di Enrico Carrossino
Rien ne va plus.
Ai top 100(disponibili) già qualificati di diritto e invitati s’aggiungono anche i nomi dei 16 qualificati che completano definitivamente il tabellone.
Partiamo dagli italiani: fuori Vagnozzi, Cipolla, Viola, Crugnola al primo turno, Lorenzi al secondo e Di Mauro al terzo (e finale) turno di qualificazione ci consoliamo col ripescaggio a sorpresa di Simone Bolelli, eliminato pure lui allo scontro finale col croato Veic. Ripescaggio fortunoso pure per Bogolomov jr. Il carnefice di Murray a Miami viene ripescato dopo la sconfitta inopinata con Darcis ed è Lucky loser insieme a Ilhan, Beck e al già citato Bolelli. Che quindi raggiungerà Starace, Fognini, Seppi e Volandri nel main draw. Magra consolazione per i nostri colori, dal momento che il sorteggio non è affatto positivo, e del resto se non si è almeno testa di serie è quasi impossibile sperarlo.
Il Lucky Loser della romagna avrà un primo turno agevole col qualificato Dancevic, il meglio che si potesse sperare (con tutto il rispetto per il canadese). Ma in secondo turno è già incombente Andy Murray, che in caso di prevedibile vittoria su Prodon (q) potrebbe passeggiare sull’azzurro non certo all’apice della carriera. Ci s’immaginerebbe che il n 3 italico Volandri sia più fortunato, invece il sorteggio l’ha messo con un giocabile Clement all’esordio per poi affrontare già un Raonic che sulla terra un fenomeno non è ma sa servire e chiudere il punto, e visto il precedente con Cilic a Montecarlo è improbabile pensare al livornese in terzo turno. Non è più fortunato Seppi, che dopo aver battuto Gabashvili rischia seriamente di incontrare Bellucci. Ancora peggio per Fognini che dopo la semplice vittoria su Istomin incrocerà la racchetta col semifinalista uscente Berdych. Meglio va a Starace che se passasse su un non insuperabile Falla avrebbe Florian Mayer, battibile in caso di buona forma del campano. Di sicuro molto meglio dell’eventuale terzo turno con Almagro, uno che sulla terra è un top ten. Insomma, poche speranze per i colori azzurri..
Ma passiamo ai top player: dalla vetta del tabellone Rafa Nadal avrà un debutto leggermente rischioso con Isner, in terzo round nel 2010, ma che quest’anno non è più testa di serie e non rende come allora. Quindi dopo probabile Giraldo e probabilissimo Davydenko, dunque un ottavo con Verdasco, Monaco o il terzo incomodo Malisse prima di un piccante quarto con Soderling, n 5 del seeding, che come l’anno scorso incrocerà la racchetta ai quarti col numero 1 del mondo se riuscirà a superare le mine vaganti Baghdatis, Simon e Fish. Poche difficoltà quindi per lo svedese, ancora meno per lo spagnolo nonostante i nomi altisonanti che rischia di incrociare, forti sulla carta ma molto meno sul campo viste le ultime uscite.
Sotto il quarto di Rafa c’è Andy Murray che forse è il più agevolato dal “tirer au sort” odierno. Ha un qualificato in primo turno che per via della condizione psicofisica rodata può essere leggermente ostico almeno nel primo set, ma poi i rischi Bolelli, Raonic, Dolgopolov/Troicki prima dell’eventuale quarto con Melzer (già maltrattato in Australia, ammesso che passi incolume l’ostacolo Almagro) è il minimo sindacale anche per una testa di serie n 4, con la ciliegina sulla torta dell’eventuale semi con Nadal invece di un Djokovic imbattibile.
Già, Djokovic. Il leader della parte bassa nonchè dell’ex ATP Race rischia Del Potro in terzo turno. Ma De Bakker, Hanescu (o Paire), l’eventuale ottavo con Gasquet (Bellucci in alternativa, ma sarà difficile) e il quarto con uno stressato Berdych non sono rischi cosi grandi per l’Invincibile Nole. Certo, a Nadal è andata meglio, ma lo split in semi con Federer è sicuramente meglio che Murray risultati alla mano. Federer che avrà F. Lopez già al debutto. La superficie e le condizioni non sono molto dissimili da Madrid. Ovviamente Roger è strafavorito, ma Feliciano potrebbe togliere tranquillamente un set allo svizzero. Che dopo un secondo turno interlocutorio potrebbe avere già il connazionale Wawrinka, non il massimo al terzo incontro a Parigi. Ancora peggio poi il possibile quarto con Ferrer, gasato a mille e senza tanti punti da difendere, con Djokovic atteso in semi. Il percorso della bottom half è chiaramente più impervio per i due fab four, ma proprio per questo Nole potrebbe leggermente rifiatare, magari proprio in semi se Roger rimanesse impigliato nei numerosi ostacoli con cui avrà a che fare.
Il tutto escludendo le sorprese che capitano sempre nei Major. Perchè si, finora abbiam dato per scontato che l’andamento del torneo seguisse quello del ranking. Ma questa era solo una preview…
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