di Sergio Pastena
Alla fine non è riuscita l’impresa a David Ferrer, vicinissimo per la terza volta in carriera a vincere il suo primo Atp 1000. In finale è sbattuto contro Andy Murray, che lo ha eliminato al termine di tre set molto combattuti.
Lo spagnolo aveva eliminato in rimonta sia Roddick che Feliciano Lopez, uno dei tanti outsider alla ribalta in un torneo che, tradizionalmente, riserva più di una sorpresa. Non a caso tale Rafael Nadal è stato eliminato al terzo turno dal tedesco Florian Mayer dimostrando una volta di più di non essere proprio al meglio.
Anche il cammino di Murray, a volerla dire tutta, non è stato proprio esente da difficoltà, se non altro perché al secondo turno ha dovuto soffrire contro Wawrinka: da lì in poi, però, ha trovato una vera e propria pianura. Ebden nei quarti, Nishikori in semifinale e Ferrer in finale sono un tabellone da Atp 250, lo scozzese è stato bravo ad approfittarne.
Ebden e Nishikori, ovvero le due rivelazioni del torneo. Il giapponese giocava vicino casa e, in un certo qual modo, ci si poteva aspettare una buona performance, specie dopo la clamorosa eliminazione di Tsonga al secondo turno. Eppure il buon Kei era partito in modo disastroso, prendendo un bagel da Robin Haase. Ancora più imprevedibile la performance dell’australiano, giunto ai quarti dopo aver eliminato Andujar, Harrison e, soprattutto, Gilles Simon.
Ma andiamo ai tornei della settimana, ovvero la Kremlin Cup di Mosca e l’IF Stockholm Open. Come prevedibile i tabelloni non sono trascendentali: in Russia le prime due teste di serie parlano serbo, Tipsarevic e Troicki. Numero 8 del seed il nostro Andreas Seppi, impegnato subito contro Andreev. In campo anche Starace, che ha pescato un qualificato. In Svezia qualche protagonista in più, con Monfils, Del Potro e Wawrinka come nomi di richiamo. Gli organizzatori han deciso di non abbondare con le wild card casalinghe, riservandone una a Ryderstedt e le altre due a Tomic e Haas. Scelta francamente condivisibile.
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