di Sergio Pastena
A questo giro possiamo fregarcene o, almeno, possiamo non guardare alle sfide del Group I con timore: l’Italia ha il World Group garantito e niente può togliercelo nel 2015 e, inoltre, tra le vincitrici non è detto che emerga una possibile avversaria di primo turno l’anno prossimo (al momento siamo ottavi nel ranking, ma con la Svizzera che ci tallona). Tuttavia dare un occhio al gruppone degli outsider è sempre salutare, perché le novità periodiche che la Davis porta arrivano da qui. Facciamo una panoramica veloce come al solito, allora.
Spareggi Group I
Cina-Uzbekistan: sfida incerta. Il fattore campo parla a favore dei padroni di casa, sempre più competitivi, il ranking pende dalla parte degli ospiti con Istomin su un altro livello e Dustov che al di là della classifica resta un tennista di valore assoluto. Il pronostico non è per niente facile.
Corea del Sud-India: tra i convocati coreani c’è un trentottenne, capitano-giocatore, il cui nome dirà qualcosa agli appassionati: Hyung-Taik Lee. Non sembra tuttavia che la nostalgia dei bei tempi andati possa bastare a rovesciare Devvarman, Bhambri e un gran doppista come Bopanna. Indiani favoriti.
Ecuador-Brasile: il Brasile non è più quello di una volta. Manca il Kuerten, ma mancano anche i Bellucci o gli Oncins. Tuttavia con un doppio come Soares-Melo e singolaristi migliori di Gomez e Campozano, per i padroni di casa non sarà facile portare a casa lo spareggio. Non impossibile, però.
Colombia-Rep.Dominicana: la Colombia il World Group lo sogna, lo cerca, lo brama. E gioca in casa contro una squadra che è arrivata fin qui sull’onda di una favola. Estrella ed Hernandez non hanno voglia di fermarsi, ma il poker Giraldo-Falla-Cabal-Farah sembra chiudere la porta a ogni sorpresa.
Polonia-Croazia: lo ribadiamo, i polacchi sono tra le formazioni più forti fuori dal World Group. Eppure anche con Janowicz e un doppio di spessore il passaggio del turno non è scontato: dall’altra parte c’è Cilic che, però, per regalare lo spareggio ai croati dovrà fare una specie di one man show.
Slovenia-Israele: sfida eccitante come un pranzo a base di bietole di domenica, ma che ha il pregio se non altro di essere equilibrata. Molto dipenderà dalle condizioni di Sela, visto che gli israeliani partono in vantaggio nel doppio. E Weintraub contro Kavcic e Rola non parte totalmente chiuso.
Svezia-Ucraina: è triste dirlo, ma il Group I per gli svedesi al momento è un lusso. Il possibile riscatto parte da un Eriksson in crescita e dal giovane Arvidsson, ma basteranno per fare lo sgambetto a Stakhovsky e compagnia? Sicuramente a Malmoe il doppio dovrà dare una bella mano…
Spareggi Group II
Barbados-El Salvador: Darian King contro il mondo. Dopo l’exploit col Cile, i padroni di casa cercano contro i fratelli Arevalo la più improbabile e imprevedibile delle promozioni. La storia aspetta.
Messico-Perù: nobili decadute che un tempo contavano qualche Top 100. Ora i messicani sperano nel fattore campo e i peruviani, ci si perdoni la battuta scontatissima, che Beretta non si inceppi.
Filippine-Pakistan: il doppio che si eleva a singolare. Huey e Qureshi non lo giocano da tanto tempo, ma restano i migliori dei loro paesi: dalle loro racchette passerà il destino di questa sfida.
Thailandia-Kuwait: scampoli di Golfo Persico. Da un Maqdas che se la cava a Ghareeb, colui che fece soffrire Federer. Dall’altra parte consonanti a casaccio, che nel complesso però sembrano più forti.
Sud Africa-Lituania: si sale di livello, tra De Voest, Berankis e Grigelis si intravedono scampoli di tennis Atp. Gli ospiti possono farcela anche in trasferta visto il vantaggio a livello di seconde linee.
Finlandia-Bosnia: Nieminen c’è, e per gli ospiti non è una buona notizia. C’è però anche un Dzumhur in crescita e i finnici non hanno un vero e proprio secondo singolarista. Insomma, ci sarà da lottare.
Moldavia-Bielorussia: attendendo che Ignatik mantenga le promesse, i bielorussi si affidano a Gerasimov e all’eterno Mirnyi. Padroni di casa sulla difensiva, ma Albot in Davis è una garanzia.
Danimarca-Lussemburgo: ci fosse Muller, la sfida sarebbe a senso unico. Invece se la giocano due oltre il numero 700, Nielsen e Ugo Nastasi, che tradisce lievi origini italiane. Roba da sbadigli.
E il resto?
Si gioca anche nei gruppi inferiori, ma la panoramica ve la risparmiamo. Vi lasciamo però con tre segnalazioni: Dimitrov sarà in campo per la Bulgaria in Grecia (questo è patriottismo puro, poche storie), Lamine Ouahab farà il suo esordio sotto la bandiera marocchina contro Cipro e Cile-Paraguay vedrà tra gli ospiti in campo un 38enne che qualcuno ricorderà. Il suo nome è Ramon Delgado.
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