di Sergio Pastena
A volte a destare impressione sono le assenze: osservando il tabellone dei quarti di finale del Rolex Masters di Shanghai si poteva trovare qualche sorpresa, come la presenza di Juan Monaco e di Guillermo Garcia-Lopez, in grandissima forma, ma c’era un nome che mancava ed era quello di Rafael Nadal. Ora… di solito quando il maiorchino non arriva ai quarti di finale di uno dei Masters viene da pensare che si sia infortunato, invece niente di tutto questo: Nadal è stato eliminato al terzo turno da uno dei migliori Melzer mai visti. L’austriaco, che ha finito per perdere da Monaco ai quarti scialacquando troppo, ha sorpreso tutti giocando un match aggressivo e mettendo alle corde lo spagnolo, che non è mai sembrato avere in mano le chiavi dell’incontro, anche quando ha vinto il secondo set.
Dicevamo dell’altra sorpresa, quella di Monaco: in realtà l’argentino, che pure ha giocato bene, è stato favorito dal tabellone. Dopo un sofferto primo turno con Serra, invece di Verdasco ha trovato De Bakker e l’ha battuto al termine di tre tiratissimi set, quindi uno Zverev appagato dagli scalpi di Stakhovsky e Davydenko e, come già detto, un Melzer che è riuscito a fallire la prova del nove nonostante avesse portato a casa al tie-break un primo set schizofrenico, nel corso del quale si è trovato prima sotto 1-4 e poi avanti 5-4 e servizio. Ad approfittare della caduta dei principali favoriti un Andy Murray devastante, che ha triturato senza difficoltà tutti gli avversari che gli sono capitati davanti, vincendo il torneo in finale contro Federer con un eloquente 6-3 6-2. Prima dello svizzero sotto la sua mannaia erano caduti il cinese Bai (giustiziere di Stepanek al primo turno), quindi Chardy, Tsonga e Monaco. Cinque match, venticinque games persi, una miseria.
E veniamo a parlare di Federer, a sua volta molto convincente fino alla finale, nel corso della quale è sembrato impotente di fronte allo scozzese. Re Roger, però, ha disputato un ottimo torneo: primo turno “antipatico” contro Isner, domato tranquillamente, poi il nostro Seppi e quindi Soderling ai quarti. 6-1 6-1 il risultato della sfida con lo svedese, letteralmente annichilito. Anche Djokovic, in semifinale, ha dovuto arrendersi a quello che fino a quel momento era stato uno dei migliori Federer della stagione. Come detto, il nostro Andreas Seppi, unico presente in tabellone, ha convinto: netta vittoria al primo turno contro Cilic (faremmo meglio a dire il fantasma di Cilic, ma rifilargli un 6-2 6-2 non è comunque facile), bis nella stessa giornata contro Lu, prima di cedere onorevolmente a Federer.
Riflessione a parte su Roddick: l’americano si è ritirato per infortunio al secondo turno contro Garcia-Lopez, perdendo un’opportunità notevole di fare punti, visto che a Shanghai l’anno scorso si era fermato subito. Come conseguenza di tutto ciò quasi sicuramente non arriverà a giocarsi il Master e a gennaio dovrà difendere oltre 600 punti, peraltro niente a confronto dei 1600 in scadenza tra marzo e aprile. Insomma, anche se l’ex numero uno del mondo è rientrato nei primi dieci a causa del crollo di Davydenko, se qualche giovane promessa non si sbriga ad esplodere gli americani rischiano di rimanere senza un top ten per un bel po’…
Due i tornei in programma questa settimana: a Mosca si gioca la Kremlin Cup, Atp 250 dal quale potrebbe uscire qualche sorpresa. La parte alta del tabellone, infatti, è presidiata da Davydenko e Stepanek, entrambi in condizioni di forma tutt’altro che esaltanti, cosa che potrebbe lasciare spazio a qualche outsider. Seconda testa di serie per Youzhny, che sul suo cammino potrebbe incontrare mezza Urss, dall’uzbeko Istomin al russo-kazako Golubev all’ucraino Stakhovsky. In campo anche Potito Starace, che ha subito la wild card Gabashvili e quindi eventualmente Marcos Baghdatis. Dalle qualificazioni potrebbe uscire un altro italiano, ovvero Flavio Cipolla, che ha superato Vlasov e Kravchuk e sfiderà nel turno decisivo Andrey Kuznetsov. In Svezia, invece, si gioca lo Stockholm Open e sarà una delle rare occasioni di vedere all’opera in un torneo con meno di mille punti in gioco Roger Federer. Il seeding, ad ogni modo, è decisamente interessante, visto che includi altri due top ten (Soderling e Berdych) oltre che atleti da prendere sempre con le molle come Wawrinka e un Ljubicic in ripresa. In campo anche Andreas Seppi, che beccherà subito proprio Wawrinka. Torna in campo anche James Blake, che ha beneficiato di una wild card.
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