tutti gli italiani sarebbero fuori e staremmo a commentare anche le clamorose eliminazioni di Nadal e Murray all’esordio: invece sia i due big che i nostri tre alfieri hanno rovesciato i rispettivi match, permettendoci di parlare di una partenza sprint, una di quelle che in un torneo del genere bastano da sole a mandare il bilancio in positivo.
Cominciamo, però, da Nadal e Murray: lo spagnolo era atteso da un primo turno in teoria non improbo contro il “vecchio” Radek Stepanek, ma per un set ci ha capito meno di niente. Merito di un ceco perfetto nei momenti decisivi e capace di chiuedere il set con due break pur avendo fatto appena otto punti sul servizio di Rafa: il minimo sindacale, condito da quattro palle break annullate per un 6-2 abbastanza veloce. Allo spagnolo è toccato sudare nel secondo set, sfruttando l’unica opportunità concessa da Stepanek, mentre il terzo è stato una girandola di palle break che, alla fine, ha visto il maiorchino spuntarla 7-5 al fotofinish.
Più facile la rimonta di Murray, che pure aveva ceduto in maniera simile il primo set a Rosol: nove punti per due break per il ceco, che però ha ceduto al britannico 6-3 6-2. Stessa sorte per Fabio Fognini, che dopo aver perso il primo in lotta contro Harrison gli ha lasciato cinque games, mentre Paolino Lorenzi ne ha concessi appena tre a Pablo Carreno Busta dopo aver perso il parziale d’apertura.
Capitolo a parte per Andreas Seppi, perché essere sotto di un set contro Querrey ad Indian Wells e rimontare è qualcosa che strappa l’applauso a prescindere. Andreas ha perso il primo, portato a casa il secondo al tie-break e solo nel terzo è riuscito ad evitare il ritorno dell’americano, anche se ha dovuto soffrire annullando cinque palle break.
Altri big: le uniche teste di serie eliminate sono state Janowicz (7-6 al terzo lottatissimo contro Falla) e Pablo Andujar, che pure ha ceduto in tre set al giovane Vesely al termine di un match dal punteggio schizofrenico: 6-1 2-6 6-1. Federer va liscio contro Mathieu, Wawrinka passa, Raonic soffre ma la spunta contro Roger-Vasselin. Insomma, non sembra che fino ad ora sia stato il torneo delle sorprese, ma due set su tre è meglio non azzardare pronostici…
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