di Sergio Pastena
Dalla sorpresa canadese al prevedibile trionfo ceco, passando per la stoica e inutile resistenza dell’Ecuador. Vediamo cosa é successo al termine dei doppi di Coppa Davis.
World Group
Serbia – Canada 1-2
10-8 al quinto, per la seconda volta. Un punteggio ormai diventato simbolico per la squadra canadese, che scala la seconda montagna della trasferta in Serbia e comincia a credere in quello che sembrava un sogno solo qualche mese fa.
Sono passati quattro anni da quando, nel 2009, i canadesi restavano nel Group I grazie a un’improbabile vittoria in Perú col punto decisivo dato dallo sconosciuto oriundo Bruno Agostinelli. Ora la squadra è temibile, ha un Raonic che ha assaporato i Top Ten e un Pospisil che quest’anno ha sfiorato la finale in un Atp 1000. Tuttavia battere un Djokovic non è al momento facile, e allora l’unica via per espugnare Belgrado è vincere gli altri due singolari e il doppio.
Prima missione compiuta ieri da Raonic, seconda oggi da Pospisil e dall’eterno Nestor, 41 anni. Una sfida nella sfida, quella con Zimonjic: i due in coppia han vinto tre Slam e scritto un pezzetto di storia del doppio. Un match in salita, coi servi avanti per due volte di un set, il quarto trascinato al tie per i capelli e l’ultimo, quello decisivo, durato 72 minuti mentre la bolgia belgradese oscurava il comunque caloroso tifo dei nordamericani.
Domani poche le speranze in Raonic contro Djokovic, quindi la disfida finale sará affidata a Pospisil e a un Tipsarevic in fase calante ma comunque sempre pericoloso. Il serbo ha un buon bilancio in Davis, ma qualche scivolone in passato c’è stato (Devvarman lo sa bene): il pronostico a questo punto è aperto.
Djokovic b. Pospisil 6-2 6-0 6-4
Raonic b. Tipsarevic 5-7 6-3 3-6 -3 10-8
Nestor/Pospisil b. Bozoljac/Zimonjic 6-7(6) 6-4 3-6 7-6(5) 10-8
Spareggi World Group
Repubblica Ceca – Argentina 3-0
Tre set veloci e pratica chiusa. D’altronde, nel vedere la coppia Rosol/Vesely negli annunci “ufficiali”, non ci aveva creduto neanche la zia di Rosol: la solita, banalissima, finta pretattica dell’insalatiera. Berdych e Stepanek in campo, Berlocq e Zeballos all’inferno. Imbarazzati in numeri: 4 break a 0, 103 punti a 74, due sole palle break per la coppia albiceleste in tutto l’incontro, puntualmente annullate. Come giá detto, anche l’Argentina a pieno carico avrebbe avuto poche chance, con le riserve l’incontro si è trasformato in una passerella per la gioia del pubblico della 02 Arena.
Stepanek b. Monaco 7-6(3) 6-3 6-2
Berdych b. L.Mayer 6-4 4-6 6-3 6-4
Berdych/Stepanek b. Berlocq/Zeballos 6-3 6-4 6-2
Spagna – Ucraina 3-1
Qualche problema in piú rispetto al previsto per Marc Lopez e Rafa Nadal, ma alla fine nonostante la lodevole resistenza di Molchanov e Stakhovsky gli spagnoli fanno esultare la Caja Magica di Madrid e si assicurano la permanenza nel World Group. Gli ucraini, dopo un primo set a senso unico, sono stati bravi a portare a casa il secondo e, nel corso del terzo, han cercato di resistere arrivando un paio di volte a “30” in vantaggio sul servizio avversario. La differenza di valori, peró, era troppa e alla fine tutto si è concluso al quarto set senza sorprese.
Verdasco b. Dolgopolov 3-6 6-4 6-4 6-2
Nadal b. Stakhovsky 6-0 6-0 6-4
M.Lopez b. Nadal 6-2 6-7(6) 6-3 6-4
Olanda – Austria 3-0
La chiudono lí, Robin Haase e l’antillano Rojer. La chiudono lí contro un doppio austriaco tignoso come al solito ma che nel quarto set spreca una buona occasione per portare il match al parziale decisivo. Gli austriaci erano partiti bene, portando a casa il primo, ma dopo averne persi due di fila riescono a non arrivare neanche al tie-break nonostante avessero strappato due volte il servizio agli avversari. L’anno prossimo, quindi, sará quello del ritorno degli orange nel gruppo mondiale: ultima esperienza nel 2009, cappotto con l’Argentina.
Haase b. Marach 6-4 6-3 6-1
De Bakker b. J.Melzer 5-7 7-5 5-7 6-4 6-1
Haase/Rojer b. Marach/Knowle 4-6 6-3 6-4 7-5
Croazia – Gran Bretagna 1-2
Missione compiuta per i sudditi della regina, ormai vicinissimi al World Group dopo cinque lunghi anni bui. Andy Murray, in coppia con lo specialista Fleming, ha portato a casa il doppio con buona pace di Dodig e Pavic, che si sono opposti con ogni mezzo ma sono stati in partita solo nel set in cui sono riusciti a fare un paio di break, il quarto vinto al fotofinish. Per il resto una marea di servizi strappati dagli inglesi, complice uno scozzese con una delle migliori risposte del circuito. Se giá vincendo il doppio per i croati sarebbe stata dura, ora è quasi impossibile.
Murray b. Coric 6-3 6-0 6-3
Dodig b. Evans 6-3 6-2 6-3
Murray/Fleming b. Dodig/Pavic 6-3 6-2 6-7(6) 6-1
Svizzera – Ecuador 3-0
É andata come doveva andare, ma nessuno potrá di certo rimproverare gli ecuadoregni di scarso impegno: sconfitta onorevole di Gomez con Wawrinka, un set preso da Campozano a Chiudinelli e, nel doppio, una rimonta da due set sotto fino ad arrivare al 2-0 del quinto set. Poi si è spenta la luce, Lammer e Wawrinka hanno ricominciato a macinare gioco e i meno forti sudamericani hanno finito per arrendersi 6-4 al quinto di un match comunque lottatissimo. Per tornare nel World Group serve altro, quanto meno che Gomez maturi definitivamente. Per ora va bene cosí.
Wawrinka b. E.Gomez 6-4 6-4 6-3
Chiudinelli b. Campozano 3-6 6-1 6-3 7-6(7)
Lammer/Wawrinka b. E.Gomez/Quiroz 6-3 6-4 3-6 6-7(7) 6-4
Germania – Brasile 2-1
Il punto della bandiera di cui parlavamo nel pezzo precedente é arrivato: troppo esperti Melo e Soares per la tenera coppia da Daniel Brands e Martin Emmrich, doppista emergente a 28 anni ma di solito in duo con Kas o Begemann. Punteggio costante, 6-3 6-4 6-4, con tre break chirurgici e una sola palla break per i panzer, generosi ma oggettivamente inferiori. Poco male per la combriccola tedesca: domani avranno un doppio match point con due giocatori che, nella prima giornata, non han vinto un set contro di loro. Anche se in Davis è meglio non dire mai mai…
Kohlschreiber b. Dutra Silva 6-3 7-5 6-4
F.Mayer b. Bellucci 6-4 6-1 6-2
Melo/Soares b. Emmrich/Brands 6-3 6-4 6-4
Polonia – Australia 1-2
É andata, ma quanta sofferenza! I polacchi restano a galla dopo la fine del Day 2, ma Guccione e il giovanissimo Kyrgios mettono in grande difficoltà gli esperti Fyrstenberg e Matkowski, che hanno prevalso solo nel quinto set e hanno dovuto lottare punto su punto per avere ragione degli Aussies. Primo set australiano, poi due set dominati dai polacchi, quarto al tie-break e quinto nel quale G&K per poco non centrano l’impresa recuperando un break ai piú collaudati avversari. Alla fine arriva il punto, anche se visto l’andazzo servirà a ben poco.
Hewitt b. Kubot 6-1 6-3 6-2
Tomic b. Przysiezny 7-5 7-6(1) 6-4
Fyrstenberg/Matkowski b. Guccione/Kyrgios 5-7 6-4 6-2 6-7(5) 6-4
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