di Federico Mariani
La giornata maschile si apre col derby spagnolo di scena sulla Supertennis Arena tra Feliciano Lopez e Marcel Granollers. E’ il catalano, sicuramente più adatto al tennis sul rosso, a prevalere in due set. Nella sola prima frazione di gioco si assiste ad un testa a testa equilibrato che Granollers chiude al dodicesimo gioco. Non c’è storia, invece, nel secondo set che va via molto rapidamente con un solo game portato a casa da Lopez. Parte, quindi, nel migliore dei modi il percorso di Granollers che qui a Roma ha la pesante cambiale dei quarti di finale conquistati lo scorso anno da onorare.
In un lunedì come al solito avaro delle più alte teste di serie, gli organizzatori assegnano l’onore del campo centrale a Grigor Dimitrov, opposto al francese figlio d’arte Roger-Vasselin. Esordio da rivedere per il bulgaro che, contro un giocatore per nulla a proprio agio sulla terra, ha sofferto oltremodo. Dimitrov, infatti, è stato costretto alla rimonta dopo aver ceduto il primo parziale. Segnali positivi emergono comunque dal punto di vista prettamente caratteriale ed agonistico. Ora il talento di Haskovo è atteso da Ivo Karlovic, vittorioso al tie break del terzo con Carreno-Busta, ed avrà dunque un altro match da giocare coi favori del pronostico.
Capitolo italiani. Molti azzurri in campo in questo lunedì romano, ben cinque. Quello che più ha deluso le aspettative è Paolo Lorenzi. Il romano partiva decisamente favorito contro il qualificato Riba, col quale aveva vinto in carriera già tre volte. Dopo aver dominato gran parte del primo parziale, Lorenzi si è spento al momento di servire per il set nel decimo gioco ed ha finito per perdere in due.
Ancor più netta è stata la sconfitta di Filippo Volandri inflittagli da Gilles Simon. Perde ancora col francese come successo dodici mesi fa, stavolta però lo score è ancora più severo e recita un 6-2 6-3 senza storia. Abbandona dunque la scena l’ultimo semifinalista azzurro a Roma che è arrivato quest’anno alla sua quattordicesima partecipazione al Foro.
Il clou emotivo si è avuto sulla Supertennis Arena col derby italiano tra Simone Bolelli e Stefano Travaglia. Alla fine ha vinto la maggiore esperienza del tennista di Budrio che ha dovuto sudare però quasi per due ore e mezza prima di avere la meglio di un indomito Travaglia. Bolelli, dopo aver perso il primo set, è riuscito ad aggiudicarsi in volata il secondo parziale al dodicesimo gioco, mentre nel terzo è stato lui a cedere prima il servizio e quindi essere costretto alla rincorsa. Il giusto epilogo si è avuto in un palpitante tie break in cui Bole è stato bravo a condurre sin dall’inizio. Solo applausi al termine per Steto, autore di una meravigliosa cavalcata che lo ha portato a giocare per la prima volta in un 1000. Per Bolelli, invece, un po’ troppo frenato dalla pressione di chi sa di avere un’occasione unica, ora c’è Milos Raonic che sulla terra non è certo imbattibile.
La grande delusione per i colori azzurri è arrivata da Fabio Fognini, l’uomo più atteso del giorno. Il ligure è sceso in campo decisamente sottotono, forse schiacciato da un’eccessiva pressione che si sta formando nei suoi riguardi. Qui a Roma già si parlava di un eventuale ottavo di finale contro Federer, e invece è arrivata una severa scoppola per Fabio sottolineata dai fischi del centrale a testimoniare la delusione del pubblico romano per questa nettissima sconfitta. Da registrare comunque ad onor del vero la grande prova offerta da Lukas Rosol, praticamente perfetto nella conduzione del match.
Nelle sessioni serali in programma sia sul Grandstand che sul Centrale arrivano le vittorie di Misha Youzhny e di Jo Wilfred Tsonga. Il russo ha gioco facile con Mahut che è davvero poca roba sul mattone tritato ed il duplice 6-4 sta anche largo a Youzhny che ha gestito l’incontro con assoluta tranquillità sin dal primo 15 senza mai concedere l’ombra di una palla break. Decisamente più interessante, invece, l’incontro che ha chiuso il programma odierno tra Jo Tsonga e Alex Dolgopolov: l’ha spuntata il francese in due set e, per quanto visto nelle ultime settimane, questo risultato può anche considerarsi come una mini-sorpresa. L’ucraino ha molto da recriminare nel secondo set nel quale ha sciupato due set point consecutivi nel dodicesimo gioco con Tsonga al servizio, nonché un cospicuo vantaggio di 4-1 nel tie break, prima di rimediare un pesantissimo parziale di 1-6.
In definitiva è stata una giornata molto negativa per il tennis italiano al maschile con le uscite di Lorenzi e, soprattutto, Fognini che partivano coi favori del pronostico. Domani sarà un’altra giornata molto importante per i nostri colori con l’esordio di Seppi contro un Haas in palese ritardo di condizione, con la prima volta di Cecchinato in un 1000 (Sijsling è l’avversario) e con la sessione serale sul campo Centrale in cui Simone Bolelli cercherà di fare lo sgambetto al bombardiere Raonic.
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