di Sergio Pastena
Sorteggi poco amici per l’Italia a Miami. Fabio Fognini capita un’altra volta dal lato del numero uno, Andreas Seppi in una slot molto solida. Ma andiamo a vedere il tabellone maschile di Key Biscaine 2014.
Nadal (1) – Fognini (14)
Beccare due volte Nadal nell’incrocio teorico degli ottavi? Senza dubbio è sfortuna, ma Indian Wells ha dimostrato che a volte le sorprese accadono. E così Fabio Fognini può presentarsi a Miami sfruttando un bye e un primo turno non impossibile contro il vincente di Lacko-De Schepper. Dalla sua parte anche Janowicz, Tursunov e qualche mina vagante come Hewitt (interessante il suo primo turno contro Haase. E poi, ovviamente, Rafa a farla da padrone e in cerca di riscatto.
Raonic (12) – B.Becker (LL)
Quando il Del Potro non c’è gli altri ballano. L’argentino si è ritirato e al suo posto è finito Benjamin Becker, fortunello di turno: sarà lotta aperta verso un quarto di finale che potrebbe vedere presente un canadese tra Raonic e Pospisil. Non è detto, però: Gael Monfils è in ripresa e proverà a inserirsi nel discorso, mentre è da vedere se sapranno combinare qualcosa di meglio di Indian Wells i giovani americani, con Sock, Klahn e Harrison uniti dalla ricerca di un’esplosione che non arriva mai.
Wawrinka (3) – Haas (13)
Non solo uno dei settori più incerti, ma anche uno dei più belli: il vincitore degli Australian Open opposto al tedesco di ferro che ha bruciato la carta d’identità, con in mezzo un Dolgopolov che al momento non conosce paura. E come se non bastasse, tale Cilic a completare un poker dal quale è davvero difficile pescare un pronostico. Chissà che non finisca per emergere qualche sorpresa in mezzo ai quattro contendenti (Tomic? Nieminen’ Kukushkin?). Hai visto mai…
Isner (10) – Berdych (7)
Probabilmente John Isner è al momento il peggior avversario da poter incrociare nei quarti di finale: lo sa bene Tomas Berdych, che rischia seriamente di ritrovarselo contro considerando che, per il resto, la sua parte di tabellone non è quel che si dice uno scoglio duro. Almagro e Simon completano le teste di serie mentre le attenzioni americane, oltre che su Long John, sono concentrate su Querrey e Donald Young. E attenti a Stakhovsky, che sa sorprendere quando nessuno se lo aspetta.
Federer (5) – Gasquet (9)
Lamentarsi? Ma anche no. Crediamo che Roger Federer sappia benissimo che Gasquet per lui è uno dei sorteggi migliori, come testimonia il secco 11-2 nei precedenti, con il francese vittorioso un paio di volte ma solo sulla terra ed entrambe le volte al tie-break del terzo set. Per il resto, quando si gioca di tecnica, King Roger è ancora il top. Magari, allora, a scardinarlo ci proverà Anderson con le sue bombe, anche se prima lo svizzerò potrebbe dover parare quelle di Karlovic. Mica male.
Dimitrov (15) – Ferrer (4)
Un quarto di finale contro sua maestà Federer? Impossibile non è, considerato che David Ferrer non è al meglio e potrebbe anche lasciare strada a Grigor Dimitrov. In mezzo ai due si inserisce un Nishikori che, quanto meno sul cemento, è molto più pericoloso della sua classifica attuale. La quarta testa di serie della slot è il nostro Andreas Seppi, al quale non è andata troppo bene: meglio focalizzarsi sulla prima sfida contro uno tra Brands e Stepanek per poi pensare al resto.
Murray (6) – Tsonga (11)
Fuori dalla Top Ten, con tanti punti in uscita prossimamente, Tsonga rischia di vedersi presentare un conto salatissimo in questi mesi. E allora Miami, dove ha “solo” un ottavo da difendere, potrebbe essere un’opportunità per lui. Certo, facile non è: Murray ha tanta fame e la classifica langue. E chissà che non esca fuori qualche sorpresa: certo non Volandri, che ha Vesely all’esordio, né probabilmente Baghdatis entrato con una wild card in tabellone.
Robredo (16) – Djokovic (2)
Non ce ne voglia il buon Tommy, ma piuttosto che lui sarebbe stato il caso di scrivere il nome di Ernests Gulbis, che va in rotta di collisione contro Novak Djokovic per un ottavo che si prospetta molto interessante. Guai a escludere imprevisti, però, e allora occhio a Florian Mayer e al qualificato Dominic Thiem, in cerca di un ulteriore salto di qualità. Per il resto, tra Chardy, Monaco, Dodig e Golubev, qualcuno che possa impensierire il serbo prima degli ottavi non si vede
Leggi anche:
- None Found