Cambiare vita. Decidere di lasciarsi tutto alle spalle è semplice. Il sogno di un’esistenza migliore balena nella mente di ognuno, ma scegliere il momento, fare i bagagli, accendere la macchina e partire è tutta un’altra storia. Bisogna prendere in considerazione tutte le variabili, i “pro” e i “contro” di un’odissea, analizzare ogni tappa della propria ri-partenza, pensare agli obiettivi e a come raggiungerli. E allora spingi il pedale e vai, con la paura negli occhi e la speranza nel cuore.
“E’ ora di andare” – pensa Milos Pospisil fra sé e sé – “è questo il momento“. Mila ha già fatto le valigie, Tom e Petr (6 e 4 anni) sono vestiti e pronti, anche se non hanno ancora capito esattamente cosa stia accadendo. L’automobile è pronta a sopportare chilometri su chilometri. La Cecoslovacchia e il regime comunista devono diventare un lontano ricordo. “Mettiamoci in macchina” – ordina il capo-famiglia – è tempo di partire“. L’idea è quella di raggiungere Bob, il fratello di Milos, in Canada, ma i soldi per un viaggio così oneroso non ci sono, nemmeno lontanamente. Gli obiettivi sono fissati, ma a volte bisogna anche improvvisare per raggiungerli. E allora otto mesi di lavoro sottopagato nel nord-est dell’Austria sono la soluzione migliore. Nell’estate del 1989, racimolati un po’ di soldi, si parte per il Nord-America, direzione Vernon, dove il 23 giugno del 1990 nasce il piccolo Vasek.
Milos e Mila amano lo sport e in particolare il tennis. In passato, in Cecoslovacchia, avevano partecipato ad alcuni tornei. Mila, che in patria era maestra d’asilo, si ricicla come governante e babysitter. Milos lavora ore e ore in un birrificio, ma appena ha un secondo libero insegna tennis ai figli. Vasek è ancora piccolo e, per il momento, si diverte come raccattapalle. Nel 1995, a 5 anni, anche il fratello minore può prendere la racchetta in mano e iniziare ad allenarsi. “Mi sono innamorato subito del tennis” – racconterà Vasek – “non saprei spiegare le sensazioni che provavo, ma in campo mi sentivo semplicemente bene, ero felice“.
Iniziano i primi tornei e le prime vittorie, i soldi però sono sempre pochi. Vasek gioca benissimo e a livello under 12 è il più forte del paese. Mila, Vasek, Tom e i due golden retriever si trasferiscono a Vancouver, mentre papà Milos rimane a Vernon (ovvero a 450 km di distanza, da coprire in macchina ogni weekend) per lavorare e mandare i soldi alla famiglia, che inizialmente vive in un minuscolo appartamento con una sola stanza da letto. Dopo due anni Milos lascia Vernon, vende la casa, e raggiunge la famiglia nella singola stanza da letto di Vancouver. Quattro persone e due cani nella stessa stanza. I sogni si inseguono anche così, e ripensando al regime comunista non è poi così male, giusto?
Ma la Cecoslovacchia, nel 2005 ormai da anni Repubblica Ceca, torna prepotentemente nella vita della famiglia Pospisil. Vasek e Milos viaggiano verso Prostejov, dove, con loro enorme sorpresa, vengono accolti come fratelli. “Coach gratis, massaggi gratis, cibo gratis, preparatore atletico gratis, fisioterapista gratis, il tutto allenandomi con Stepanek, Berdych, Hajek, Tabara, Lojda e altri professionisti” – racconterà Vasek – un’accoglienza incredibile”. Dai 15 ai 19 anni Pospisil passa 3-4 mesi al TK Prostejov servito e riverito, nonostante difenda la bandiera canadese e non ceca. I tornei Itf under 18 Milos e Vasek li girano con una Honda Civic mezza scassata del 1991 e la carriera giovanile di Pospisil è tutto sommato piuttosto buona. Il best ranking arriva nel gennaio del 2008 con il raggiungimento del numero 24 del mondo.
Il resto è storia, una storia tennistica come tante. La carriera professionista lo vede vincitore di 10 futures e 4 challenger (di cui 3 in terra canadese) e, più avanti, di splendidi risultati a livello Atp. Allenatore da coach Frederic Fontang ha raggiunto il best ranking di numero 25 Atp all’inizio del 2014 e, grazie ai quarti di finale a Wimbledon vi tornerà molto vicino. In carriera ha già battuto 3 top ten (Berdych due volte e Gasquet), oltre ad aver sfiorata l’impresa contro Federer a Basilea nel 2013. La vittoria contro Troicki negli ottavi di Wimbledon rappresenta la sua prima vittoria rimontando due set di svantaggio, ma soprattutto porta la sua striscia a 4 successi consecutivi al quinto set.
I sacrifici di Milos e Mila hanno regalato al figlio una vita da sogno. I Pospisil hanno scommesso su loro stessi, hanno vinto la paura scegliendo il coraggio. E negli occhi di Vasek c’è tutto questo: è un ragazzo consapevole della propria fortuna, sorridente e positivo, innamorato di uno sport che sin dal primo istante gli ha regalato un’indescrivibile gioia. E conosce la storia, della sua famiglia e della sua nazione d’origine, delle scelte sofferte e delle slinding doors che potevano aprirsi o meno. Comprendere è impossibile, conoscere è necessario.
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