di Sergio Pastena
Novak Djokovic torna a vincere. Il serbo, a secco di successi ormai da marzo quando battè Murray in finale a Miami, si è aggiudicato l’Atp 1000 di Toronto superando in finale Richard Gasquet.
Il nome del francese in finale è sorprendente solo all’apparenza, e c’è da giurare che in Canada queste Olimpiadi non avranno lasciato un buon ricordo: al danno di una spedizione disastrosa (18 medaglie, ma solo un misero oro) si è aggiunta la beffa di un torneo a mezzo servizio, orfano di Federer e Nadal e con Murray che si è ritirato dopo una sola partita. Spazio ai comprimari, quindi, considerando che anche gli altri big presenti non sono andati lontano: Tsonga e Del Potro hanno perso all’esordio contro Chardy e Stepanek, poca in più la strada fatta da Berdych, vittorioso a stento contro Benneteau e superato abbastanza nettamente da Gasquet.
Dicevamo di Richard: il talentuoso francese, dopo aver battuto il ceco, si è guadagnato la finale superando in sequenza due americani. Prima gli è toccato un Fish in ripresa ma con un’autonomia ancora insufficiente, poi un redivivo Isner che nei quarti aveva vinto lo scontro tra tessitori di seta con Raonic. Dall’altra parte, intanto, si faceva strada abbastanza agevolmente Djokovic, impegnato sul serio solo nei quarti da Haas, che tra Nalbandian, Simon e Stepanek ha aggiunto un’altra serie di scalpi eccellenti alla sua seconda giovinezza. In semifinale Novak si è preso la rivincita di Madrid contro Tipsarevic, giunto fin lì grazie a un tabellone-scivolo che l’ha visto affrontare nei quarti Marcel Granollers.
Questa settimana, come da tradizione, secondo Masters di fila, a Cincinnati: tornano in campo un po’ tutti i pezzi da 90 salvo Nadal, che si farà rivedere solamente agli Us Open. Federer ha avuto un buon sorteggio, con un tabellone teorico che non prevede grosse insidie fino alla semifinale, decisamente peggio Djokovic che è capitato dalla parte di Murray e Del Potro. In attesa che i big entri in gioco, il primo turno ha visto la vittoria di Andreas Seppi, che ha battuto Haase regalandosi un secondo turno proprio con Djokovic. Eliminato, invece, Fabio Fognini, fuori in due set contro Florian Mayer. Tra le teste di serie cadono subito Alexandr Dolgopolov, che contro Davydenko rimedia solo due games, e Philipp Kohlschreiber, superato in due tie-break da Brian Baker.
In gioco c’è il primo posto del ranking, con Federer e Djokovic separati sempre da una manciata di punti: lo svizzero, però, ha il pallino in mano, visto che gli basta raggiungere la finale per confermare la prima posizione in classifica.
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