di Sergio Pastena
Innanzi tutto chiedo scusa a chi seguiva Dragon Ball Z. Lo so, come inizio per un pezzo é abbastanza strano, ma il problema é che narreró un pezzo della storia del famoso anime giapponese con una serie di inaccettabili semplificazioni per i puristi del genere. Abbiate pazienza, in fondo qui si parla di tennis e non di cartoon.
I personaggi
Cell: cattivone fortissimo sceso sulla terra per distruggerla. I migliori lottatori si mobilitano per batterlo in un torneo organizzato da lui.
Mr.Satan: campione mondiale di arti marziali, dotato di una forza notevolmente maggiore rispetto a quella degli esseri umani, ma nonostante ció nemmeno lontanamente comparabile a quella di Cell.
Caroni e Piroshki: discepoli di mister Satan, anche loro piú forti degli esseri umani normali ma impotenti di fronte a Cell.
Goku, Vegeta, Junior, Crilin, Trunks: eroi decisamente piú forti di Mister Satan, in grado di combattere contro Cell e di metterlo persino in difficoltá, ma che alla fine escono sconfitti dal confronto.
Goten: figlio di Goku, l’unico che alla fine riesce a battere Cell.
Svolgimento del torneo
I primi a battersi con Cell sono Caroni e Piroshki, che vengono spazzati via da Cell senza che questo si muova, con la sola forza della sua energia mentale. Subito dopo ci prova Mr.Satan, che assesta a Cell decine di colpi senza causargli il minimo danno e viene scaraventato fuori dal ring con un solo, semplicissimo colpo.
Subito dopo tocca a Goku, che dá vita a un combattimento durissimo con Cell e, ad un certo punto, sembra averlo sconfitto: Cell, invece, esce vincitore dallo scontro. Alla fine a sconfiggerlo, come detto, é Goten, che per farlo riesce ad aumentare a dismisura la propria potenza fino a battere il nemico.
Il merito della vittoria, tuttavia, se lo attribuisce Mr.Satan, che viene osannato dai media come il salvatore della terra.
Cosa c’entra col tennis?
Innanzi tutto chiariamo una cosa: nella storia Cell é il cattivo, nel tennis é semplicemente il piú forte, colui che sembra imbattibile e che tutti provano a sfidare. Ci tengo a specificarlo, perché nel mio paragone non vuole esserci un giudizio di valori. Semplicemente sostengo che un tennista, nel corso della sua carriera, puó interpretare un po’ tutti i personaggi della saga di Dragon Ball Z. Facciamo qualche esempio, per capirci.
– Tutti quelli da Ferrer in giú sono come Caroni e Piroshki: forti, ammirati, ma comunque incapaci di mettere in difficoltá Cell. Possono battere Djokovic o Nadal in un singolo scontro, ma quando c’é da fare sul serio vengono inevitabilmente sconfitti
– Federer all’inizio della sua carriera non é stato Goten, semplicemente perché i rivali non erano forti come Cell: eravamo in periodo di interregno e i numeri uno dell’epoca erano nettamente inferiori a lui. Poi, peró, King Roger con il suo dominio assoluto é diventato Cell a tutti gli effetti
– Nadal ha cominciato come Goten, battendo ripetutamente Federer-Cell. Poi é diventato Cell a sua volta, dando vita a un dominio assoluto spezzato solo talvolta da malanni fisici e monopolizzando la terra
– Djokovic é stato Goten detronizzando Nadal piú volte nel 2011. Ora é Cell, ma lo é anche Nadal, quanto meno sulla terra. Due invincibili, come ai tempi del duopolio Federer-Nadal
– Murray per gran parte della sua carriera é stato Goku: mette in difficoltá i Cell di turno, piazza qualche colpo ma alla fine perde. Le recenti vittorie lasciano presagire per lui un possibile futuro da Cell, ma é tutto da vedere
E le nuove leve?
Beh, le nuove leve fino ad ora hanno fatto la figura di Caroni e Piroshki: magari hanno avuto qualche singolo exploit al meglio dei tre set, ma quando la lotta si é fatta seria le hanno sempre beccate nettamente. Normale, direte voi: sono giovani!
Al tempo…
Giovani? Fino a quando?
Federer ha vinto il suo primo Slam a 21 anni, quasi 22. Dimitrov ha 22 anni, Harrison 21, Tomic va per i 21. Certo, é vero che il contesto é differente, il parco-avversari di King Roger era decisamente piú semplice di quello attuale. É altrettanto vero che il tennis invecchia, non ci sono dubbi. Eppure facciamoci una domanda.
Se Nadal avesse battuto per la prima volta Federer in una finale Slam nel 2011, avrebbe lo stesso credito di cui gode ora? Risposta semplice: no, non ce l’avrebbe, perché c’é una bella differenza tra battere uno dei piú grandi campioni della storia quando quest’ultimo ha meno di 26 anni (come accadde nel 2006) e batterlo da ultratrentenne.
Ora, che il tennis stia “invecchiando” é un dato di fatto, ma non é certo invecchiato di colpo di tre anni. Si, perché all’epoca del suo primo Slam Nadal di anni ne aveva 20 e difficilmente da qui a uno-due anni vedremo Dimitrov, Harrison o Tomic vincere uno Slam.
Cosa diventerá la mejo gioventú di oggi?
Mettiamola cosí: se oggi un Wawrinka si svegliasse e sconfiggesse Federer cinque volte di fila a nessuno salterebbe per la testa di dire “Ehi, finalmente Stan ha superato Roger”. Giá, perché quelle sconfitte verrebbero attribuite alla non piú verde etá di Federer e il dato di fatto resterebbe uno: con Federer in forma Wawrinka ne ha vinta 1 su 14 ed é giá grasso che cola.
Allo stesso modo i signori “giovincelli”, se vogliono calarsi nella parte di Goten che fa il salto di qualitá e sconfigge finalmente Cell, hanno uno, al massimo due anni di tempo. Se uno di loro vincesse uno Slam nel 2016, lo farebbe battendo un Djokovic 29enne o un Nadal 30enne e non sarebbe esattamente la stessa cosa.
Certo, i media si scatenerebbero parlando di “Colui che ha posto fine alla dittatura dei magnifici Tre”, Fab Four se includiamo un Murray in progresso, ma i media per sopravvivere hanno bisogno di qualcuno da celebrare, perché senza eroi ogni sport muore.
La triste e cruda realtá é che, se nessuno della “new generation” fará il salto entro due anni, con una vittoria al massimo diventerebbero come Mr.Satan: celebrati come vincitori senza avere in realtá alcun merito e senza aver compiuto nessun salto di qualitá significativo. A quel punto, infatti, la parte di Goten che sconfigge Cell, in mancanza di umani capaci di farlo, sarebbe di competenza dell’avversario che nessuno puó sconfiggere: l’etá.
Personalmente, a dirla tutta, ogni giorno che passa mi convinco che non ci siano Goten in giro. Anzi, vedo cosí tanti potenziali Mr.Satan che non mi stupirei se a rompere il monopolio, invece che una delle “grandi speranze”, fossero persino un Raonic o un Nishikori.
E a quel punto i “mejo giovani” sconterebbero la piú crudele delle pene: resterebbero a vita Caroni e Piroshki…
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