(Paolo Lorenzi – Foto Nizegorodcew)
di Guido Pietrosanti
Sesto successo challenger in carriera per Paolo Lorenzi che a Rimini ha vinto il torneo battendo in finale il giovane argentino Federico Del Bonis, numero 134 del ranking Atp, per 62 60. Per Paolo si tratta del miglior risultato stagionale, che lo riavvicina ai primi 100 Atp e che lascia qualche speranza di poter entrare nel main draw dei prossimi US Open. Inoltre, con questo risultato, Paolino conferma che l’ottimo 2009 non é stato casuale, e dimostra di aver effettivamente fatto un salto di qualità rispetto a due stagioni fa. Forse non finirá l’anno nei primi 100. Forse non migliorerá piú quel suo best ranking fatto registrare nel novembre dello scorso anno al numero 83. Forse non vincerá mai tante partite nei tornei del circuito maggiore. Ma é certo che Lorenzi sará ancora uno dei giocatori da battere a livello challenger, che lotterá ancora per stare nei primi 100, che giocherá ancora nei main draw dei tornei Atp e forse anche in quelli dello slam. Insomma, é sicuro che stará ancora nei primi 5-6 d’Italia, non troppo lontano in classifica dai vari Fognini, Bolelli e Volandri che sembrano sempre avere chissá quante marce in piú rispetto a Paolo. Anzi, la capacitá di Lorenzi di giocare bene anche sul cemento e di potersi difendere anche indoor, lascia qualche possibilitá, al giocatore di Siena, di finire l’anno davanti a Volandri e forse anche a Fognini. E se anche basasse la sua classifica quasi del tutto sui buoni risultati nei tornei challenger, non farebbe niente di strano rispetto a molti suo colleghi che come lui si trovano a ridosso dei top 100. Basta controllare i best18 di quei giocatori per rendersi conto che la gran parte dei punti per stare nei 100 viene fatta nei tornei challenger.
Oltre a Del Bonis, che continua a migliorare il suo best ranking settimana dopo settimana, ma che continua a dare l’impressione di mancare sempre il vero salto di qualitá nei momenti importanti (come in finale con Lorenzi), a Rimini si é rivisto in semifinale anche Alessio di Mauro, che a quasi 33 anni non sembra intenzionato a farsi spingere troppo indietro dalle nuove leve. Anzi, Alessio é ormai a ridosso dei primi 200 e fino alla fine dell’anno ha buone probabilitá di migliorare ancora la sua classifica.
Buon torneo anche per Daniele Giorgini, che ha sfruttato un buon tabellone per arrivare fino ai quarti di finale, dove si é arreso a Del Bonis.
In Colombia nel challenger di Bogotá ha vinto a sorpresa il giocatore di casa Robert Farah, entrato in tabellone grazie ad una Wild Card. Farah, classe 87 e numero 594 prima di questo torneo, non aveva punti Atp da tre anni. Quest’anno sembrerebbe voler rientrare nel circuito e dal suo rientro, ha giá vinto 2 dei tre future disputati, oltre al challenger appena vinto a Bogotá. In finale Farah ha sconfitto per 76 al terzo il connazionale Salamanca che in semifinale aveva battuto il numero uno colombiano Santiago Giraldo. Proprio Giraldo, numero 56 del ranking, aveva eliminato al primo turno Matteo Viola, molto bravo ad impegnare il colombiano fino al terzo set. Giraldo ha vinto con il punteggio di 36 75 63 annullando anche 3 match point a Viola nel secondo set. Viola dimostra di avere sicuramente fatto un salto di qualitá, ma ora deve forse imparare a gestirsi e a programmarsi meglio perché volare fino in Colombia per giocare un solo torneo potrebbe non essere la scelta migliore. Anche in considerazione del fatto che, con la classifica che ha raggiunto, a ridosso dei top 300, potrá trovare nelle prossime settimane diversi challenger dove giocare direttamente in tabellone.
Infine ad Aptos negli Stati Uniti, vittoria dell’australiano Marinko Matosevic (210 Atp) in finale sul giovane americano Donald Young. Per Matosevic si tratta della prima vittoria stagionale, dopo la finale raggiunta nel mese di giugno nel challenger americano di Ojai. Young, ex grande promessa del tennis americano, continua invece la sua rincorsa ai top 100, giá raggiunti nel 2008.
A Fano si é giocato il piú ricco future della settimana, Italy F17, con un montepremi di 15.000 $ + H e quindi con tanti punti in palio. Purtroppo nessuno dei 17 azzurri presenti nel tabellone principale é riuscito a vincere il torneo che si é aggiudicato il croato Nikola Maktic, classe 88 e numero 293 del ranking Atp. Maktic ha sconfitto il finale il bravo Stefano Ianni, che quest’anno sta di nuovo giocando a buoni livelli dopo due stagioni un po’ deludenti e puó puntare a raggiungere i top 300 per la fine dell’anno, migliorando cosí il suo best ranking.
Buona semifinale anche di Federico Torresi in Romania, nel future Romania F7 mentre Stefano Travaglia continua la sua ottima trasferta argentina, raggiungendo i quarti nel torneo Argentina F13 dopo aver sconfitto il cileno Saavedra, numero 410 Atp.
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