Michael Linzer: “Dopo 3 anni di infortuni ora sto bene”

Linzer

Di Giulio Gasparin (@GiulioGasparin)

Michael Linzer è un tennista austriaco di 25 anni che quest’anno a suon di vittorie si è portato tra i primi 300 al mondo, ma lui era già arrivato a ridosso dei primi 200 tre anni fa, quando proprio al Challenger di Cordenons soffrì un brutto infortunio all’addome che ne ha condizionato le stagioni successive. Fisicamente possente e dotato di potenza e un ottimo tocco, Linzer si sta proponendo come un nome da osservare da qui a fine anno e per questo l’abbiamo intervistato alla fine del match vittorioso su Rogerio Dutra Silva.

Congratulazioni per questa ottima e sofferta vittoria, il primo set in particolare è stato durissimo.

Grazie, sì, all’inizio era anche caldo, poi alla fine è andata meglio, ma soprattutto all’inizio gli scambi erano molto lunghi e duri, per cui è stato dispendioso fisicamente, perché tutti è due abbiamo giocato molto bene. Lui è un ottimo giocatore e viene da molte vittorie nell’ultimo periodo, per cui è un’ottima vittoria per me.

Il secondo set hai pagato un po’ le energie spese per portare a casa il tiebrek, soprattutto quelle mentali immagino. Però poi il tuo avversario ha mollato un po’ la presa, sbagliando molto all’improvviso, che ne pensi?

Beh, certo, alla fine del primo set mi sono sentito molto stanco, per cui nel secondo sapevo che avrei dovuto accorciare gli scambi e chiudere i punti in fretta, con un uno-due o poco più, soprattutto nel momento in cui sono andato sotto 3-0. Ma poi ho ripreso la parità e alla fine, beh sì, ho sfruttato le chance che mi ha dato.Linzer

Fino a qui stai vivendo un’ottima stagione, ricca di vittorie, ti senti molto sicuro del tuo gioco ora?

Sì, sai, qualche stagione fa, proprio qui a Cordenons, mi sono strappato gli addominali mentre ero in ottima forma: ero vicino alla top 200 e dopo 6 mesi ad alto livello sapevo che avevo poco da difendere nei successivi 6: ero sulla via dei primi 100, ma purtroppo per 3 anni ho continuato a soffrire per quell’infortunio. Ora sono quasi 6 mesi che sto bene e sono tornato tra i primi 300 e ho poco da difendere fino agli Australian Open, per cui so che il mio ranking può ancora migliorare.

Ti sei fatto molto male proprio qui 3 anni fa, il fatto di ritornare a giocare su questi campi è un modo per esorcizzare il fatto?

Sì, tre anni fa ho subito questo brutto infortunio agli addominali sul centrale di questo torneo, quindi si potrebbe vedere il mio ritorno in questa chiave, ma non è così, io cerco di non pensare troppo al passato.

So che non andrai in america per le qualificazioni degli US Open…

Purtroppo no. Qualche mese fa ho deciso di non cercare quei punti che mi servivano, perché ho preferito cercare di giocare le qualificazioni di alcuni tornei ATP. Se avessi voluto quei punti avrei dovuto fare semifinali e finali ITF e avrei potuto, ma invece ho perso nelle qualificazioni con 7 match point a favore contro un ottimo giocatore e poi 7-5 al terzo con Hanescu. Alla fine, a volte si perdono certi match, per questo il mio ranking non mi consente di andare a giocare quello slam.

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