di Thomas Fabbiano
Ciao a tutti,
Nel momento in cui scrivo sto volando sopra la Jamaica nel volo Bogotà- Miami.
Mi aspettano 2 settimane di allenamento a Delray Beach.
Questa prima parte di stagione sta andando benino, non posso dire di essere strafelice perché non ho di certo fatto risultati importanti, ma ho fatto dei cambiamenti e scelte importanti negli ultimi mesi e devo ancora trovare il giusto equilibrio.
Ho terminato il 2012 con il campionato a squadre di A1, e a fine novembre ho deciso di trasferirmi a Foligno per la preparazione. Ho lasciato quindi la città più bella del mondo (Roma) e i suoi introvabili parcheggi per una nuovo ambiente e sicuramente una nuova dimensione.
Sono stato accolto molto bene dal mio attuale allenatore Fabio Gorietti ed altri maestri al TennisTraining Villa Candida, una struttura molto bella con 6 campi da tennis in terra e cemento, piscina, campi da calcetto, palestra e tanto spazio verde. Un ambiente d’allenamento abbastanza diverso rispetto al Tc Parioli dove mi sono allenato per 3 anni con Vittorio Magnelli che ringrazio per tutto quello che ha fatto per me.
Dopo 5 settimane di preparazione sono andato in Australia da solo. Ho deciso di giocare solo lo Slam perché ho preferito allenarmi una settimana in più invece di cominciare l’ anno troppo in fretta. Secondo turno e rientro in italia per altre tre settimane di allenamento. Ho poi giocato il Challenger a Bergamo dove ho perso con quel pazzo di Trevisan, che gioca veramente bene. Ma questo si sa benissimo. E la settimana successiva le quali all’Atp di Marsiglia dove sono andato veramente vicino a superarle.
Sono cosi giunto a questa trasferta che comprende 6 tornei e 2 settimane d’allenamento. Ho appena terminato le prime 2 settimane con i tornei di Salinas e Bogotà. Un secondo turno e un quarto di finale. A Salinas ho perso 7-6 al terzo da Olivo. Le condizioni erano strane: tanto caldo e la palla ufficiale del torneo indecente, probabilmente presa da qualche rifornitore di seconda mano. In ogni caso è stata una partita con molti errori da entrambe le parti ma che avrei potuto vincere in 2 set se avessi giocato con più freddezza la prima parte del secondo set. In questa partita non ho trovato soluzioni alla risposta al servizio e sul finale non ne avevo più fisicamente.
A Bogotà invece ho perso 6-3 al terzo ai quarti dal colombiano Struvay. Un armadio di ragazzo sicuramente abituato a giocare a 3000 metri d’altitudine che faceva minimo due ace a game. Per la felicità di molti vi dico che Quinzi, che qui ha fatto finale, gioca veramente bene, ma ancor prima della parte tennistica, mi ha colpito la sua voglia di vincere.
Dopo che in queste due settimane sono stato seguito da Federico Torresi, facendo un buon lavoro, nelle prossime 6 settimane sarò con Adrian Voinea, un Signor Giocatore fino a qualche anno fa che spero mi sara’ tanto d’aiuto nella gestione della partita.
Adesso mi allenerò quindi due settimane a Delray Beach per poi giocare due Challenger in Messico, uno in Colombia e infine a Panama. E’ scontato dire che vorrei fare un ottimo risultato in questi tornei ma prima di tutto vorrei raggiungere un livello di gioco più alto e più costante nel corso di un intera partita. Di voglia ce n’è tanta, di energia anche. Ora però è tempo di affinare i colpi e di mettere benzina nel Club a Nord di Miami in attesa dei prossimi impegni.
A presto
Thomas
Leggi anche:
- None Found