di Sergio Pastena
E adesso chi lo ferma? Janko Tipsarevic, dopo aver ottenuto a Kuala Lumpur la sua prima vittoria Atp, ci ha preso gusto e ha concesso il bis a Mosca, rispettando il ruolo di favorito della vigilia e portandosi a casa la Kremlin Cup. Il serbo ha lasciato per strada un solo set, il primo, contro un Kunitsyn poi travolta con un eloquente 6-1 6-0, quindi è stata una marcia trionfale fino alla vittoria in finale contro il connazionale Troicki per 6-2 6-4. Il talentuoso 27enne eguaglia il suo recente best ranking al numero 13 e dà consistenza alle dichiarazioni di qualche mese fa, quando ha detto di voler assaltare la Top Ten nel 2012: il braccio c’è, il problema era la tenuta mentale, ma il giocatore visto nell’ultimo mese sembra totalmente diverso.
A Mosca si è rivisto anche Chardy, in semifinale dopo una stagione disastrosa, mentre gli italiani han fatto poca strada: subito fuori Starace, proprio contro il francese, mentre Seppi si è arreso al secondo ostacolo facendosi rimontare un set di vantaggio da Berrer.
Vittoria anche per Gael Monfils, che si è aggiudicato il torneo di Stoccolma dopo aver sofferto tantissimo: vittorie in tre set all’esordio contro Tomic e in semifinale contro il redivivo Raonic, complicato anche il quarto di finale con Anderson (7-5 7-5). In finale il francese ha beccato Jarkko Nieminen, vincitore in semifinale su un Blake in grande spolvero che aveva fatto fuori Del Potro all’esordio. Il finlandese, si sa, non ha un buon rapporto con le partite decisive e, nonostante abbia lottato fino al terzo, ha finito col perdere la sua decima finale. Su undici disputate.
Questa settimana si gioca a San Pietroburgo e a Vienna. Il torneo russo ha visto subito cadere due dei favoriti per la vittoria finale: Simon ha perso con Mannarino dopo aver dominato il primo set, mentre Dolgopolov non è mai stato in partita contro Dudi Sela. Buono l’esordio di Starace, che ha lasciato soltanto un game alla wild card Nedelko, in tabellone c’è anche Seppi che ha pescato un qualificato.
In Austria si potrebbe parlare di Tsonga, in lotta per il Master, di un Del Potro che vuole continuare la risalita o di un Melzer che mira a riscattare in casa una stagione non proprio eccezionale. I riflettori, però, saranno tutti per una sfida che vedrà in campo due giocatori oltre la millesima posizione mondiale per quello che potremmo definire lo scontro generazionale per eccellenza.
Da una parte Dominic Thiem, ad inizio anno numero 2 del ranking juniores, finalista al Roland Garros e vincitore a mani basse dell’Eddie Herr. Ranking: 1890. Anni: 18.
Dall’altra parte Thomas Muster, ex numero uno al mondo, vincitore di un Roland Garros e dominatore sulla terra per buona parte degli anni ’90. Ranking: 1078. Anni: 44.
Quando Muster vinceva il suo unico Slam, Dominic ancora doveva compiere due anni. Ora, proprio contro di lui, potrebbe giocare la sua ultima partita Atp. Anche questo è il tennis, signori.
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