Il direttore Alessandro Nizegorodcew e il suo consueto “Punto del Lunedì“, nel quale vengono analizzati alcuni degli argomenti più interessanti del panorama internazionale.
Bernard Tomic, una sconfitta che non pesa. Bernard Tomic è stato battuto a Miami da Tomas Berdych (non proprio l’ultimo arrivato) dopo aver sprecato un’infinita serie di occasioni, tra cui ben 4 match points. Ma questo è il tennis… Molti si sorprendono e “accusano” l’australiano di essere “sempre il solito”, ma partite come questa sono all’ordine del giorno nel circuito Atp (per non parlare di quello Wta) e non è dunque una sconfitta a cancellare quanto di buono fatto da Tomic negli ultimi mesi. 16-15, 26-27, 25-22, 17-15. Non si tratta di “dare i numeri” ma di analizzare il record di vittorie e sconfitte dal 2011 (anno della presunta “esplosione” con i quarti a Wimbledon) al 2014. Nel 2015 il record è di 20 vittorie e 7 sconfitte, di cui 3 giunte contro Top-Ten. La svolta mentale potrebbe essere giunta dopo la vittoria, totalmente a sorpresa, arrivata a Bogotà nel luglio dello scorso anno. In quella circostanza, finalmente, Tomic ha trovato continuità lontano dall’amata Australia, unica terra di conquista del giovane Bernard sino a quel momento. Le sconfitte arriveranno, le vittorie anche, il 2015 sarà con tutta probabilità il primo vero anno positivo del tennista «aussie» nel circuito Atp. Prima o poi si cresce, forse è giunto il momento di Tomic.
Sara sta arrivando. Ho già avuto modo di ricordarlo qualche settimana fa dopo il buon torneo di Monterrey disputato dalla Errani. Niente di clamoroso, ma dopo aver ritrovato la vittoria a Rio de Janeiro su terra, si era intuita una crescita tecnica durante il torneo messicano sul cemento. Come spesso ripetuto, la Errani non ha potuto svolgere a dovere la preparazione fisica invernale, e i primi tornei dell’anno sono serviti sostanzialmente per allenarsi. Sara è riuscita, a differenza di molti addetti ai lavori, a farsi scivolare addosso alcune sconfitte molto pesanti nel punteggio e nel gioco. Ma la Errani sapeva benissimo che non poteva essere altrimenti. Oggi «Sarita» sta arrivando, sta tornando ai suoi livelli, sta pian piano facendo ricredere tutti i detrattori. Nel frattempo arrivano ottime notizie da Flavia Pennetta, non tanto per i vari exploit delle ultime settimane, quanto per una ritrovata continuità: lo scorso anno la «Penna» aveva raggiunto due risultati straordinari, mancando però in vari momento della stagione. Questo 2015 sembra partito sotto un’altra stella. Crescita evidente anche per Camila Giorgi, che dopo aver asfaltato una brava giovane come la Van Uytvanck è stata sconfitta da Simona Halep in un match bello e combattuto. Miami è una seconda casa per la Giorgi, che teneva particolarmente a far bene in Florida, dove tuttora vive uno dei suoi fratelli. Molti pensano che sulla terra abbia meno possibilità di far bene, ma ormai si è piuttosto abituata anche al «rosso» e ai suoi movimenti. Sergio Giorgi aveva dichiarato che, a causa di qualche problema di salute e acciacchi vari, sarebbe stata in forma al rientro in Europa. Attendiamo fiduciosi.
Che meraviglia Tathiana Garbin… L’ex Top-30 azzurra è la responsabile del Progetto Over 18 femminile della Federazione Italiana Tennis è questo solo fatto mi ha da subito messo di buon umore. Tax ha tre pregi importantissimi: 1) passione 2) capacità di rapportarsi al meglio con le giovani promesse 3) esperienza nel circuito e conoscenze tecnico-tattiche fuori dal comune. La Garbin questa settimana ha seguito Alice Matteucci e Martina Trevisan a Le Havre, torneo nel quale Alice ha conquistato il titolo (oltre al raggiungimento della finale di doppio insieme alla toscana). Non aggiungo altro se non che la FIT questa volta ha scelto veramente la migliore. Alice, Martina e tante altre ragazze seguite da Tathy sono pronte al salto di qualità, supportate ovviamente dai loro fondamentali coach personali.
Sulla scia di Lucone. Thomas Fabbiano ha conquistato domenica il terzo titolo futures consecutivo in terra tunisina. Sceso di livello per alcune settimane, per ritrovare tennis e fiducia, Tommy riprenderà a giocare settimana prossima nel challenger di Napoli, per quello che sarà il primo torneo su terra battuta della sua stagione. Lo scorso anno, per motivi diversi, il suo compagno di allenamenti Luca Vanni ripartà proprio dai 10.000$ per chiudere l’anno a ridosso dei 100. Thomas, che parte da una posizione di classifica di gran lunga migliore, potrebbe fare anche meglio. Il livello di tennis espresso è altissimo, come confermato da coach Fabio Gorietti, manca il riuscire a dare continuità di prestazioni per più giorni. La Tunisia, in apparenza, potrebbe rappresentare una semplice tappa di passaggio del 2015, ma nella realtà è più facile che si avvicina a una vera svolta stagionale.
Sloane, è solo un fuoco di paglia? Dopo un 2014 (e un inizio di 2015) ai limiti dell’imbarazzante, Sloane Stephens sembra essersi svegliata da un torpore che pareva quasi perenne. Quarto turno a Indian Wells battendo Kuznetsova e Kerber, con un gran primo set contro Serena, mentre a Miami bella affermazione su Madison Keys. Che stia davvero tornando a fare la voce grossa o sarà l’ennesimo fuoco di paglia?
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