Primi verdetti nella giornata inaugurale delle qualificazioni Roland Garros 2019: si arresta il cammino di Alessandro Giannessi, superato con lo score di 5-7 7-6(7) 6-1 dal francese Alexandre Muller. Partita ostica sotto tanti punti di vista quella dello spezino, che quest’oggi ha dovuto affrontare un giocatore in fiducia con l’appoggio del pubblico di casa; inoltre Alessandro, reduce da un infortunio che gli aveva impedito di portare a termine il match contro Andrea Arnaboldi nel Challenger di Lisbona, non era in un momento roseo dal punto di vista dei risultati. Nonostante una condizione psico-fisica ancora non eccelsa, Giannessi ha condotto inizalmente il match dalla sua parte: dopo svariati break e contro-break nel primo parziale, è l’azzurro a piazzare l’allungo decisivo nell’undicesimo game del set. Partenza ad handicap nel secondo set, con Muller che scappa subito via 3-0 senza però affondare nel quarto game che lo vedeva, sul servizio dell’avversario, avanti 0-30. Il tennista italiano non si scoraggia, riuscendo a rimettersi in carreggiata in un set che sembrava perso in partenza: dall’iniziale vantaggio per il transalpino, la situazione si ribalta con un parziale di 5 game a 1 vinti dall’italiano, che avanti 5-4 e servizio spreca l’occasione di chiudere il match. Dopo un set point non sfruttato dal francese, il set scivola inesorabilmente al tie-break dove Giannessi, in un’altalena di mini break, non è riuscito a far valere la sua maggiore esperienza facendosi trascinare al terzo e decisivo parziale nonostante il match point avuto sul 7-6 in suo favore. Calo visibile nel terzo set, Muller sembra averne di più a livello fisico rispetto all’azzurro, che abbandona prematuramente il tabellone cadetto.
Stessa sorte per Roberto Marcora, eliminato da Mikael Ymer con il punteggio finale di 6-4 2-6 6-1. Dopo un primo set combattuto e deciso dai dettagli, il tennista di Busto Arsizio è bravissimo nel secondo set ad imprimere maggiore consistenza al suo tennis andando a minare le certezze del suo avversario. Nonostante la crescita col passare dei game, lo svedese si dimostra nel terzo e decisivo set un giocatore di un livello superiore sulla terra battuta, andando a scoraggiare il tentativo di upset dell’azzurro.